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                      Fedagro, il neo presidente Valentino Di Pisa: «Bisogna ripartire dalla base»

                      DiPisa hp
                      “Dobbiamo lavorare per trovare un minimo comun denominatore. Ho chiesto di non nominare nuove figure, che affianchino i tre vicepresidenti in carica, perché prima voglio capire l’evoluzione in atto in questo momento nel sistema dei Mercati”. Così il neo-presidente Valentino Di Pisa, all’indomani dell’assemblea di Fedagromercati di sabato scorso 21 febbraio a Roma, che ha visto la presenza di 323 delegati in rappresentanza di 17 associazioni territoriali su 21

                       

                      DiPisa“La situazione che si è creata nell’Associazione degli Enti gestori – precisa – ha avuto riflessi nel nostro sistema. Oggi bisogna ritrovare coesione, concretezza e convinzione riportando al centro gli operatori. Fedagro deve ripartire dalla base, ascoltarla, coinvolgerla per trasferire insieme le buone pratiche da una situazione all’altra al fine di rafforzare il sistema in questa fase di persistente difficoltà economica”.

                       

                      “Per raggiungere questo obiettivo – spiega Valentino Di Pisa – è necessario un miglioramento organizzativo delle strutture, che ci dovrebbe permettere anche l’ampliamento numerico degli iscritti. Le nostre imprese hanno bisogno di servizi per l’internazionalizzazione, la formazione e l’informazione. Dovremo come Federazione assistere le organizzazioni territoriali perché questi servizi possano essere sostenuti all’interno di progetti finanziabili a livello regionale ed europeo”.

                       

                      “Da subito – prosegue il presidente Di Pisa – confermiamo la convenzione con CERVED, che va promossa presso gli associati per l’utilità dei servizi che è in grado di offrire e che va ampliata all’ambito assicurativo per la copertura dei rischi. Parimenti, confermiamo continuità di rapporti con ISMEA. Ma il nostro riferimento principale resta Confcommercio nazionale. A supporto di un legame ancora più solido con la Confederazione del commercio, stiamo valutando l’apertura di una sede presso Confcommercio a Roma”.

                       

                      “Superando la transizione degli ultimi mesi, la nostra Federazione può e deve ripartire, anche facendo tesoro del lungo corso di Ottavio Guala e del ruolo che egli ha saputo dare a Fedagro a livello nazionale. Deve ripartire per le nostre aziende, sviluppando quelle attività e quei servizi utili alla loro crescita in questa congiuntura non facile. Lo può fare dandosi un’organizzazione più forte e svolgendo un’azione pro-attiva, calandosi nelle situazioni concrete, cercando di capire i cambiamenti”, conclude il neo-presidente di Fedagro.

                       

                      Di Pisa convocherà un consiglio direttivo nazionale già il prossimo marzo. Tra le scadenze a breve termine, anche la definizione delle modalità di partecipazione a Fruit Innovation, la nuova fiera internazionale dell’ortofrutta che si terrà a Milano dal 20 al 22 maggio prossimi (Fedagro ha deliberato la partecipazione, che era all’ordine del giorno dell’assemblea di sabato). Tra i temi che verranno affrontati nel medio termine anche quello degli orari di apertura dei Mercati (Di Pisa: “Abbiamo davanti un modello, quello di Roma. Dobbiamo verificare se è proponibile a livello nazionale”).