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                      Fiera Bolzano presenta le cinque fiere dedicate all’agro-food

                      interpoma
                      Si parte con Interpoma, la fiera dedicata alla melicoltura in agenda il prossimo anno, dal 24 al 26 novembre 2016, e a seguire Autochtona (19-20 ottobre 2015), Agrialp (6-9 novembre), Biolife (19-22 novembre) e Agridirect (27-29 febbraio 2016), novità assoluta, la prima fiera b2b in Italia dedicata alla vendita diretta di prodotti agricoli e artigianali. La melicoltura è il fiore all’occhiello di un settore eccellente

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      interpoma“Oltre un milione di tonnellate di mele all’anno”, e se si considera l’intero sistema regionale la capacità produttiva sfiora quota 1,5 milioni. Per capire la portata: è come se ci fosse una mela dell’Alto Adige sulle tavole di ognuno dei sette miliardi di abitanti della Terra. Con queste cifre Georg Mayr, massimo esperto del mondo agricolo, ha presentato la nuova edizione di Interpoma, la fiera dedicata alla melicoltura in agenda il prossimo anno, dal 24 al 26 novembre 2016 alla Fiera di Bolzano. Proprio la Fiera giovedì 15 ottobre è stata protagonista di un evento ufficiale a Bologna durante il quale sono state presentate le cinque manifestazioni legate all’universo dell’agro-eno-food dell’Alto Adige, in programma nei padiglioni di Messeplatz nei prossimi 12 mesi: oltre a Inter Poma ci sono Autochtona (19-20 ottobre 2015), Agrialp (6-9 novembre), Biolife (19-22 novembre) e Agridirect (27-29 febbraio 2016), novità assoluta, la prima fiera b2b in Italia dedicata alla vendita diretta di prodotti agricoli e artigianali.

                       

                      “In Alto Adige viene coltivato fino all’ultimo metro quadro di terreno disponibile – ha sottolineato Mayr, che è stato per 30 anni rappresentante dei coltivatori diretti e membro del direttivo di Confagricoltura a Roma, membro del collegio sindacale di Fiera Bolzano per 10anni, e oggi è titolare di una azienda fruttivinicola sul Renon – Non esiste il fenomeno dell’abbandono della montagna e delle zone rurali, anzi: i giovani sono la nostra risorsa”. Ciò che deriva da questo particolare sistema è un perfetto mix di aziende eccellenti legate a principi di sostenibilità, leadership e varietà di prodotti, unito a forte autenticità e vocazione territoriale, senza dimenticare l’innovazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie.

                       

                      bolzano fiere

                      Stefan Kohl, Hannes Knollseisen, Arrigo Simoni e Georg Mayr

                      “Questo è anche il segreto del successo delle nostre fiere legate all’agricoltura e all’alimentazione – gli ha fatto eco il vice presidente di Fiera Bolzano Arrigo Simoni – Con le sue 18 mila aziende agricole, la provincia autonoma di Bolzano è conosciuta oggi in tutto il mondo per le mele, i prodotti caseari e i vini, con marchi che sono sinonimo di qualità”. “L’agricoltura in Alto Adige si avvantaggia di alcuni importanti elementi strutturali che hanno consentito questo importante sviluppo del settore”, è stato sottolineato all’evento di Fiera Bolzano in presenza anche di Hannes Knollseisen, responsabile della commercializzazione diretta e dei prodotti di qualità presso il Südtiroler Bauernbund e Stefan Kohl, proprietario del maso Lehrnerhof. “La cooperazione è uno di questi fattori – ha precisato Knollseisen – Solo attraverso di essa è stato possibile realizzare investimenti strutturali come quelli delle moderne cantine sociali o delle cooperative di produttori di mele, dotati di macchinari per la selezione della frutta e celle per la loro conservazione all’avanguardia”. Il caso della mela dell’Alto Adige è infatti emblematico: in questo territorio ci sono 18 mila ettari coltivati, circa 1 milione di tonnellate di prodotto e solo due cooperative di secondo livello che si occupano della commercializzazione.

                       

                      Venendo a Interpoma, la manifestazione più attesa, fiore all’occhiello della programmazione di Fiera Bolzano, sono attesi oltre 18 mila visitatori da tutto il mondo: l’ultima edizione del 2014 ha contato 420 espositori da 20 nazioni, per una manifestazione che, prossima alla sua decima edizione, si conferma come la vetrina di riferimento a livello internazionale per la coltivazione, la conservazione e la commercializzazione della mela. La competitività del sistema agricolo regionale si riflette in maniera esemplare proprio sulla filiera della mela: in tutto il Trentino Alto Adige si contano 27 mila ettari di area melicola chiusa, la più grande a livello europeo. La produzione di mele rappresenta infatti il 15% del raccolto totale europeo e il 3% di quello mondiale. I metodi produttivi sono a basso impatto ambientale, per imprese (11 mila quelle del comparto melicolo regionale) che spesso sono di piccole dimensioni e a conduzione familiare, ma particolarmente vocate all’innovazione tecnologica.

                       

                      La capacità di fare sistema è una peculiarità dell’universo agricolo del Trentino Alto Adige, e questa sinergia si riflette sulla perfetta organizzazione del comparto, che è supportato da un consorzio di valutazione delle varietà di mele prima della loro introduzione; dalla certificazione vivaistica e da un consorzio locale di vivaisti; da un unico servizio di consulenza tecnica, da un centro provinciale di sperimentazione agraria, da un sistema di vendita e marketing concentrato, da solida organizzazione sindacale e, infine, da una specifica formazione tecnica nelle scuole agrarie e nell’università.