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                      Finocchio Auragricola: produzione italiana da lotta integrata tutto l’anno

                      Auragricola lancia una campagna ad hoc per uno dei suoi prodotti di punta: il finocchio 100% Italiano, con tanto di video dal quale traspare l’amore per la terra, l’attenzione alla qualità del prodotto dal campo alla tavola e il rispetto dell’ambiente. Auragricola produce il suo finocchio tutto l’anno, suddividendo la produzione – proveniente da filiera sostenibile, controllata e certificata – tra Calabria, Campania, Abruzzo e Puglia. Alta l’attenzione all’ambiente, sia dal punto di vista produttivo, visto che produce il suo finocchio seguendo i disciplinari della produzione integrata, sia per la scelta del packaging, 100% riciclabile

                      di Valentina Bonazza

                      Auragricola, brand dell’azienda di Famiglia Buono che da oltre 60 anni produce, lavora e commercializza prodotti ortofrutticoli in terre altamente vocate di tutta l’Italia meridionale, coltiva il suo finocchio in Italia seguendo i disciplinari della produzione integrata e da filiera sostenibile, controllata e certificata. La sede è a Nocera Inferiore, nel salernitano, ma Auragricola, per garantire il suo finocchio 12 mesi l’anno, produce il suo finocchio dislocando la produzione in quattro regioni d’Italia vocate: “Da gennaio ad aprile produciamo il finocchio in Calabria – ci spiega Giuseppe Tono, sales manager Auragricola srl -, da maggio al 15 giugno Campania e da metà giugno fino a ottobre in Abruzzo per poi concludere il ciclo in Puglia, da novembre a gennaio”.

                      “Nel 2020 abbiamo avuto una produzione da 7 milioni di kg – prosegue Tono -. Per i primi quattro mesi del 2021 la produzione si attesta, ad oggi, a circa 3 milioni di kg, tutti provenienti da filiera controllata e certificata, GlobalGAP e Ifs”.

                      Il Covid-19 di certo non ha aiutato la sua commercializzazione: “L’annata ha visto consumi irregolari dovuto ai blocchi dettati dalla pandemia. La situazione sanitaria e le relative chiusure, soprattutto del canale horeca, ha causato anche difficoltà per i prodotti destinati alle mense e alla ristorazione. Per quanto riguarda invece i nostri mercati principali – prosegue Tono -, l’80% del nostro finocchio Auragricola è destinato alla GDO italiana, il restante 20% alla GDO estera”.

                      A questo si aggiunge il clima che a causa di temperature miti e piovose ha portato a una sovrapproduzione: “I prezzi all’ingrosso si attestano sotto l’euro al kg – spiega Tono -, con vendite sempre in affanno e molte offerte che si vengono a creare per l’accavallamento di prodotto”. Un prodotto fresco, carnoso, dolce, che si presta sia crudo che cotto a numerose ricette, oltre ad essere ben conosciuto per le sue proprietà digestive, diuretiche e depurative.

                      L’attenzione all’ambiente Auragricola si distingue non solo durante la fase produttiva, durante la quale utilizzano le più moderne tecniche di agricoltura sostenibile a basso impatto ambientale garantendo la completa tracciabilità produttiva, ma anche nell’attenzione al packaging che è tutto al 100% riciclabile. I finocchi Auragricola sono disponibili in diverse tipologie di packaging a seconda delle richieste dei clienti. Tutti i packaging sono facilmente riciclabili: questo permette da un lato di evitare sprechi, dall’altro di conservare e proteggere meglio e più a lungo il prodotto.

                      Auragricola non è però solo finocchi. Tra tutti spiccano anche le Cime di Rapa, il Cipollotto DOP, poi ancora pomodori e pomodorini e altri ortaggi, dedicati principalmente alla GDO italiana, anche in percorsi private label, ed estera. Quest’estate la vedremo in azione con delle novità per quanto riguarda i suoi cipollotti, mentre entro fine anno anche i finocchi saranno protagonisti di altre novità. 

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