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                      Forconi a Messina: rovesciato carico di ortaggi tunisini

                      I Forconi sono tornati. Il bersaglio, questa volta, è un carico di pomodori provenienti dalla Tunisia all’imbarco dei traghetti a Messina. La richiesta: attuare il prima possibile la clausola di salvaguardia

                       


                      Sono tornati a protestare, il 28 luglio, per chiedere al governo di attuare il prima possibile le clausole di salvaguardia. In un video che in queste ore sta circolando su Facebook e che potete vedere qui sopra hanno filmato la protesta. “Si sta distruggendo un’economia, la si sta martoriando e se continua così siamo pronti in inverno a fare quello che stiamo facendo stamattina. Il governo deve darsi da fare per attuare al piu’presto le norme di salvaguardia. È la continuazione di una protesta fatta in modo civile, democratico ed autorizzato. Anche il presidente dell’Ars ha dichiarato qualche giorno fa a Bruxelles che l’agricoltura è in ginocchio”. Lo afferma Mariano Ferro, il leader dei Forconi.

                       

                      Nel filmato, i forconi bloccano il tir contenente centinaia di cassette di ortaggi per poi rovesciarle sulla banchina. “Chiediamo interventi a sostegno dell’agricoltura siciliana e misure di salvaguardia per difendere la produzione nazionale”, dichiara Mariano Ferro, leader dei forconi. Al sit-in è presente anche il sindaco di Vittoria (Ragusa) Giuseppe Nicosia e altri suoi colleghi con fascia tricolore dei comuni della provincia ragusana. “Non è una questione siciliana, è una questione italiana”, ha notato il leader dei Forconi, che ha aggiunto: “Stiamo avvisando da anni che se continua così saremo sommersi dai prodotti stranieri”. Seguire l’esempio francese. “In Francia – dice uno dei manifestanti – s’introduce merce estera solo quando viene esaurita quella interna”.