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                      Fragole Coop Sole: “Annata positiva, crescono il bio e la linea premium Sìbon”

                      Pietro Ciardiello, direttore generale di Coop Sole, fa il punto sulla campagna fragole che entra nel clou, in un’annata in cui la cooperativa di Parete (CE) ha investito su un aumento delle superfici (+6%) che dovrebbe portare a raggiungere e superare il traguardo dei 90 mila quintali raccolti e commercializzati lo scorso anno. Investimenti anche sulle varietà precoci e sul biologico, che ad oggi rappresenta il 20% della produzione e che è molto dinamico specialmente in export. E poi c’è la linea premium Sìbon, la cui presenza sul mercato è sempre più consolidata

                      di Carlotta Benini

                      Prosegue con tutti i migliori auspici la campagna fragole di Coop Sole, azienda di Parete (Caserta) fra i leader italiani di questa produzione, presente da oltre 50 anni sul mercato e partner accreditato della grande distribuzione. Dal 1996 Coop Sole fa parte di Mediterraneo Group, società commerciale del gruppo Apofruit, tramite la quale commercializza le sue produzioni in alcune principali catene, sia italiane che estere. Ma è presente sui banchi anche con un marchio proprio, Sìbon, la linea premium delle fragole del casertano, “più dolci, più profumate e più naturali”, come recita il payoff.

                      fragole Coop Sole“La campagna si è aperta a fine autunno con il prodotto precoce – esordisce Pietro Ciardiello, direttore generale della cooperativa di Parete -, i primi quantitativi sono arrivati sui banchi a dicembre, poi volumi più sostenuti a gennaio e febbraio. Il mercato è stato interessante, con numeri positivi dovuti anche all’anticipo di stagione. Sulle varietà precoci stiamo investendo molto, abbiamo un’offerta di ottimo livello qualitativo grazie alla selezione varietale accurata e alla nostra attenzione alle tecniche colturali”. “La fragola – aggiunge -, a differenza di quanto si possa pensare, è una pianta perenne. Richiede per fruttificare un certo numero di giorni a bassa temperatura e la ricerca scientifica oggi ci ha dato la possibilità estendere i calendari produttivi anche ai mesi invernali, con successo e interesse da parte dei consumatori”.

                      “Ora che la campagna è entrata nel vivo registriamo numeri tipici di questo periodo, dal punto di vista dei volumi – continua Ciardiello -. La previsione è di chiudere la stagione confermando i risultati positivi dello scorso anno, quando abbiamo commercializzato 90 mila quintali di fragole”. Nel 2023 Coop Sole ha fatto ulteriori investimenti in superfici, che sono aumentate del 6%, quindi l’ipotesi di bissare l’obiettivo – e magari anche superarlo – è più che plausibile.

                      Soddisfazione anche dal punto di vista commerciale: “Attualmente la richiesta da parte del mercato supera l’offerta – rivela il direttore generale di Coop Sole -. Prevediamo una campagna positiva perché abbiamo dei buoni impianti. I frutti hanno ottime caratteristiche organolettiche”. La produzione infatti ha risentito in minima parte degli eventi climatici avversi, dalle piogge ai picchi di freddo, con perdite che potremmo definire fisiologiche.

                      Il biologico è sempre più al centro delle strategie produttive di Coop Sole: ad oggi le fragole bio rappresentano circa il 20% della produzione e mantengono alta la richiesta soprattutto da parte dei mercati esteri, che si confermano particolarmente ricettivi e nei quali quest’anno le vendite stanno registrando un aumento.

                      La stagione commerciale delle fragole proseguirà fino a maggio, con l’ultima coda a giugno. Melissa è il fiore all’occhiello della produzione di Coop Sole, che sta lavorando anche su altre varietà strategiche che consentono di avere un’offerta variegata in grado di rispondere al meglio alle esigenze del mercato e alle richieste del consumatore, garantendo qualità costante per tutta la stagione produttiva. Quindi non solo fragole precoci al centro degli investimenti, ma anche varietà innovative attualmente in fase di test e sviluppo del progetto “fuori suolo”.

                      Ultimo, ma non per importanza, c’è il marchio Sìbon, la linea premium di fragole, convenzionali e biologiche, che si distinguono per la spiccata dolcezza (hanno un grado zuccherino superiore agli 8° Bx) in perfetta armonia con la tipica acidità che caratterizza questi frutti. “Seppur rappresenti ancora una nicchia, ricoprendo circa il 10% della produzione della cooperativa, Sìbon si sta affermando sempre di più sul mercato, dando grandi soddisfazioni”, conclude Ciardiello.

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