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                      Fragole spagnole in crisi? La produzione nella regione di Huelva cala del 50%

                      Fragole-Spagna-Grufesa-2021

                      Raccolta di fragole in Spagna. foto tratta dal sito di Grufesa, tra i leader spagnoli nei berries

                      La campagna 2021 per le fragole e in generale i piccoli frutti nella regione spagnola di Huelva non sta andando bene. Dopo un dicembre 2020 molto promettente, nel 2021 a causa della tempesta Filomena e del protrarsi del maltempo, la produzione vede un calo del 50%. Le conseguenze si fanno sentire non solo in termini di minor quantità prodotte, ma anche a livello economico: se da un lato viene chiamata a lavorare minor manodopera, dall’altro le spese che gli agricoltori devono sostenere sono alte. A ciò si aggiunge la “guerra al ribasso dei prezzi” che l’associazione dei coltivatori UPA Huelva ha denunciato già più volte e che riguarda molte grandi insegne della grande distribuzione che, per non perdere quote di mercato in cui la potenza d’acquisto è minore, mettono in promozione prodotti di prima necessità (come la frutta), anche se di fragole ce ne sono molto poche

                      Dalla Redazione

                      Fragole-Spagna-Grufesa-2021

                      Raccolta di fragole. Foto tratta dal sito di Grufesa, tra i leader in Spagna nei berries

                      La produzione di fragole e frutti rossi nella provincia di Huelva, in Spagna, maggiore area produttiva d’Europa, ha ricevuto una battuta d’arresto a causa delle condizioni metereologiche sfavorevoli che da inizio anno stanno interessando la regione, tanto che la produzione è inferiore al 50% rispetto alla stessa data delle stagioni precedenti. A dicembre 2020 i dati sulla produzione erano buoni, soprattutto se confrontati con la media del periodo, ma l’arrivo della tempesta Filomena e delle temperature troppo basse che il maltempo ha portato con sé hanno causato un ritardo nella crescita vegetativa della pianta e una perdita di fioritura. Di conseguenza la regione di Huelva ha registrato una produzione inferiore rispetto ai periodi precedenti.

                      Non è solo colpa di Filomena. Finita la tempesta, si sono susseguiti una serie di giorni caratterizzati da tempo instabile con poche ore di sole rispetto a quanto ne necessitino le piantine di fragole e piccoli frutti. E così i prodotti, pur sempre di buona qualità, sono nettamente inferiori per quanto riguarda la qualità perché a causa del maltempo gli impianti non riescono a ritornare a regime. Attualmente le cifre di produzione sono ben al di sotto delle campagne precedenti (meno del 50%): dati che influiscono sulla forza lavoro che in campo è stata ridotta perché vengono impiegati meno lavoratori, così come la forza lavoro nella movimentazione, che si aggira intorno al 50%.

                      Un problema economico serio perché gli agricoltori, in questo periodo, devono affrontare tutta una serie di pagamenti (dai magazzini ai fornitori) ,che rischiano di essere ingenti a fronte di un introito dimezzato rispetto al previsto. Da sottolineare, inoltre, come le potenziali soluzioni disponibili, come l’assicurazione agricola, non sono in grado di risolvere il problema in quanto nonostante la maggior parte dei coltivatori ha stipulato un’assicurazione sulla produzione, con il sistema di calcolo attualmente in vigore per questo tipo di copertura non riceveranno un centesimo, sottolinea in un comunicato l’associazione dei coltivatori UPA Huelva. UPA Huelva ha già fatto notare più volte nelle riunioni tenute con Agroseguro, ENESA e altre parti coinvolte che è necessario ripensare l’assicurazione per le fragole e i piccoli frutti, dal momento che non si è rivelata utile nemmeno in scenari di grandi catastrofi meteorologiche (come accaduto nel 2018).

                      A ciò si aggiunge anche la guerra al ribasso dei prezzi. In un momento in cui la pandemia ha colpito il potere d’acquisto del consumatore finale, le grandi catene competono per non perdere quote di mercato abbassando i prezzi dei beni di prima necessità, sottolinea l’associazione, facendo degli esempi. L’ UPA Huelva, infatti, è da settimane che denuncia l’insistenza di Carrefour nell’utilizzare le fragole come prodotto in promozione e di richiamo per i clienti, in un momento in cui di fragole ce ne sono molto poche. UPA Huelva ha anche constatato come Carrefour, Aldi e Lidl stiano abbassando i prezzi con offerte simili per attirare i clienti nei loro punti vendita. 

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