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                      Fragole spagnole, Pierini: «La peggior campagna di sempre»

                      Fragole Spagna
                      Abbiamo chiesto a Simone Pierini, da febbraio 2014 export sales assistant per l’azienda spagnola Ideal Fruits,  dopo un trascorso di 6 anni in Fréson de Palos (primo produttore mondiale di fragole), di descriverci l’andamento della campagna fragolicola spagnola, ormai giunta vicino al termine. Il vero problema, secondo lui, sta nelle varietà
                      FragoleSpagnaMaxiDi 2014

                      Fragole spagnole top di gamma Fréson de Palos in un punto vendita MaxiDì (Famila) di Verona (Copyright: Fm)

                      “Quello che scrivo – ci riferisce Simone Pierini, export sales assistant di Ideal Fruits, che abbiamo interpellato ieri sera – è il mio punto di vista dopo aver vissuto questa stagione fragolicola potendomi muovere sul territtorio e potendo raccogliere umori e malumori degli operatori del settore. In generale è stata la peggior campagna di sempre, ha fatto sì che la scorsa stagione sia stata “buona” se paragonata con questa, e già con questo dico tutto. La qualità del prodotto spagnolo quest’anno non è stata il massimo, la stagione 2013 era stata deludente mentre la 2012 è stata fantastica, però è anche vero che è stata la migliore della storia per climatologia, con prezzi e binomio varietà / mercati. Nonostante ció la fragola di Huelva si è difesa bene quest’anno, con produzione abbondante, precoce e continua”.

                      Simone PieriniIl vero problema – continua Pierini, che ci ha riferito che tra due settimane Ideal Fruis partirà con la produzione estiva con gli impianti di Segovia (nord di Madrid) con fragole, more, lamponi, mirtilli e carote con foglia – è che non c’è attualmente una varietà che si “differenzi” dalle altre per sapore, perché anche la Candonga ha i suoi limiti e non sempre è all’altezza delle aspettative. Come succede in Italia dove vedo che viene pubblicizzata e sponsorizzata moltissimo però non sempre raccoglie unanimità di consensi. In definitiva i produttori spagnoli hanno sofferto molto quest’anno, e alcuni potrebbero chiudere i battenti (che è poi quello che ci si aspetta dopo due anni cosi negativi) eppure si ascolta in lontananza che le superfici dovrebbero rimanere le stesse di quest’anno o addirittura aumentare, senza pero’ cambiare la proposta varietale. Le prospettive per ora non sono quindi molto buone”.

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