di Carlotta Benini
Romana, 24 anni, amante dei viaggi e del buon cibo, sostenitrice anche di un’alimentazione sana ricca di ortofrutta. Francesca Giubelli ha tutte le caratteristiche della donna mediterranea, sia nelle fattezze fisiche che nei gusti, e della dieta mediterranea e del made in Italy è ambasciatrice ufficiale sui social, riconosciuta anche da Meta con la spunta blu. Così perfetta da sembrare finta? Proprio così, finta lo è per davvero. La giovane food travel blogger è infatti la prima influencer italiana creata con l’intelligenza artificiale: è nata a gennaio 2024 da un’idea di tre imprenditori, Emiliano Belmonte, Valeria Fossatelli e Francesco Giuliani, e in pochi mesi è diventata un caso di studio internazionale per l’impatto che è riuscita ad avere sul pubblico dei social media. Oggi il suo profilo Instagram conta quasi 12 mila follower ed è la seconda influencer virtuale nel mondo che ha ottenuto il riconoscimento da Meta (dopo l’americana Lil Miquela).
Sui social Francesca Giubelli racconta delle sue giornate tipo in giro per le città e i piccoli borghi del Belpaese, parla del suo “comfort food” – gli spaghetti aglio, olio e peperoncino -, e promuove i piatti simbolo dell’italianità, dalla pizza napoletana alla carbonara. Nei suoi racconti gastronomici mette al centro anche alcune tematiche di attualità, anche legate all’agroalimentare: ad esempio durante le proteste dei trattori ha sostenuto gli agricoltori italiani promuovendo sui social il suo “antipasto preferito”, la bruschetta al pomodoro.
Sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale, la food travel blogger capitolina vuole promuovere il made in Italy, con particolare riferimento al cibo, in modi a volte anche un po’ bizzarri, diciamocelo. E c’è anche chi si indigna, leggendo i suoi post, non capendo di trovarsi di fronte a una persona virtuale: ma gli haters e i leoni da tastiera, si sa, sono una delle specie più diffuse sul web e spesso non brillano di acume.
L’ultimo post che ha fatto discutere è quello pubblicato il 4 giugno scorso, quando Francesca è stata invitata come ospite d’eccezione a Nemi per la 91esima Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori: “un evento che celebra non solo il sapore dolce delle fragole, ma anche la ricchezza delle tradizioni di questo incantevole borgo immerso nel verde del Parco dei Castelli Romani”, scrive l’influencer – o, meglio, i suoi creatori – su Instagram, descrivendo quindi brevemente le attrazioni turistiche del piccolo paesino in provincia di Roma. “Non dimentichiamo il piacere unico delle fragoline di Nemi servite con la fresca panna della Centrale del Latte di Roma, un abbinamento da veri intenditori!”, continua nel post.
E chissà quali sentori arrivano al palato dell’intelligenza artificiale, verrebbe da chiedersi, vista l’enfasi con cui questa giovane e avvenente food blogger virtuale descrive le sue esperienze di gusto.
Francesca Giuberti fa indignare qualcuno, incuriosire qualcun altro, sorridere, forse, i più: certo è che promuovere l’agroalimentare made in Italy, specie in un momento di crisi preoccupante dei consumi di ortofrutta, è sempre cosa buona e giusta. E poi l’Ai, parlando del controverso e discusso mondo degli influencer, può forse essere un modo per schivare le bucce di banane – restando in tema ortofrutticolo – ed evitare incidenti diplomatici come quello che alla Ferragni è costato un bel po’ di reputazione (persa).
Copyright: Fruitbook Magazine