Dalla Redazione
In merito a quanto emerso oggi sulla stampa (vedi qui), la Società Agricola Francescon OP tiene a precisare quanto segue. La società, leader del settore agroalimentare italiano, è iscritta alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità istituita presso l’INPS, che comprende un numero limitato di aziende agricole che, in presenza di rigorosi criteri già accertati dalle autorità, si distinguono per il rispetto delle norme in materia anche di lavoro e legislazione sociale. L’azienda occupa regolarmente centinaia di dipendenti con contratti di lavoro subordinato stipulati in conformità della legge e della contrattazione collettiva, circostanza peraltro non contestata; con supervisione e consulenza delle strutture sindacali di categoria delle imprese agricole.
Premesso quanto precede, la società ha recentemente promosso le azioni di legge per chiarire e far valere le proprie ragioni avverso un verbale dell’Ispettorato del Lavoro di Mantova, avente ad oggetto, sostanzialmente, il perimetro delle indennità di trasferta/rimborsi chilometrici liquidati ai dipendenti in ragione delle specificità anche logistiche dei servizi resi; annosa questione che riguarda le grandi aziende del settore agricolo e della logistica. Nel settore agricolo tale verifica è particolarmente delicata e complessa, ove si consideri – fra gli altri – che determinate attività e servizi (caratterizzate dalla stagionalità della produzione agricola e della raccolta), sono svolte con utilizzo della manodopera regolarmente assunta, ma che deve operare su un vasto numero di appezzamenti, distanti fra loro anche decine di chilometri e per un’ampiezza di migliaia di ettari.
La verifica in esame non riguarda, dunque, né lavoro in nero né caporalato, precisa e rivendica Francescon, che non a caso fa parte della citata Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, riconoscimento riservato a poche aziende esistenti sul territorio nazionale.
Per contestare il verbale la società ha già presentato apposito ricorso in sede amministrativa e memoria, finalizzati a far esercitare – in capo agli uffici preposti – i poteri di autotutela come per legge. Qualora non dovessero essere assunti i provvedimenti di annullamento, si darà corso alle opportune azioni anche giudiziarie per far accertare l’illegittimità ed infondatezza degli atti e di eventuali ulteriori provvedimenti che dovessero essere assunti a suo danno, ferma restante la propria convinzione di aver operato – anche nello specifico della contestazione mossa – nel pieno rispetto delle leggi (spesso di non facile interpretazione e con continue successioni nel tempo di differenti provvedimenti sulla medesima materia e/o comparto). Per tale ragione la Francescon OP ha dato mandato ai propri professionisti incaricati di attivare ogni necessaria iniziativa.
La qualità, il rispetto e la fiducia dei lavoratori è il primo attestato di serietà e di professionalità, come da sempre Francescon OP ne mostra con orgoglio la esistenza.
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