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                      Francescon, raddoppia l’investimento sull’anguria premium Perla Nera

                      Perla Nera Fm
                      I primi giorni di giugno è iniziata, con il prodotto siciliano sotto serra, la seconda campagna di Perla Nera, l’anguria medio formato di OP Francescon che quest’anno sarà prodotta su 200 ettari, per un output che, clima permettendo, dovrebbe raggiungere le 12 mila tonnellate. Non parliamo di un’anguria qualsiasi, ma di quella che in questo primo scorcio della stagione si è già posizionata come prodotto premium nei punti vendita della grande distribuzione. E del resto le caratteristiche superiori ci sono tutte, a partire dalla dimensione: l’80 per cento dei frutti si colloca nella fascia dai 4 ai 6 chili, un formato di più semplice gestione in campo, nel magazzino, nel punto vendita e per il consumatore finale

                       

                      Dalla Redazione

                       

                      Francescon Perla Nera pack

                      (Copyright: Fm)

                      “Ma non è solo questione di dimensioni – ci spiega Bruno Francescon, presidente della omonima OP mantovana già ai vertici in Italia nella produzione di meloni – i punti di forza di questa anguria sono diversi: grado Brix elevato, superiore ai 13 gradi con punte di 15, polpa croccante e di un colore rosso intenso, forma sferica, buccia molto scura e priva di striature, shelf-life elevata che arriva senza problemi a due settimane e assenza dei semi tradizionali, quelli neri e fastidiosi per intenderci. In Perla Nera sono bianchi, piccoli, morbidi e poco presenti, tanto che gli spagnoli, che sono ottimi produttori e abili venditori, la presentano come seedless a tutti gli effetti. Insomma, parliamo di un insieme di plus che rendono unica questa anguria e in linea con quello che chiede il mercato in termini di qualità organolettiche, aspetto esteriore, servizio e praticità”.

                       

                      “Per noi – continua Francescon – si tratta di un articolo nuovo. Facevamo le angurie 20 anni fa, poi avevamo deciso di smettere non essendo un prodotto remunerativo. Nemmeno nel mercato delle mini angurie siamo mai voluti entrare: dovevano risollevare il mercato dando reddito al produttore, marginalità al distributore e soddisfazione al consumatore, invece da tre anni, per via dell’elevata offerta e di una qualità non omogenea, i prezzi sono mediamente piuttosto bassi, di poco superiori a quelli delle angurie tradizionali, quando invece i costi sono decisamente superiori e più paragonabili a quelli dei meloni. Pochissime le eccezioni”.

                       

                      Perla Nera Fm L

                      (Copyright: Fm)

                      “Con Perla Nera – aggiunge Francescon – abbiamo puntato a una varietà di successo, quella che in Spagna viene commercializzata con il nome Fashion, altamente distintiva sul mercato e dalle eccellenti qualità organolettiche e dopo tre anni di prove abbiamo deciso di investirci in modo deciso, con 100 ettari piantati nel 2016, 200 quest’anno e 400 previsti nel 2018. La commercializzazione è iniziata nel mese di giugno e si protrarrà fino alla seconda metà di settembre. Dal punto di vista del mercato abbiamo visto già lo scorso anno che l’inizio e la fine della stagione funzionano bene. La grande distribuzione ha accolto da subito con favore Perla Nera, che viene venduta anche a marchio del distributore”.

                       

                      “La cosa più rilevante – precisa Francescon – è che, per le sue caratteristiche, si è posizionata come anguria premium e questo ci dà grande soddisfazione, anche perché l’investimento è stato ingente, di alcuni milioni di euro, con un nuovo magazzino da 8 mila metri quadrati ultimato questa primavera. Al suo interno abbiamo installato una linea di ultima tecnologia di Meccanica Malavasi, lunga 45 metri, con due canali e 12 uscite, una produttività oraria di 50 tonnellate e possibilità di lavorare frutti da 1,5 a 10 chili e di confezionare sia in plateau che in bins. Il magazzino è già dimensionato per lavorare volumi di 25 mila tonnellate, quelli che avremo una volta a regime, nel 2018”.

                       

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