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                      Francia, una legge contro gli sprechi alimentari nella Gdo. Piovono critiche

                      La nuova norma vieta ai grandi supermercati di buttare prodotti ancora buoni rimasti invenduti, ma di donarli alle associazioni benefiche, oppure ridurli in concime o riutilizzarli come mangime per animali. Se si sgarra, si rischia anche il carcere

                       

                      carrelloLa Francia riduce gli sprechi dei supermercati con una legge che punta sulla beneficienza. Votata all’unanimità dall’Assemblea di Parigi, questa nuova norma vieta ai grandi supermercati di buttare prodotti ancora buoni rimasti invenduti. Cosa farne quindi di questa merce? Andrà donata alle associazioni benefiche, oppure ridotta in concime o riutilizzata come mangime per animali. Chi non rispetta le legge, rischia una multa di 75mila euro, e due anni di carcere.

                       

                      La decisione dell’Assemblea parigina parte da alcuni dati: ogni cittadino francese butta nel bidone della spazzatura 20-30 chili di prodotti alimentari all’anno, cioè 20 miliardi di euro buttati nel cestino. In Italia non va molto meglio: “Lo spreco alimentare domestico vale oltre 8 miliardi, circa mezzo punto di Pil”, ha spiegato Andrea Segré, docente di Politica agraria internazionale all’Università di Bologna e fondatore di «Last Minute Market». Certo, non tutte le aziende della grande distribuzione hanno reagito bene a questa legge, sostenendo che i grandi supermercati sono responsabili solo del 5% degli sprechi ma sono gli unici a dovere seguire questi nuovi obblighi.