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                      Fruit Logistica 2018: oltre il muro di Berlino, c’è Madrid

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                      Si è chiusa con un grande afflusso di visitatori la 26esima edizione di Fruit Logistica, la fiera che nonostante tutto rappresenta la maggiore rassegna mondiale del settore ortofrutticolo e la fiera in cui il made in Italy dell’ortofrutta rappresenta il meglio di sé, con oltre 500 espositori e due padiglioni e mezzo (sì, c’è anche il City Cube). Oltre Berlino e le frasi di circostanza, cresce però anno dopo anno Fruit Attraction, la fiera autunnale di Madrid che quest’anno fa una scelta coraggiosa: tagliare il venerdì e aggiungere il martedì. Una fiera infra settimana che punta a tre giorni pieni di business. Cosa manca a Fruit Logistica? Il mondo del retail: idee e soluzioni per valorizzare frutta e ortaggi quando arrivano nel punto vendita, che sia un supermercato o un fruttivendolo. Da una fiera trade specializzata come Fruit Logistica ci aspettiamo anche questo. Ecco il video che raccoglie le ‘impressions’ di questa ultima edizione

                       

                      di Eugenio Felice

                       


                      No, personalmente mi interessa di più Madrid, ciao”. Questo il messaggio perentorio e asciutto di un responsabile ortofrutta di un gruppo distributivo lombardo da oltre un miliardo di euro di fatturato, alla nostra domanda se avesse fatto visita o meno a Fruit Logistica 2018. La verità è questa: Fruit Logistica è la più importante fiera mondiale del settore ortofrutta, ci sono stand da oltre 100 mila euro, l’Italia è il Paese più rappresentato con oltre 500 espositori tra le hall 2.2, 4.2 e City Cube – segnale di debolezza, più che di forza, a testimonianza della nostra frammentazione – ma ciò nonostante non ha quell’appeal tale da rappresentare un appuntamento irrinunciabile per la distribuzione moderna italiana. Del resto diciamolo, è difficile fare grandi innovazioni nel fresco dell’ortofrutta, le vere innovazioni ormai stanno dietro al prodotto: si nascondono nelle tecnologie e nelle tecniche colturali, nell’efficienza e nelle aggregazioni.

                       

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                      Fruit Logistica 2018

                      Qui non si fa nuovo business e non si incontrano nuovi clienti“, ci confessa il responsabile commerciale di uno dei maggiori gruppi ortofrutticoli italiani, basato in Emilia-Romagna. La fiera cade, del resto, in un periodo di mezzo, quando la campagna della frutta invernale dell’Emisfero Nord volge al termine. Soprattutto in questa annata avara di mele, kiwi e agrumi, che rappresentano, i primi due per volumi, il terzo per potenzialità, i campioni del nostro export invernale. “Sì, incontriamo diversi clienti, con appuntamenti programmati, ma i piani li facciamo a Madrid, quando siamo all’inizio della campagna”, ci spiega il responsabile commerciale di una delle maggiori organizzazioni melicole del Südtirol. E Fruit Attraction, con la sua dimensione più umana, in questo 2018 prova ad innovare togliendo dal calendario il venerdì, giorno solitamente molto impegnato per i gruppi diastributivi, ma aggiungendo il martedì, giorno solitamente scarico.

                       

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                      FLIA 2018 – Pook Coconut Chips

                      Cosa possiamo dire quindi di Fruit Logistica? È senz’altro la fiera per eccellenza del settore e quando veniamo via, ogni anno, ci resta un rammarico: due giorni e mezzo sono troppo pochi per sfruttare tutte le opportunità che mette a disposizione la fiera. Quante, delle persone che leggono e che sono state in fiera, hanno avuto la possibilità anche solo di fare un giro veloce per tutti i padiglioni della rassegna? Quindi ecco due suggerimenti: un giorno in più, non sarebbe un azzardo, dato che molte fiere b2b durano anche cinque giorni, in Italia e all’estero. Poi, se lo scopo è portare buyer / compratori ai fornitori di ortofrutta di ogni parte del mondo che espongono in fiera, perché non mostrare soluzioni espositive e tecnologiche per valorizzare il prodotto nel punto vendita? L’ultimo anello della filiera è troppo importante per escluderlo dalla rassegna, troppe volte succede ancora che lo sforzo nella fornitura sia vanificato da una cattiva gestione nel punto vendita.

                       

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