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                      Fruit Logistica 2023, in netto calo la presenza italiana rispetto al pre-covid

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                      (copyright: Fm)

                      Si apre mercoledì 8 febbraio 2023 sotto un sole splendente l’edizione 2023 di Fruit Logistica, la più grande fiera professionale al mondo del settore ortofrutta. I numeri parlano chiaro: gli espositori italiani erano stati 545 nell’edizione 2020, mentre dal sito ufficiale di Messe Berlin ne abbiamo contati 457 quest’anno. La flessione quindi è netta (-16%) rispetto al periodo pre-covid. Inoltre aumenta la partecipazione in stand collettivi. Da un’indagine che abbiamo condotto nei giorni precedenti alla kermesse berlinese, sembra in netta flessione anche la partecipazione dei responsabili acquisti della distribuzione moderna italiana. Pesa la vicinanza con la fiera Marca di Bologna di metà gennaio?

                      di Eugenio Felice

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                      Fruit Logistica 2023 torna alle canoniche date di febbraio (copyright: Fm)

                      Il Covid-19 ha cambiato il mondo e se anche oggi il virus è derubricato a leggera influenza, la nuova normalità non è più quella del periodo precedente alla pandemia. Qual è stato l’impatto sulle fiere? Se analizziamo la più importante esposizione al mondo del settore ortofrutta che si apre mercoledì 8 febbraio a Berlino, Fruit Logistica, possiamo guardare qualche dato. Nel 2020, quando il Covid-19 sembrava ancora una cosa lontana confinata alla Cina, la presenza italiana contava 545 espositori. Nel 2021 la kermesse di Berlino non c’è stata, causa pandemia. Nel 2022 l’edizione è stata spostata ad aprile e si è svolta in edizione “light”, con una presenza italiana limitata a 332 espositori.

                      E quest’anno? Nel 2023, analizzando il dati messi in rete da Messe Berlin, abbiamo contato 457 espositori italiani. Se facciamo quindi un confronto con l’ultima edizione pre pandemia, quella 2020, sono circa 90 espositori in meno, che in termini percentuali si traducono in un -16%. Un tracollo per Fruit Logistica? No. Un calo consistente? Sì. E quanto ai visitatori italiani? Ci siamo concentrati sui visitatori più in target, cioè i responsabili acquisti della distribuzione moderna italiana. Qui dati ufficiali da parte di Messe Berlin non ce ne sono. Abbiamo quindi preso il telefono e fatto una piccola indagine. Senza scendere in numeri e percentuali, abbiamo riscontrato una bassa adesione: i più non prenderanno l’aereo per Berlino.

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                      Quasi tutto pronto nel padiglione 4.2 nel giorno precedente la fiera (copyright: Fm)

                      Le cause? Sono molteplici. Il 2022 è stato un anno di inflazione alle stelle, costi fuori controllo, avversità climatiche estreme – pensiamo alla siccità – consumi in flessione causa crisi economica. Tutto questo si è fatto sentire sui conti economici delle aziende del settore, con conseguente riduzione del budget per fiere e pubblicità. Con il Covid-19 inoltre ci si è resi conto che le fiere non sono poi indispensabili, anzi si può fare business anche senza investire decine o centinaia di migliaia di euro in una manifestazione fieristica. C’è poi la concorrenza tra le fiere: Madrid ruba quote a Berlino, Macfrut tiene e ha grandi ambizioni, il Marca di Bologna di metà gennaio cresce nell’ortofrutta e attira la grande distribuzione italiana.

                      “Per quanto mi riguarda sarei venuto ben volentieri perché comunque è sempre un’occasione interessante per incontrare, vedere e fare”, ci ha spiegato un responsabile ortofrutta di un gruppo distributivo del Centro Italia. “La direzione ce lo aveva già messo a preventivo – precisa – in realtà non sono riuscito a trovare un volo diretto per Berlino e dovevo fare uno scalo obbligato a Monaco. Ci volevano sei ore all’andata e sei ore al ritorno e diventava un tour de force per due giorni di fiera. Quindi ho rinunciato”. Ecco c’è anche la questione logistica. Le spedizioni oltremare costano care, le contestazioni sono un rischio concreto, i consumatori chiedono sempre più cibo locale: negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione sui mercati interni e questo penalizza una fiera dal respiro internazionale come Fruit Logistica.

                      I dati generali di Fruit Logistica 2023 evidenziano una flessione che ad ogni modo non riguarda solo la presenza italiana. Messe Berlin parla di 2.610 espositori totali nel 2023 contro i 3.200 dell’edizione 2019 (non consideriamo la 2020 in questo caso perché venne già a mancare la presenza cinese). Sostanzialmente un quinto in meno (-18%). Quindi, per assurdo, l’incidenza italiana è aumentata ancora (19%) rispetto alle edizioni precedenti, confermandoci come primo Paese per numero di espositori davanti a Spagna e Germania. Quindi la disaffezione per la kermesse berlinese è generalizzata. “Del resto – ha commentato un operatore del settore – non poteva che calare, aveva raggiunto dimensioni monstre”. L’importante comunque non sono i numeri in sé ma la qualità degli incontri: buona fiera a tutti.

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