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                      Fruit Logistica e le tre fiere in Italia. Ma cosa pensa la GDO?

                      Messe_Berlin
                      Abbiamo chiesto a cinque rappresentanti della grande distribuzione italiana cosa pensano della maggiore fiera mondiale dell’ortofrutta, Fruit Logistica, e quali sono le aspettative per le tre fiere che l’Italia organizza quest’anno, a Verona (Fruit Gourmet Expo) e Milano (Fruit Innovation) a maggio e a Rimini (Macfrut) a settembre. Ecco di seguito le loro risposte

                       

                      di Eugenio Felice

                       

                      Fruit LogisticaDaniele Furlani, responsabile acquisti freschissimi Conad: “Giudico Fruit Logistica una fiera dai contenuti molto interessanti e per alcuni casi anche innovativi dove in poco tempo si possono incontrare i diversi operatori mondiali del settore. L’ho frequentata anni fa in modo non regolare ma quest’anno ha assunto un significato diverso visto il mio nuovo incarico di responsabile freschissimi in Conad e la necessità di aggiornarmi in poco tempo sul portafoglio fornitori dell’azienda. Conosco e ho frequentato Macfrut. A mio personale modo di vedere credo che tre fiere, tra l’altro concentrate al nord, siano troppe, sia per chi espone che per chi le visita. Credo che un evento unico nazionale darebbe più spessore alla fiera e più opportunità per visitatori ed espositori”.

                       

                      AureliGiuseppe Capaldo, direzione commerciale, responsabile filiera ortofrutta, Coop Consorzio Nord Ovest: “È ormai qualche anno che partecipo alla fiera di Berlino che insieme a Madrid ritengo siano dei validi momenti di confronto sia per/con il mondo produttivo che per/con i distributori in un mondo ortofrutticolo sempre più globalizzato nelle produzioni e nei consumi. Circa l’interesse che suscita ritengo che Fruit Logistica sia importante perché mette in condizione chi fa il nostro mestiere di capire gli orientamenti sia a livello produttivo che distributivo. Le sostanziali differenze che ho avuto modo di apprezzare quest’anno rispetto allo scorso anno sono state un sostanziale approccio ottimistico e tanta voglia di rimboccarsi le maniche nonostante il 2014 sia stato per certi versi un anno da dimenticare. Sono a conoscenza della molteplicità delle fiere previste in Italia e chiaramente sono stato presente tutti gli anni al Macfrut: questa molteplicità ritengo sia ancora una volta una opportunità persa per l’Italia ed in particolare per  il mondo produttivo italiano di fare squadra nei confronti dell’Europa”.

                       

                      Papaya seedlessGiovanni Sansone, responsabile acquisti ortofrutta Dimar (Selex): “Fruit Logistica viene considerata giustamente la fiera più importante che si svolge nel “vecchio continente”, sia per la città che per lo stato che la ospita, la struttura è sicuramente di livello e servita in modo eccellente. Andai nel 2008 per la prima volta,  da allora  cerchiamo di essere presenti anche se non tutti gli anni riusciamo ad andare. Si vede chiaramente la proposta di tutti i continenti, dove quelli a sud dell’emisfero iniziano a proporre a noi che stiamo a nord, dove domanda e offerta si incontrano, il momento dell’anno è quello propizio. L’edizione è stata interessante come sempre, mostro sempre particolare interesse per la parte internazionale, per gli Innovation awards, dove ha vinto la papaja senza semi che io stesso ho potuto votare e assaggiare, la parta italiana sempre ricca di gente e festosa, anche se l’Expo di Milano non è stato evidenziato a dovere. Sono a conoscenza delle tre fiere previste quest’anno in Italia, forse è l’unico anno in cui  possiamo permettercelo, ma poi bisognerà razionalizzare. Fruit  Innovation godrà dell’attrazione rispetto all’Expo, Fruit Gourmet Expo di Verona ha comunque un taglio diverso e particolare, Macfrut è storica ma bisognerà valutare se cambiare sede sarà sufficiente per rilanciarla. Cerchiamo di essere presenti ma sempre dando la precedenza a convention o gruppi di lavoro a tema specifico, con interventi qualificati”.

                       

                      JoyaGiuliano Canella, responsabile acquisti ortofrutta Alì (Selex): “Fruit Logistica è in assoluto, per l’ortofrutta, la fiera più completa, più innovativa e più creativa che conosco. Ogni volta che partecipo, mediamente ogni due anni, raccolgo sempre spunti e stimoli per operare al meglio nella mia attività di responsabile acquisti. Quest’anno secondo me la diposizione più ampia dei padiglioni permetteva di visitare la fiera a misura d’uomo, con relazioni commerciali negli stand senza ressa e confusione. Inoltre nel mio caso, ho organizzato pochi ma significativi incontri,soprattutto con aziende estere con le quali in Italia si fa più fatica a organizzare. Interessanti anche alcuni convegni e come sempre gli allestimenti particolari e attrattivi di alcuni stand. Come prodotti novità,ormai via internet, si conosce già tutto lo stesso, però vederli dal vivo e toccarli è sempre meglio e più istruttivo. Si sono al corrente di più fiere in Italia previste per questo 2015 e onestamente ritengo, vista ormai la considerevole presenza di italiani sia a Berlino che a Madrid, che un’unica fiera di settore in Italia sia più che sufficiente e difatti parteciperò solo ad una. Al Macfrut vado ogni due anni”.

                       

                      PedonMaurizio Nasato, responsabile acquisti ortofrutta Pam: “Quest’anno non ho potuto recarmi a Berlino, vi hanno presenziato due miei collaboratori che l’hanno trovata al solito affollata e ricca di spunti, in particolare nei prodotti evoluti di quarta e quinta gamma. Con riferimento alla concomitanza di tre eventi nello stesso anno, due nello stesso mese di maggio, e a distanza di 250 Km l’una dall’altra, posso solo evidenziare la mancanza di coordinamento e il consueto campanilismo italico che pone in competizione le tre città e renderà ciascuna fiera meno attrattiva, in particolare in termini di operatori da altri Paesi. Per quanto riguarda la presenza al Macfrut, ogni anno abbiamo dato la nostra adesione, anche agli interessanti workshop del giorno precedente nel corso dei quali venivano illustrati i principali outlook ed aspettative del settore”.

                       

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