“Five a day”, ovvero cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, per avere uno stile di vita sano e fare prevenzione a tavola. L’Oms raccomanda di consumare giornalmente ortofrutta, almeno 400 grammi, ma gli italiani non sono così ligi: nel biennio 2021-2022 meno del 7% dei consumatori ha osservato i consigli degli esperti (erano l’8% nel biennio precedente), mentre sale la quota di chi non consuma affatto ortofrutta. Ecco gli ultimi dati rilevati dall’ISS

Dalla Redazione

Siamo il paese culla della dieta mediterranea, eppure se parliamo di consumi di frutta e verdura, le tanto raccomandate cinque porzioni al giorno consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sono sempre più un miraggio. Secondo l’ultimo aggiornamento sui dati epidemiologici rilevati dall’Istituto superiore di sanità nell’ambito dei programmi di sorveglianza PASSI e PASSI d’Argento, nel biennio 2021-2022 non abbiamo fatto grandi passi in avanti, parafrasando il titolo dei monitor, in fatto di abitudini alimentari.

In Italia infatti, secondo gli ultimi dati rilevati dall’ISS, poco più della metà delle persone fra i 18 e i 69anni (52%) riferisce di consumare 1-2 porzioni di frutta o verdura al giorno, il 38% consuma 3-4 porzioni, mentre meno del 7% ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero 5 porzioni al giorno (five a day). Non solo, c’è anche chi non consuma affatto ortofrutta: stiamo parlando in questo caso del 3% degli italiani.

I dati sono sostanzialmente in linea con quelli del biennio precedente (leggi qui), anzi per quanto riguarda le 5 porzioni al giorno, la quota di italiani che le consumano è scesa di un punto percentuale, passando da meno dell’8% a meno del 7% appunto. Mentre sale dal 2 al 3% la quota di consumatori che non mangiano frutta e verdura.

“Consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, come raccomandato, è un’abitudine che cresce con l’avanzare dell’età, è più frequente fra le donne, tra le persone senza difficoltà economiche e tra le persone più istruite – scrive l’ISS nella nota sull’aggiornamento dei dati epidemiologici -. Tuttavia. resta un’abitudine che coinvolge poche persone, non superando mai il 10% neppure nei gruppi che ne fanno un maggior consumo”.

Il gradiente geografico

Il gradiente geografico è chiaro e mostra un’adesione al five a day significativamente più bassa nelle Regioni nel Centro-Sud rispetto a quelle del Nord Italia, ad eccezione della Sardegna in cui il consumo di 5 porzioni al giorno è fra i più alti (14%).

La quota di persone che consuma 5 porzioni al giorni di frutta e verdura, che è già relativamente bassa, mostra anche una diminuzione nel tempo soprattutto negli ultimi anni e ovunque nel Paese; solo nelle Regioni del Centro Italia si era intravisto un aumento significativo dal 2008 al 2016, che poi si è arrestato e ha iniziato la discesa come nelle altre parti del Paese.

Male ma non malissimo. “Se l’adesione al five a day resta un’abitudine di pochi, quasi la metà della popolazione consuma almeno 3 porzioni di frutta o verdura al giorno (45%) – conclude l’ISS -. Le caratteristiche di chi ha comunque questa buona abitudine restano significativamente associate al genere femminile, all’età, al vantaggio socioeconomico, per risorse finanziarie, livello di istruzione e alla residenza nelle Regioni del Centro-Nord del Paese.

Quante sono 5 porzioni?

Ma cosa intendono esattamente gli esperti con cinque porzioni? Una porzione è un quantitativo di frutta o verdura cruda che può essere contenuto sul palmo di una mano, oppure mezzo piatto di verdura cotta. Questa quantità corrisponde all’incirca a 80 grammi di questi alimenti. Per l’Oms dunque è raccomandata l’assunzione giornaliera di 400 g di frutta e verdura, equivalente appunto a cinque porzioni da 80 grammi.

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