L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Gandini: “Il caro prezzi? Impatterà sulla produzione di pomodori”

                      Gandini-pomodori-operatore-in-serra-tecnologica-luce-artificiale-2020

                      Operatore nelle serre tecnologiche Gandini

                      Corre l’inflazione nel mondo nel mese di ottobre. Se in Usa ha raggiunto con il +6,2% su base annua il livello record degli ultimi 30 anni, in Europa ha toccato il +4,1% e in Italia il +3%, una variazione al rialzo che secondo l’ISTAT non si toccava da settembre 2012. A infiammare i prezzi sono soprattutto l’energia e le materie prime. Come sta impattando questo andamento sulla produzione di pomodori coltivati in serre tecnologiche? Lo abbiamo chiesto a Mattia Gandini, responsabile commerciale di Orticoltura Gandini, un pioniere della coltivazione idroponica fuori suolo e nichel free di pomodori

                      di Eugenio Felice

                      Gandini-pomodori-operatore-in-serra-tecnologica-luce-artificiale-2020

                      Piante di pomodori nelle serre tecnologiche Gandini

                      Com’è possibile produrre ortaggi di alta qualità in Nord Europa o in Nord Italia in inverno, quando le temperature vanno sottozero e le ore di luce sono poche? Grazie alle serre tecnologiche, che utilizzano l’illuminazione artificiale e il riscaldamento in un ambiente protetto da avversità climatiche, patogeni e insetti. Questo permette di avere una produzione “locale” e nichel free praticamente per tutto il periodo dell’anno. I costi però sono chiaramente superiori rispetto a una coltivazione tradizionale che nei mesi freddi avviene in Nord Africa, in Spagna o nel Sud Italia. Costi che in questo periodo di fiammata dell’energia e delle materie prime stanno diventando insostenibili.

                      La situazione è a dir poco preoccupante già da alcuni mesi”, ci riferisce Mattia Gandini, responsabile commerciale di Orticoltura Gandini, un pioniere della coltivazione idroponica fuori suolo e nichel free di pomodori, con sede principale a Guidizzolo, in provincia di Mantova. “Basti pensare che nel giro di un anno il prezzo del metano, utilizzato per riscaldare le serre tecnologiche, è cresciuto di quasi 3 volte, che per un’azienda come la nostra significa un costo aggiuntivo nel ciclo invernale superiore al milione di euro. In Olanda, che è leader in Europa per la produzione di ortaggi in serre tecnologiche, diverse aziende hanno deciso di estirpare quanto piantato e di restare fermi”.

                      Gandini-Mattia-Orticoltura-pomodori

                      Mattia Gandini, responsabile commerciale di Orticoltura Gandini

                      Non si può produrre in perdita – dichiara Mattia Gandini – e non è nemmeno questione che la grande distribuzione, il nostro canale di vendita preponderante, non accetti rialzi dei listini. In realtà i nostri clienti sono stati molto comprensivi e collaborativi, nessuno ci ha negato un aumento dei listini, che per noi sono stagionali. Il fatto è che non si può pensare che il consumatore finale possa accettare significativi incrementi nei prezzi degli ortaggi, in un periodo dove l’inflazione corre ma gli stipendi rimangono per lo più invariati, tanto più che sui banchi di vendita si trovano anche pomodori coltivati in modo tradizionale e di diverse provenienze, anche extra europee, a prezzi più economici”.

                      “Nelle serre di Guidizzolo – sottolinea Mattia Gandini – in alcuni lotti utilizziamo il cippato come combustibile per il riscaldamento, quindi il rialzo del prezzo del metano fortunatamente non ci ha colpito in pieno. Ciò non toglie che questa situazione metta in discussione lo stesso modello di impresa e ci ha spinto a posticipare di due mesi i trapianti di inizio anno. Questo significa che la produzione primaverile nel Mantovano inizierà verso fine aprile: l’alternativa sarebbero stati prezzi inaffrontabili per il consumatore finale. Va detto infine che non c’è voce di costo che non abbia subito aumenti, dal vivaio alle concimazioni, dai mezzi tecnici al packaging, per finire con il trasporto. Auspichiamo che la situazione – conclude Mattia Gandini – si possa normalizzare in tempi ragionevoli”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine