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                      Gasbarrino e Pugliese: “Attenti a quei due”. Intervista doppia ai due big della Gdo

                      Due grandi protagonisti della Gdo italiana a confronto in un video realizzato dagli studenti del corso di Food Marketing e Strategie Commerciali dell’Università Cattolica di Piacenza. Nell’intervista doppia, che vi riproponiamo, Mario Gasbarrino, amministratore delegato di Unes, e Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, con stima reciproca e un tocco di goliardia rispondono a domande a tutto campo sui temi caldi come i rapporti Idm-Gdo, la visione del mercato, i punti di vista sul cambiamento, le metodologie di gestione di un supermercato, l’innovazione sul punto vendita, lo scalare dell’e-commerce. Ed esprimono le proprie sensazioni circa l’arrivo sul mercato italiano di nuovi player come Aldi e Amazon

                       

                       di Carlotta Benini

                       

                       

                      A maggio gli studenti del corso di Food Marketing e Strategie Commerciali dell’Università Cattolica di Piacenza hanno realizzato un video molto curioso, che vi riproponiamo, dove vengono messi a  confronto due personalità di spicco dell’universo della Gdo italiana. Stiamo parlando di Mario Gasbarrino (Petrella Tifernina, Campobasso, 63 anni), amministratore delegato di U2-Unes, e Francesco Pugliese (Taranto, 57 anni), amministratore delegato di Conad. I due si conoscono da tanti anni, emerge all’inizio del video, realizzato imitando il celebre format dell’intervista doppia lanciato da Le Iene. Si conoscono e si stimano reciprocamente, e non avrebbero dubbi ad assumere l’altro nella propria azienda… nel ruolo di proprio superiore, per giunta.

                       

                      Con risposte determinate e anche un tocco di goliardia, i due manager si confrontano a tutto campo su temi caldi come i rapporti fra industria della marca e grande distribuzione, le tendenze di mercato, le abituazioni di acquisto, l’innovazione del punto vendita, l’e-commerce. Ed esprimono le proprie sensazioni circa l’arrivo sul mercato italiano di nuovi player come Aldi e Amazon.

                       

                      Vi segnaliamo alcuni passaggi che ci sembrano particolarmente interessanti. A partire dalle abitudini di acquisto degli intervistati: dove vanno a fare la spesa? Gasbarrino nei supermercati U2, ovviamente. Pugliese invece frequenta anche insegne diverse da Conad, per vedere come si muovono i competitor.

                       

                      “Amazon consegna in un’ora, Esselunga garantisce la spesa a domicilio, e voi?”, viene chiesto loro, a certo punto. Gasbarrino: “Noi stiamo a guardare”. Pugliese: “Noi abbiamo 2.800 punti vendita in Italia, siamo presenti in tutte le province e stiamo provando a fare il ‘click&collect’ (fai la spesa on line e la vai a ritirare nel punto vendita, ndr). Che quota di mercato può raggiungere l’e-commerce nel settore alimentare, nei prossimi anni? Potrà arrivare a un 3, massimo 5 per cento, per Gasbarrino: “ma è solo l’inizio”. Pugliese, invece, pensa che a uno sguardo generale si dovrebbe dire l’1 per cento. “Pensando invece alle categorie nell’ambito del food e alle specialità che ci sono, allora i discorsi cambiano”.

                       

                      Aperture nel 2016? “Al massimo due”, per Unes. Per Conad invece è importante non tanto aprire nuovi negozi, ma mettere a nuovo il parco di quelli esistenti”. Promozioni o ‘Every Day Low Price’? Gasbarrino: “EDLP tutta la vita”. Pugliese: “Il vero punto è che il cliente ricerca un prezzo equo”. Super centrali: opportunità, o complicazione? “Necessità, oggi, per sopravvivere”, secondo l’Ad di Unes. Pugliese invece rivela: “Noi abbiamo solo un’alleanza con i nostri amici di U2 e con Marco Brunelli, per cercare di comprare al meglio e scambiarci esperienze”.

                       

                      Chi fa oggi più innovazione? “Forse la marca commerciale più di quella industriale”, secondo Pugliese. Gasbarrino invece ha una visione più pessimistica: “L’innovazione, oggi, non la fa più nessuno”.

                       

                      C’è preoccupazione per l’arrivo di Aldi in Italia? No, su entrambi i fronti. E per la crescita di Amazon? “È uno stimolo”. 

                       

                       

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