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                      Gdo e aumento prezzi, Cicero (Aspiag Service): “Il peggio deve ancora venire”

                      Previsioni nere per la spesa in autunno, quando sul carrello graveranno gli effetti dei pesanti rincari energetici che si stanno abbattendo sui cittadini e sulle imprese. “Fino ad oggi abbiamo fatto il possibile per evitare di ribaltare questi maggiori oneri sul consumatore, ma ora stiamo facendo i primi ritocchi di prezzo”, rivela amareggiato Fabrizio Cicero, direttore regionale di Aspiag Service (Despar Nordest) per il  Friuli Venezia Giulia, spiegando come “tenere in equilibrio la bilancia tra costi e ricavi sia sempre più complicato”. L’alternativa per molti supermercati, lo aveva già sottolineato prima di lui l’Ad di VéGé Giorgio Santambrogio, è quella di fallire

                      Dalla Redazione

                      Cicero Aspiag Service Despar

                      Il carrello della spesa si è fatto più “pesante”? Purtroppo, stando alle ultime previsioni, il peggio deve ancora venire. Dopo l’ultima fiammata del caro energia, che con il canone di luglio si è abbattuto sui cittadini e sulle aziende, di ogni tipo, anche la Gdo entra ufficialmente in affanno. “Aumenteranno i prezzi di tutti i prodotti: dalla pasta al pane, dalla latte alla carne”: queste le previsioni di Giorgio Santambrogio (leggi qui), Ad del Gruppo VéGé e vicepresidente vicario di Federdistribuzione, su quello che ci aspetta in autunno, dal momento che anche supermercati, con costi più che quadruplicati, non sono più in grado di contenere i prezzi: “O si scarica una parte degli aggravi sul consumatore finale, o si chiude”, è l’aut aut.

                      È sulla stessa lunghezza d’onda Fabrizio Cicero (in foto), direttore regionale di Aspiag Service (Despar Nordest) per il  Friuli Venezia Giulia: a marchio Despar, Eurospar e Interspar il gruppo conta 565 punti vendita in Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia e 8.659 dipendenti, per 2,474 miliardi di euro di ricavi nel 2021 (leggi qui). “Le tariffe pagate oggi sono 4 volte quelle che pagavamo l’anno scorso per l’energia elettrica e 10 volte per il gas”, dichiara il manager in un’intervista su Nordest Economia. Il 2021, per Despar, era già stato segnato da un importante aumento dei costi, pari a +18 milioni di euro, soprattutto a causa di energia e logistica: lo aveva dichiarato la scorsa primavera il presidente di Aspiag Service, Harald Antley, puntualizzando come il gruppo non avesse però applicato “nessun aumento sui beni di consumo”.

                      Ora la situazione appare però ancora più complicata. “Fin qui abbiamo fatto il possibile per evitare di ribaltare questi maggiori oneri sul consumatore e cercheremo di farlo ancora”, continua Cicero su Nordest Economia, sottolineando la volontà del gruppo di evitare di aggiungere ulteriore peso alle famiglie, già alle prese con l’inflazione. Tuttavia tenere in equilibrio la bilancia tra costi e ricavi è sempre più complicato e, se la promessa è che questi sforzi saranno mantenuti il più possibile, le previsioni per i mesi a venire sono in realtà pessimistiche. “Stiamo iniziando ora, e solo in parte, a fare i primi ritocchi di prezzo”, rivela il direttore di Despar FVG.

                      Oltre al peso dell’energia elettrica, con l’inverno arriverà infatti quello del gas, che finora è rimasto sotto controllo. Con le famiglie in difficoltà l’economia subirà un freno e il potere d’acquisto dei consumatori diminuirà ancora di più, e tutto questo potrebbe dare vita a un circolo vizioso alquanto pericoloso. “Il peggio deve ancora venire”, è appunto l’amara riflessione di Cicero.

                      Previsioni future? “Impossibile farne – chiosa il manager -. Non possiamo nemmeno chiudere accordi con i fornitori di energia, perché non c’è una linea comune. Speriamo in un intervento importante, perché questa situazione sta diventando complicatissima”, dichiara unendosi al coro di appelli a un Governo che fino ad oggi sembra essere stato più preso da altre questioni, anziché preoccuparsi di questa escalation di costi che rischia seriamente di compromettere il futuro di molte imprese.

                      Servono interventi – lo sottolinea anche Federdistribuzione nelle parole di Santambrogio – che permettano la messa in rete di impianti di energia rinnovabile e urge inserire il settore nell’elenco di quelli energivori, cosicché possa usufruire delle agevolazioni e raffreddare l’aumento dei generi alimentari.

                      Richieste che per ora restano tali. Dal canto suo, tornando a Despar, il direttore FVG garantisce l’impegno dell’abete verde a essere ancor più vicino alle famiglie. “Cercheremo di rispondere alle esigenze dei consumatori come abbiamo già iniziato a fare con i nostri prodotti a marchio S Budget – conclude -, primo prezzo marchiato da noi, con garanzia di qualità, che copre tutte le tipologie di prodotto e con il quale riusciamo a coprire tutte le richieste”.

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