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                      GDO, F.lli Ibba e Magazzini Gabrielli vincono il premio BMC Deloitte 2021

                      Deloitte Private premia le eccellenze italiane d’impresa 2021 in occasione della quarta edizione del “Best Managed Companies” Award. Sono 74 le aziende vincitrici che si sono quindi distinte per strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance, internazionalizzazione e sostenibilità. Per quanto riguarda la GDO vediamo vincitori F.lli Ibba, unica realtà sarda premiata, e Magazzini Gabrielli. Le BMC sono distribuite su tutto il territorio nazionale: Nord Ovest 40%, Nord Est 32%, Centro 15%, Sud 13%. Il settore più rappresentato è quello dei Prodotti industriali e Costruzioni (29%), seguito da Consumer Products (26%) e Technology (11%). Le BMC rappresentano sia aziende di piccole e medie dimensioni sia grandi imprese: il 54% ha un numero di dipendenti fino a 249, il restante 46% conta una forza lavoro che va oltre le 250 unità

                      Dalla Redazione

                      Deloitte

                      Foto d’archivio, Giangiacomo Ibba ritira il premio dell’edizione 2018

                      Sono 74 le aziende italiane che secondo Deloitte Private si sono distinte per strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance, internazionalizzazione e sostenibilità. A queste realtà del nostro Paese è stato assegnato il riconoscimento della quarta edizione del “Deloitte Best Managed Companies Award” (BMC).

                      Per quanto riguarda la GDO vediamo vincitrici F.lli Ibba e Magazzini Gabrielli. F.lli Ibba di Oristano, storico operatore della GDO sarda, vince il premio BMC per il quarto anno consecutivo ed è anche l’unica realtà dell’Isola ad essere premiata quest’anno: “Nonostante il perdurare della pandemia, anche quest’anno Fratelli Ibba è riuscita a distinguersi e a conquistare il nostro premio, unica tra tutte le aziende della Sardegna, insieme alle migliori aziende italiane del 2021″, commentano il responsabile di Deloitte Private Ernesto Lanzillo e Andrea Restelli, partner Deloitte responsabile del premio Bmc.

                      Ad aggiudicarsi il BMC anche Magazzini Gabrielli, aziende leader in Italia nella Grande Distribuzione Organizzata con sede ad Ascoli Piceno, Marche, che ha chiuso il 2020 con 237 i punti vendita tra diretti e indiretti. Per Magazzini Gabrielli questo è il terzo anno consecutivo. “Siamo onorati di essere stati riconosciuti tra le vincitrici di questo premio perché questa è un’ulteriore testimonianza del fatto che i nostri sforzi e la nostra capacità di conciliare le strategie aziendali con la responsabilità sociale – ricorda la dottoressa Barbara Gabrielli, consigliere del Gruppo Gabrielli con delega alla comunicazione e responsabile del programma del Bilancio Sociale aziendale – è degno di un riconoscimento così prestigioso come il “Best Managed Companies”. Siamo particolarmente orgogliosi di quanto investito a favore delle associazioni, delle comunità locali e della sanità, in un periodo complesso come quello che abbiamo vissuto“.

                      Deloitte

                      “Questa edizione del BMC – afferma Ernesto Lanzillo, Partner Deloitte e Private Leader – come quella del 2020 si è svolta in un contesto di pandemia, con rilevanti ed eterogenee conseguenze sull’attività delle aziende italiane. Guardando al fatturato medio del 2020, secondo un’elaborazione di Deloitte Private su dati Istat, le imprese industriali italiane (Istat, Agosto 2021) hanno registrato un calo dell’11,5%, mentre quelle di servizi (Istat, settembre 2021) del 12%. Invece, di fronte a una forte contrazione dell’attività economica e del fatturato, le aziende BMC risultano avere una performance migliore rispetto alla media delle imprese italiane, registrando un incremento medio del fatturato pari al 14,4%. Questo significa forte capacità di adattamento al contesto e reazione sia alla crisi pandemica sia a quella economica. In una sola parola: resilienza. Una qualità indispensabile per puntare sull’obiettivo della crescita a lungo termine”.

                      Il settore più rappresentato è quello dei Prodotti industriali e Costruzioni (29%), seguito da Consumer Products (26%), Technology (11%), Energia (8%), Retail (7%), Sanitario (3%), Oil & Gas (3%); il restante 13% delle aziende appartiene ad altri settori. Per quanto riguarda la tipologia proprietaria, il 43% delle imprese è a conduzione familiare, il 14% è partecipata da fondi di Private Equity mentre sono 6 le aziende quotate in Borsa.

                      Le BMC di quest’anno presentano un buon equilibrio tra aziende di piccole e medie dimensioni e grandi imprese. Il 54% delle realtà aziendali premiate ha un numero di dipendenti fino a 249 e il restante 46% conta una forza lavoro che va oltre le 250 unità. Le aziende vincitrici si distribuiscono su tutto il territorio nazionale, anche se le percentuali sono più alte al nord: Nord Ovest 40%, Nord Est 32%, Centro 15%, Sud 13%. Secondo il Rapporto Istat 2021 una buona parte delle imprese di dimensioni maggiori (>50 addetti) ha mostrato i segni di uno spiazzamento dovuto alla crisi pandemica: circa il 50% delle imprese con più di 50 dipendenti ha segnalato una caduta del fatturato superiore al 10% nel 2020. Ma ciò non è avvenuto tra le imprese medio-grandi BMC, che si collocano, dunque, tra quelle più virtuose e con una maggiore resilienza rispetto alla media nazionale.

                      Deloitte

                      I criteri. Per quanto riguarda la definizione della strategia d’impresa due assi fondamentali sono l’opinione dei vertici (78%) e i feedback dei clienti (60%). Le prossime strategie da mettere in atto per le aziende riguardano prevalentemente, come nella scorsa edizione, il processo di internazionalizzazione (71%); ma l’attenzione delle aziende si rivolge anche all’innovazione di prodotto/servizio e le attività di fusione e acquisizione (entrambe 65%), così come per le partnership e le collaborazioni strategiche (64%).

                      Competenze e Innovazione. Per migliorare la produttività le BMC investono soprattutto in innovazione (92%), tecnologia (86%) e nel miglioramento della struttura organizzativa (83%). L’attenzione delle aziende si conferma elevata nel puntare sulle risorse umane, sia per far confluire diverse competenze nei processi decisionali (circa 60%) sia per essere in grado di attrarre e assumere i migliori candidati (circa 57%).

                      Impegno e Cultura Aziendale. La maggioranza delle BMC (85%) dichiara che lo sviluppo dei dipendenti è una priorità strategica, attuata attraverso una molteplicità di iniziative quali in particolare i training per aree funzionali (93%), i sistemi di compensazione e rewarding (64%). Governance e Misurazione delle Performance. I principali meccanismi di governance utilizzati dalle aziende sono il sistema di controllo interno (78%), il risk management (72%) e i meeting periodici formali (71%). La best practice per la gestione del rischio d’impresa è avere un bilancio solido (97%), mentre l’approccio adottato è di moderata propensione al rischio.

                      Corporate Social Responsibility. Le BMC premiate da Deloitte si dimostrano essere aziende che hanno sposato la sostenibilità sia come strategia che come valore aziendale: oltre l’85% delle aziende vincitrici ritiene la CSR importante e oltre 1 su 2 fondamentale.

                      Internazionalizzazione. In media, le Best Managed Companies generano all’estero quasi la metà del proprio fatturato (44%). L’espansione delle vendite all’estero è il principale fattore di crescita su cui il 76% delle BMC dichiara di puntare, seguito dalla ricerca di fornitori (56%). Alcuni interventi del NGEU porteranno benefici alle aziende in termini di crescita e resilienza, favorendo il posizionamento competitivo delle aziende italiane, incluse le BMC premiate da Deloitte, anche sui mercati internazionali e tutelando le eccellenze del nostro Paese, incluso il Made in Italy.

                      A conclusione di un accurato processo di valutazione delle schede di autovalutazione predisposte dai partecipanti e vagliate da esperti dell’organizzazione multidisciplinare Deloitte, durato 6 mesi, le aziende vincitrici sono state individuate da una giuria indipendente costituita da esperti del mondo istituzionale e accademico italiano: Marta Testi, CEO di Elite; Fabio Antoldi, Professore ordinario di Strategia aziendale e di Imprenditorialità presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore; Francesca Brunori, Director of Financial Affairs di Confindustria.

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