Secondo Federdistribuzione il numero delle aziende della Gdo che ha messo in atto buone pratiche verso l’ambiente è cresciuto del 5% rispetto al 2012. Il 96% adotta sistemi per ridurre i consumi energetici e il 54% quelli di acqua, il 57% delle imprese impiega energia rinnovabile, l’89% adotta azioni di riduzione dei rifiuti. Conad ha adottato un’innovativa tecnologia ad alta efficienza e zero emissioni per gestire la catena del freddo nel centro logistico di Fiano Romano nel Lazio

Le insegne della grande distribuzione alimentare, uno dei settori più energivori, sono sempre più impegnate ad abbattere sprechi e consumi e ridurre le emissioni inquinanti. A testimoniarlo è anche il Secondo Bilancio di Sostenibilità presentato da Federdistribuzione, che riunisce le imprese nei settori alimentare e non: il numero delle aziende della Gdo che ha messo in atto buone pratiche verso l’ambiente è cresciuto del 5% rispetto al 2012. Il 96% adotta sistemi per ridurre i consumi energetici e il 54% quelli di acqua, il 57% delle imprese impiega energia rinnovabile, l’89% adotta azioni di riduzione dei rifiuti. E ancora, l’82% ricorre a programmi di riduzione degli imballi e il 62% li riutilizza mentre l’86% delle imprese ottimizza le percorrenze dei mezzi. Si tratta di una strategia che, oltre a strizzare l’occhio al consumatore sempre più attento ad acquisti eco-friendly, rappresenta anche un fattore di risparmio economico non indifferente.

Un buon esempio arriva da Conad, che ha adottato un’innovativa tecnologia ad alta efficienza e zero emissioni per gestire la catena del freddo nel centro logistico di PAC 2000A-Conad a Fiano Romano nel Lazio, tra le maggiori piattaforme distributive d’Europa. Grazi a questo investimenti la catena riesce a risparmiare circa 47 euro all’ora rispetto alle tecnologie tradizionali, con un risparmio totale all’anno, in termini di energia primaria, superiore a 4.000 MWh e 350 Tep. Il che si traduce in oltre 800 tonnellate di anidride carbonica non immesse in atmosfera. Esempi analoghi arrivano anche da Conad Tirreno, che ha avviato un ambizioso piano di riqualificazione di 20 superstore in Toscana, Lazio e Sardegna attraverso l’illuminazione Led e tecnologie altamente efficienti per il sistema di climatizzazione e la catena del freddo. Obiettivo: ottenere un risparmio energetico del 35% ed evitare l’immissione in atmosfera di 100 tonnellate l’anno di CO2 per punto vendita.