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                      Germania, lockdown duro: chiusi i supermercati per quattro giorni? Allarme rientrato

                      Germania-Edeka-supermercati

                      Edeka è il maggiore gruppo di supermercati in Germania

                      In Germania le restrizioni più dure sembrano arrivare dopo un anno dallo scoppio della pandemia. L’annuncio è stato fatto nella notte tra il 22 e il 23 marzo dalla cancelliera Angela Merkel: lockdown esteso fino al 18 aprile e tutti i negozi chiusi fino al 5 aprile, supermercati compresi (unica eccezione l’apertura dei supermercati nella giornata di sabato 3 aprile). Assembramenti vietati e obbligo di tampone per chi arriva dall’estero. E dopo le feste test a tappeto con due tamponi a settimana nelle scuole e negli asili. Nel frattempo sono già scoppiate le prime proteste a Berlino e così la cancelliera ha dovuto tornare sui suoi passi, si scusa per l’errore e ritratta

                      Dalla Redazione

                      Germania-Edeka-supermercati

                      Edeka è il maggiore gruppo di supermercati in Germania (in foto il punto vendita di Mölln, nella regione Schleswig-Holstein)

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                      Supermercati chiusi per quattro giorni in Germania: 1 aprile, 2 aprile, 4 aprile e 5 aprile (Pasqua e Pasquetta). Aperti solo sabato 3 aprile, il giorno prima di Pasqua. Questo l’obbligo, assieme ad altri, scattato con l’estensione fino al 18 aprile del lockdown in Germania: lockdown iniziato già a dicembre 2020. La decisione è stata presa nella notte tra il 22 e il 23 marzo dalla cancelliera Angela Merkel dopo una lunga riunione di più di 12 ore con i rappresentanti dei Lander. Tempo un giorno e la cancelliera ha dovuto correre ai ripari, scusarsi dell’errore e revocare la decisione di chiusura totale dei supermercati per quattro giorni. “È stato un errore, e gli errori vanno corretti in tempo, questo è ancora possibile correggerlo. Me ne assumo la responsabilità”: queste le parole – riporta lo Spiegel – della cancelliera Angela Merkel pronunciate all’inizio del vertice Stato-Regioni, con le quali annuncia l’annullamento del lockdown rafforzato per Pasqua. “Chiederò scusa al Paese”.

                      L’obiettivo del lockdown “duro” era quello di cercare di abbassare la curva dei contagi da coronavirus, che in Germania nelle ultime ore ha fatto registrare 250 morti e 7.485 casi secondo i dati del Robert Koch Institute, che sottolinea come negli ultimi sette giorni è stata registrata un’incidenza di casi pari a 108,1 ogni 100 mila abitanti a causa della sempre maggior diffusione delle varianti che sono più contagiose e quindi più letali. Per questo, la pressione sulle unità di terapia intensiva degli ospedali continua a crescere. “Non siamo riusciti a sconfiggere il virus. Non si arrende” ha dichiarato la cancelliera Merkel. Inoltre, anche in Germania la campagna vaccinale fa fatica a decollare: solo il 9% circa della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino e poco più del 4% ha ricevuto entrambe le dosi (in Italia, al 24 marzo, sono 9,45% i vaccinati con la prima dose e il 4, 40% ad aver avuto il ciclo completo, dati Lab24).

                      supermercati Germania

                      La cancelliera Angela Merkel

                      Il lockdown più duro dallo scoppio della pandemia in Germania non prevedeva però solo la chiusura dei supermercati per quattro giorni (provvedimento annullato) ma anche l’utilizzo della mascherina in auto quando si trasporta un passeggero non appartenente al nucleo familiare convivente (in Italia è già così), l’obbligo di effettuare test rapidi (offerti gratuitamente) dove non si riesce a rispettare il distanziamento e il divieto di assembramenti all’aperto. Inoltre, se l’incidenza dei contagi dovesse rimanere al di sopra dei 100 nuovi casi per 100 mila abitanti per più di tre giorni consecutivi,  entrerebbe in vigore il “freno di emergenza” che sospenderebbe il calendario delle aperture previsto dall’otto marzo scorso, come riporta il Corriere della Sera.

                      Le proteste infatti non si erano fatte attendere e, tra grida di protesta e auto in fiamme, Berlino era scesa in piazza: circa mille persone nei quartieri di Brandenburg e Prenzlauer Berg hanno protestato contro il terzo lockdown in Germania, da un lato esteso fino al 18 aprile e dall’altro per il provvedimento ancor più duro nei cinque giorni prossimi alla Pasqua, soprattutto per la chiusura dei supermercati per quattro giorni. “La cosa sconcertante è che la notizia è arrivata all’improvviso da un giorno all’altro. Siamo in molti a pensare che non abbia senso anche perché tutti convergeranno nei supermercati il sabato. La gente è stufa. Ci sentiamo presi in giro” afferma al Messaggero un lettore italo-tedesco che vive in Germania. E per giovedì era prevista una manifestazione ancora più importante. Allarme rientrato quindi: i supermercati e in generale i negozi di alimentari resteranno aperti. Chissà cosa succederebbe in Italia se il Governo decidesse di chiudere i supermercati per qualche giorno, visto gli assalti che ci sono stati in prossimità di ogni restrizione, in cui comunque i supermercati e negozi di alimentari sono sempre stati aperti e hanno sempre garantito il servizio.

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