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                      Assorted and mixed fruits on wooden background with copy space - Healthy food concept

                      Con Green Farm Innovation le filiere agroalimentari hanno un alleato in più: si tratta del programma di SG Marketing e SG Project, annunciato ufficialmente il 10 febbraio e che si propone di accompagnare il mondo dell’agroalimentare verso uno sviluppo e una competitività più sostenibili, seguendo la roadmap della Commissione Europea. Alla base quindi un gruppo di lavoro qualificato riunito in un comitato scientifico istituzionale che darà le linee guida e controllerà la coerenza dei progetti in relazione agli obiettivi di Farm to Fork, e che creerà progetti su misura per le singole filiere e affiancare le imprese nello sviluppo di processi produttivi green economicamente sostenibili

                      Dalla Redazione

                      Green Farm Innovation

                      Ha preso ufficialmente vita il 10 febbraio, con la conferenza stampa di presentazione, Green Farm Innovation, programma di SG Project – spin off di SG Marketing per la progettazione UE – che intende supportare le imprese e le filiere italiane agroalimentari nel cambiamento “green”. Sottesa al programma vi è l’importante sfida che attende tutti i player, quella del cambiamento volto a implementare l’evoluzione verde sospinta a gran forza dagli obiettivi della Commissione Europea, tra cui spicca certamente il 2050 come meta per l’impatto climatico zero.

                      Per orchestrare un cambiamento e un’innovazione fattive e adottare pratiche produttive compliant alle strategie europee, e contribuire realmente a un minor impatto ambientale, è necessario che tutte le filiere dell’agroalimentare italiana abbiano la possibilità di innovare i propri processi in modo coerente e focalizzato sugli obiettivi di cui sopra. Da qui l’importanza di Green Farm Innovation, che si farà carico, grazie a un gruppo di lavoro altamente qualificato riunito in un comitato scientifico istituzionale (che darà le linee guida e controllerà la coerenza dei progetti in relazione agli obiettivi di Farm to Fork), di creare progetti su misura per le singole filiere e affiancare le imprese nello sviluppo di processi produttivi green economicamente sostenibili.

                      Alla conferenza stampa hanno partecipato personalità di spicco del mondo della consulenza, delle imprese, della ricerca: Claudio Scalise, SG Marketing e SGPROJECT, che ha presentato gli obiettivi del progetto; Simona Caselli di AREFLH, che ha spiegato il ruolo di AREFLH (Assamblea europea delle regioni ortofrutticole) all’interno del programma Green Farm Innovation; Ersilia Di Tullio di Nomisma, che ha delineato lo scenario pandemico e la necessità di mettere in atto la trasformazione green e, infine, Angelo Frascarelli del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’università degli studi di Perugia, che ha spiegato come effettuare il passaggio verso una agricoltura sostenibile attraverso innovazione e tecnologia, per essere più performante in termini di volumi di produzione. Il Comitato scientifico istituzionale di Green Farm Innovation è composto da professionalità di valore: Simona Caselli, presidente di AREFLH; Ersilia di Tullio per Nomisma; Flaminia Ventura ed Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia e Raffaello Bernardi di SG Marketing.

                      Green Farm Innovation

                      “Il nostro settore agroalimentare, già molto avanzato a livello di standard qualitativi, merita – commenta Claudio Scalise, managing partner di SG Marketing e SG Project – di poter innovare i propri processi e di guardare in modo strategico al futuro: con Green Farm Innovation intendiamo fornire opportunità concrete per un vero rilancio sostenibile, non solo a livello di processi da implementare, ma anche a livello di accesso ai finanziamenti che saranno messi a disposizione dalla Commissione Europea”.

                      “Per ottenere un vero vantaggio competitivo – precisa Simona Caselli, presidente di AREFLH -, le nostre imprese dovranno essere protagoniste di questa strategia, conoscerla, anticiparla, cavalcarla valorizzando buone pratiche diffuse; e dovranno soprattutto investire fortemente in innovazione e sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva. A proposito di innovazione, AREFLH – l’assamblea europea delle regioni ortofrutticole – forte della propria esperienza e dell’ampia base associativa di regioni ed AOP in 10 Paesi europei, sarà un sicuro punto di riferimento per le aziende del settore”.

                      “Gli obiettivi di sostenibilità del Green deal – spiega Ersilia Di Tullio, senior project manager di Nomisma – definiscono la nuova frontiera 2030 per l’agroalimentare italiano, verso il quale le imprese agricole e alimentari italiane hanno già mosso alcuni significativi passi in avanti. Tuttavia la crisi pandemica ha rimescolato le carte, aggiunto complessità allo scenario ed accelerato alcuni trend. Oggi sono perciò richieste soluzioni innovative e una loro rapida implementazione”.

                      “In questa fase di evoluzione socio-economica, le imprese – commenta Angelo Frascarelli, professore dell’università di Perugia – e le filiere italiane necessitano di un contributo al cambiamento. La trasformazione in atto viene sia dalla politica che dal mercato. Dalla politica con le nuove strategie dell’Unione europea (Green Deal e Farm to Fork); dal mercato con i nuovi orientamenti del consumo dei prodotti alimentari: risparmio, comodità, ambientalismo, salutismo”.

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