L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      iFruit e Mercato Telematico Ortofrutticolo: Gigliotti Frutta scommette sul digitale

                      iFruit è il nuovo e-commerce (portale e app) dedicato esclusivamente all’ortofrutta: nasce all’interno del Centro Agroalimentare di Catanzaro, da dove ogni giorno gli ordini vengono consegnati entro 24 ore agli utenti di città e provincia. Ce ne parla l’ideatore Giorgio Gigliotti, giovane imprenditore che con gli studi universitari ha maturato il desiderio di portare innovazione e tecnologia nel settore ortofrutticolo. L’azienda di famiglia è insediata da quattro generazioni all’interno del mercato all’ingrosso di Catanzaro e ha scommesso di recente in un’altra innovazione: il Mercato Telematico Ortofrutticolo. “Un approccio non convenzionale, quello che abbiamo avuto nei confronti della digitalizzazione in ortofrutta – dichiara -: siamo partiti dall’utente finale, con il delivery, per arrivare al commerciante, con il marketplace”

                      di Carlotta Benini

                      iFruit

                      iFruit è il nuovo e-commerce dedicato esclusivamente a frutta e verdura

                      È un servizio locale di delivery di ortofrutta che ha alcune peculiarità rispetto ai maggiori competitor nazionali. Intanto la scelta selezionata dei prodotti – freschi e di stagione, per l’80 percento a chilometro zero – che ogni giorno partono dal Centro Agroalimentare di Catanzaro e vengono consegnati agli utenti di tutta la provincia. E poi l’offerta: oltre ai singoli prodotti, infatti, è possibile ordinare delle box di frutta e verdura che, a differenza di altri servizi, vengono composte direttamente dall’utente, a seconda delle sue preferenze. Si chiama iFruit ed è la scommessa della famiglia Gigliotti, oggi alla quarta generazione di imprenditori agricoli attivi nell’omonima società insediata al mercato all’ingrosso di Catanzaro.

                      Il progetto nasce circa tre anni fa da un’idea di Giorgio Gigliotti, giovane startupper che con gli studi universitari ha maturato il desiderio di portare innovazione e tecnologia nel settore ortofrutticolo, con un’ambizione: fornire un servizio a privati e aziende che punta tutto sulla qualità.

                      Gigliotti, quando nasce iFruit e come funziona il servizio?
                      iFruit è una piattaforma di e-commerce di frutta e verdura fresca che offre anche una selezione di prodotti esotici, frutta secca e legumi, spezie, tuberi e radici; il servizio è supportato dall’omonima applicazione fruibile da mobile. Consegniamo a Catanzaro e provincia con nostri mezzi refrigerati, garantendo il massimo controllo della catena del freddo. La consegna (a casa, ma anche in ufficio, ndr) è gratuita, per un acquisto minimo di 15 euro, e viene effettuata entro 24 ore, dal lunedì al venerdì.

                      Come si è sviluppato in questi anni il vostro business?
                      Dall’inizio dell’attività il numero di utenti di iFruit è cresciuto e gli ordini sono aumentati in modo positivo, tanto che oggi stiamo pensando di estendere il servizio anche fuori regione. Anche l’offerta merceologica sarà prossimamente arricchita, con proposte di quarta gamma.

                      Il lockdown e le attuali nuove restrizioni hanno inciso sull’aumento degli ordini?
                      Questo 2020 ha senz’altro “pesato” sulla crescita dell’attività. Durante il lockdown abbiamo toccato il mille percento di ordini in più, arrivando a registrare 3 mila ordini a settimana. Uso il termine “pesare” perché non siamo affatto contenti della motivazione che ci ha portato a queste cifre: siamo imprenditori, non speculatori. E siamo vicini alle persone e al territorio: nei mesi di chiusura abbiamo consegnato gratuitamente i nostri prodotti alle categorie più deboli e abbiamo supportato l’attività di diverse associazioni benefiche. Ora, come ho detto, stiamo progettando di estendere il servizio a un’altra regione, non per cavalcare l’onda, ma per sviluppare iFruit in maniera totalmente nuova. Non so se riusciremo a partire entro fine anno, dato il momento storico così complesso per tutti, ma contiamo di farlo al più presto. Nel frattempo, c’è un altro servizio nato in casa Gigliotti che sta prendendo piede con sviluppi interessanti.

                      Di cosa si tratta?
                      Si tratta del Mercato Telematico Ortofrutticolo, un marketplace – ovvero un mercato digitale – che dà l’opportunità ai produttori ortofrutticoli di tutto il Paese di commercializzare i propri prodotti in una rete di commercianti di 20 mila località italiane. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Gruppo DueG.

                      Come funziona esattamente il Mercato Telematico Ortofrutticolo?
                      Il produttore entra nella app in una determinata fascia oraria, inserisce la foto del prodotto e il prezzo richiesto e quel prodotto all’istante viene visualizzato dai potenziali clienti di 20 mila località italiane. Il cliente interessato, sia esso un buyer della Gdo o piuttosto un dettagliante, effettua quindi l’ordine ed entro 48 ore la merce viene consegnata a destinazione.

                       Quando partirà il servizio?
                      A breve. Lo abbiamo già testato in Calabria, dove da luglio stiamo lavorando con successo con un gruppo di 180 clienti del territorio. Un approccio non convenzionale, quello che abbiamo avuto nei confronti della digitalizzazione in ortofrutta: siamo partiti dall’utente finale, con il delivery, per arrivare al commerciante.

                      Un approccio che premia, quello che parte dal cliente finale?
                      Crediamo di sì. Inoltre con il progetto del Mercato Telematico Ortofrutticolo abbiamo come obiettivo quello di abbattere gli orari notturni dei mercati, tema caldo che molte associazioni combattono da anni, e poi di tutelare il made in Italy (si venderanno infatti solo prodotti dei nostri produttori). Terzo ma non ultimo, l’obiettivo è anche quello di dare la possibilità, a chi ha una rete commerciale limitata, di confrontarsi con il mercato nazionale, evitando speculazioni sui mercati e offrendo l’opportunità ai produttori di avere un controllo unico sui prezzi. L’auspicio è quello di arrivare ad avere all’interno del nostro network tutto il reparto ortofrutta.

                      Copyright: Fruitbook Magazine