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                      Il 2016 di Selex, 152 milioni di investimenti e 69 nuovi punti vendita

                      Il dg Tasca sulle pagine de La Stampa: “Noi cresciamo più della media di mercato: nel 2015 il fatturato è salito dell’11%, e abbiamo migliorato la quota. Abbiamo inoltre aperto più di 40 punti vendita, con 120 milioni di investimenti. Significa centinaia di nuovi posti lavoro”

                       

                      selex gruppoUn investimento di 152 milioni di euro previsto per il 2016 per aprire 69 nuovi punti vendita e ristrutturare 55 negozi. Ecco il piano per il prossimo anno di Selex, raccontato dal direttore generale Tasca sulle pagine de La Stampa. Il gruppo che opera in tutto il Paese attraverso decine di insegne – da Famila ad A&O, passando per Maxisconto, Dok e Emisfero- è pronto a superare i 10 miliardi di ricavi. Ripercorrendo il 2015 il dg ha ricordato l’ingresso di un nuovo socio, Il Gigante, soffermandosi sui numeri: “Noi cresciamo più della media di mercato: nel 2015 il fatturato è salito dell’11%, e abbiamo migliorato la quota. Abbiamo inoltre aperto più di 40 punti vendita, con 120 milioni di investimenti. Significa centinaia di nuovi posti lavoro”.

                       

                      “Del gruppo”, ha continuato, “fanno parte quindici imprese. Aziende italiane, gestite da famiglie che le hanno sviluppate negli anni, con una qualità commerciale e una solidità finanziaria abbastanza uniche sul panorama italiano. Imprese che hanno una gran voglia di continuare ad investire. Non c’è una sola proprietà con una sola testa, ma un insieme di imprenditori”. Alcuni marchi hanno un posizionamento più connotato da servizi e qualità come Famila, A&O, Alì, Il Gigante e Mercatò, altre puntano sulla competitività dei prezzi, come Dì Più e Mega: quello che è certo, ha detto Tasca, è che le performance migliori sono arrivate dai supermercati integrati, strutture tra i 1500 e i 2000 metri quadri, con una offerta molto completa. “Riescono ad esprimere tutti i servizi”, ha spiegato il dg, “a fianco allo scatolame ci sono banchi di gastronomia, macelleria e pescheria. Stiamo concentrando le nuove aperture prevalentemente su questi formati”.