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                      La campagna del prezioso agrume tipico di Reggio Calabria è iniziata il 29 settembre con tutti i migliori auspici. “Da quando sono stati scoperti i suoi benefici per la salute, c’è grande fermento nel settore del fresco”, rivela Ezio Pizzi, presidente del Consorzio di Tutela e di Unionberg, O.P. che con 1.600 ettari e 486 aziende rappresenta l’80% della produzione italiana di questo agrume. In 10 giorni di campagna la domanda è più che raddoppiata rispetto allo scorso anno, le previsioni sono di superare ampiamente la soglia dei 20 mila quintali commercializzati da qui a marzo. Il bergamotto fresco dei soci Unionberg è presente in tutte le principali insegne della grande distribuzione, nei punti vendita al dettaglio e anche nei mercati all’ingrosso. Il 10% del prodotto fresco va all’estero, con interessanti prospettive di sviluppo. “Stiamo stringendo accordi con un importante gruppo della Gdo inglese”, rivela Pizzi

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      In Essleunga abbiamo trovato il bergamotto di Unionberg commercializzato da Gallo, azienda ortofrutticola della Piana di Sibari (copyright: Fm)

                      È l’oro verde di Reggio Calabria. In senso metaforico, per le sue preziosissime proprietà salutistiche, ma anche in senso letterale. Rappresenta infatti un’opportunità di riscatto economico e sociale per una terra che, nonostante la crisi, il progressivo abbandono delle aree agricole e il sottosviluppo della zona reggina, ha reso questo agrume famoso in tutto il mondo. Stiamo parlando del bergamotto di Reggio Calabria, “il frutto della salute”, come sottolinea il claim del Consorzio di Tutela, che dal 2007 valorizza una filiera produttiva che va dal prodotto fresco – un superfood che solo negli ultimi anni ha fatto il suo debutto sulle tavole degli italiani – al ben più noto olio essenziale Dop, ingrediente principe dell’industria cosmetica e profumiera globale.

                       

                      Ezio Pizzi, presidente di Unionberg

                      La realtà di riferimento nella produzione di questo agrume è Unionberg, Organizzazione di Produttori che ad oggi associa 486 aziende agricole dislocate nella provincia di Reggio Calabria, che rappresentano l’80% della produzione nazionale di bergamotto. “La nostra realtà è destinata a crescere. – esordisce Ezio Pizzi, presidente del Consorzio di tutela di Unionberg – La superficie coltivata dai soci negli ultimi quattro anni è aumentata del 50%, raggiungendo gli attuali 1.600 ettari complessivi. Da quando sono stati scoperti i benefici del bergamotto nella dieta quotidiana, c’è grande fermento e fervore nel settore. Con la vendita per il consumo fresco recuperiamo il 40% in più delle entrate rispetto al prodotto per l’industria. Questo è una spinta per i produttori ad associarsi alla nostra O.P.”

                       

                      La campagna 2017/2018 è iniziata il 29 settembre e la commercializzazione del bergamotto fresco si protrarrà fino a marzo. “Da una ventina di giorni stiamo rifornendo i nostri canali distributivi. – spiega il presidente di Unionberg – Siamo presenti nelle principali insegne della grande distribuzione italiana, nei punti vendita al dettaglio e ora, grazie anche a un accordo con Fratelli Orsero, nei principali mercati all’ingrosso della Penisola”.

                       

                      Per questa nuova campagna Unionberg prevede di commercilaizzare oltre 20 mila quintali di bergamotto

                      Previsioni di inizio campagna? “La scorsa annata abbiamo commercializzato 10 mila quintali di prodotto fresco nei vari canali, quest’anno la domanda è più che raddoppiata, in 10 giorni di commercializzazione abbiamo già superato i 1.500 quintali. Con questi ritmi potremo tranquillamente superare la soglia dei 20 mila quintali”. Una parte del prodotto fresco è destinata anche ai mercati europei. Ad oggi la quota di export si aggira intorno al 10%, spiega Pizzi, con interessanti prospettive di sviluppo. “I buyer spagnoli che abbiamo incontrato all’ultima edizione di Fruit Attraction hanno mostrato grandissimo interesse. Inoltre stiamo stringendo un accordo con un importante retailer inglese”, rivela.

                       

                      Citrus è stata pioniera nella valorizzaizone di questo agrume

                      A fare da apripista per l’escalation del bergamotto in Gdo è stata l’azienda cesenate Citrus, che per prima ha creduto nelle potenzialità à di questo prezioso agrume, sposandolo anche con una causa benefica: parte del ricavato delle vendite dei bergamotti a marchio L’Orto Italiano, infatti, va a sostegno della Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca nel campo della nutrigenomica. “Siamo grati a Citrus per il lavoro svolto in questi anni e per la passione riversata sul progetto. – sottolinea Pizzi – Oggi questa azienda resta per noi un punto di riferimento, anche dal punto di vista commerciale: rispetto allo scorso anno, abbiamo raddoppiato i volumi”.

                       

                      Ma oggi altre aziende si stanno dedicando alla valorizzazione del prezioso agrume per il consumo fresco. In Esselunga ad esempio abbiamo trovato il bergamotto di Gallo, storica azienda della Piana di Sibari che da oltre 30 anni è una delle maggiori realtà calabresi per la coltivazione e lavorazione di agrumi. “Commercializzano il nostro bergamotto – spiega Elio Pizzi – in Esselunga e in altre catene. È disponibile in diversi formati, in retina e in padella da quattro frutti, monoprodotto oppure contenente due bergamotti e due clementine

                       

                      L’alta cucina, lo mette in pentola: da Cracco a Bottura, sono numerosi gli chef stellati che hanno fatto del bergamotto l’ingrediente segreto per piatti esclusivi. E per la salute questo agrume è una vera e propria miniera d’oro. Numerose ricerche scientifiche (dell’Università della Calabria, degli atenei di Parma, Messina, Roma Tor Vergata e Magna Grecia) hanno dimostrato infatti che il bergamotto è una vera e propria medicina per il cuore, capace di combattere il colesterolo cattivo. Ha infatti gli stessi effetti delle statine, i farmaci più usati nel trattamento dell’ipercolesterolemia, ma agisce in modo assolutamente naturale. “Non solo, recentemente si stanno scoprendo anche i suoi benefici contro l’iperglicemia, – sottolinea Pizzi – che ne fanno un superfood prezioso per la prevenzione del diabete, oltre che di numerose altre patologie”.

                       

                      Il Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria sta lavorando per ottenere la Dop anche sul prodotto fresco

                      Considerando anche il principale mercato di riferimento del bergamotto, che resta quello dell’industria cosmetica e profumiera (il 90% di questa è estera, e comprende maison di lusso come Luis Vuitton, Chanel e Dior), questo agrume oggi dà lavoro a 7mila persone nella provincia di Reggio Calabria. “Il debutto del frutto sulla tavola degli italiani potrebbe cambiare le sorti dell’area più povera d’Europa. – conclude il presidente di Unionberg – Se solo il consumo fosse di un chilo pro capite all’anno, dovremmo quintuplicare nostra produzione: ciò significherebbe creare 15-20 mila posti di lavoro in più. Un’azione economica, e sociale, che potrebbe rivoluzionare le sorti del nostro territorio”.

                       

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