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                      “Il cartone non è bello se non è riciclarello”: Elio e le Storie Tese per Comieco

                      Della raccolta differenziata se ne parla da tempo e di passi avanti ne sono stati fatti. Ma anche tra i più virtuosi alcuni dubbi possono rimanere così come alcuni comportamenti scorretti che inficiano la riciclabilità di uno dei materiali più riciclabili: la carta e il cartone. Ecco quindi che per evitare errori e incentivare il corretto smaltimento di carta e cartone la comunicazione viene in soccorso. Una comunicazione simpatica e ammaliante tanto da poter diventare un tormentone da più di 52 mila visualizzazioni su YouTube. Stiamo parlando di “Vecchio Cartone”: il simpatico video della canzone che Elio e le Storie Tese hanno creato per Comieco. L’obiettivo è appunto quello di insegnare le regole della corretta raccolta differenziata di carta e cartone grazie al linguaggio ironico e sopra le righe del “complessino” per eccellenza

                      Dalla Redazione

                      Il cartone non è bello se non è riciclarello” canta la band di Elio e le Storie Tese che ha registrato per Comieco “Vecchio Cartone”, un brano dedicato al corretto smaltimento e riciclo di packaging in cartone. Se questo ritornello di Elio e le Storie Tese diventerà un tormentone ascoltato e canticchiato, i valori della filiera entreranno con più facilità nel quotidiano dei consumatori. In effetti, da una ricerca di AstraRicerche, è emerso che il 74% degli intervistati considera il linguaggio artistico in generale adatto a veicolare temi legati all’educazione ambientale e, nello specifico, il 56% (principalmente giovani e millennials tra i 18 e 34 anni) pensa che una canzone possa influenzare i propri comportamenti nei confronti dell’ambiente. “Dati stimolanti e rassicuranti per noi – sottolinea Claudio Dall’Agata, direttore del Consorzio Bestack – che da due anni promuoviamo Spettacoli alla Frutta con i top brand dell’ortofrutta, soprattutto in relazione a ciò che abbiamo pianificato per il 2021”.

                      Inoltre, mai come con il Covid-19 in parallelo alla lotta alle plastiche monouso lanciata in sede comunitaria, il packaging è sempre più un argomento di opinione pubblica. In Italia, infatti, l’argomento è molto sentito tra i consumatori finali, consapevoli dell’importanza di packaging in carta e cartone in materia di sostenibilità ambientale. Nove italiani su 10 hanno fatto della raccolta differenziata di carta e cartone un’abitudine oramai quotidiana e in Italia si recuperano 9 imballaggi in carta e cartone su 10 prodotti. Siamo i più bravi in Europa tra tutti i materiali ma ci sono ancora margini di miglioramento nella qualità della raccolta.

                      Una canzone, quella di Elio e le Storie Tese per Comieco, che può diventare quasi un mantra quando ci troviamo a fare la raccolta differenziata. Infatti, dalla  recente indagine di AstraRicerche commissionata da Comieco è emerso che 4 italiani su 10 sono ancora confusi su cosa si può conferire (e cosa no) nella raccolta differenziata di carta e cartone; mentre il 45% degli italiani si dichiara ancora confuso su cosa si può conferire e cosa no per un riciclo di qualità. Numeri da tenere in considerazione, soprattutto con l’avvicinarsi delle festività natalizie con le quali entreranno nelle nostre case ancor più pacchi e pacchetti che dovranno essere poi smaltiti.

                      Gli Italiani, nel complesso, sono un popolo virtuoso: nel 2019 la raccolta differenziata di carta e cartone ha raggiunto i 3,5 milioni di tonnellate e l’81% degli imballaggi a base cellulosica è stato avviato a riciclocommenta Amelio Cecchini, presidente di Comieco -. I risultati dell’indagine di AstraRicerche confermano tuttavia che i margini di miglioramento sono ancora molto ampi soprattutto sul fronte della qualità di quanto si raccoglie. Inoltre, se da una parte è importante che nella carta non finiscano materiali estranei (ad esempio lo scontrino) dall’altra è altrettanto importante che tutti i materiali cellulosici riciclabili possano avere una seconda possibilità”.

                      “La comunicazione – spiega Claudio Dall’Agata -, si sa, richiede sintesi, semplificazione, messaggi chiari, ripetizione nel tempo e soldi. Non proprio una banalità se si parla di un qualcosa che non compriamo per scelta e senza marca, ma di cui dobbiamo elevare la percezione, come il packaging in carta e cartone. Allora il piano da scegliere deve essere un altro, come per esempio inserire l’informazione nel divertimento e parlare di battaglie sociali con leggerezza perché, si sa, le semplici nozioni annoiano e si dimenticano, mentre i sorrisi quanto meno si condividono”.

                      Ecco le nove regole base che traspaiono dalla canzone: ogni rifiuto al suo posto! Carta e cartone da riciclare vanno depositati all’interno degli appositi contenitori; si chiama “carta”, va bene? Non sempre! Materiali come la carta oleata, ad esempio, non vanno con la carta. Così come la carta da forno o la carta stagnola; il sacchetto in cui tengo la carta da buttare? Se è di plastica,non va con la carta; solo carta e cartone puliti. Gli imballaggi con residui di cibo, o sostanze chimiche/velenose, non vanno con carta e cartone; i fazzoletti di carta? Nemmeno loro vanno con la carta perché, anche se puliti, sono anti spappolo e difficili da trattare; diventa rompiscatole! Scatole e scatoloni vanno appiattiti e compressi per ridurne il volume; e gli scontrini? Non vanno gettati con la carta perché sono fatti con carte termiche che generano problemi nel riciclo; niente scotch! Tutti i pacchi o gli scatoloni vanno ripuliti da nastro adesivo o parti metalliche; dubbi sui cartoni per liquidi? Questi imballaggi si riciclano con la carta ma ogni comune ha la sua modalità di raccolta. Informati sul corretto conferimento nella tua zona.

                      cartone

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