Limoni argentini. Limoni turchi. Limoni del Nord Africa. Limoni spagnoli. Limoni italiani. Una cosa è certa, i limoni sono disponibili tutto l’anno ed è uno dei prodotti ortofrutticoli che fanno più volumi. Cercate limoni italiani disponibili tutto l’anno, senza trattamenti in superficie e ricchi di quei flavonoidi in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario? Da alcuni giorni li potete trovare nel canale grande distribuzione e in alcuni negozi specializzati di ortofrutta. Li potete riconoscere per il marchio Lumì e sono prodotti dall’unica azienda siciliana che può vantare 500 ettari in produzione in Sicilia, un centro di lavorazione e confezionamento a Roccalumera (ME), un centro di distribuzione e confezionamento ad Alfianello (BS) e un posteggio nel Mercato all’ingrosso di Brescia. È il Gruppo Villari. Non è abbastanza? C’è anche il sito Vivilimone.it e la collaborazione con Telethon. Perché l’impresa politically correct, oggi, in tempi di coronavirus ed economia in affanno, deve essere anche sociale

Dalla Redazione

Lumì, il limone siciliano del Gruppo Villari, nel vassoio 100% plastic free

Non sono molte le aziende oggi in Italia che possono essere considerate punti di riferimento fissi per la fornitura di limone siciliano. Senza dubbio tra queste c’è il Gruppo Villari. Un’azienda che non nasce ieri, dato che è alla terza generazione. Ci troviamo in provincia di Messina, a Roccalumera. Qui si trova il magazzino per la lavorazione e il confezionamento del limone, sia a produzione integrata che bio. Il limone viene da 100 ettari di proprietà e da 400 in gestione, 500 ettari in tutto, nella provincia di Siracusa, particolarmente vocata per questo agrume, come testimonia anche l’IGP ottenuta nel 2011. Il Gruppo Villari, attivo dal 1950, conta anche un magazzino per il confezionamento e la commercializzazione nel Nord Italia, ad Alfianello (BS), la Agro Fruit, per rispondere in modo tempestivo alle richieste della grande distribuzione del Nord Italia, e dal 2020 un posteggio al Mercato Ortofrutticolo di Brescia, la Centrale Agricola, per presidiare anche il canale tradizionale e la ristorazione, pesantemente penalizzata negli ultimi 12 mesi dal coronavirus.

In aggiunta a tutto ciò, per avere un rapporto più diretto con il consumatore finale e, allo stesso tempo, fare della cultura sul limone, il Gruppo Villari ha investito su un sito web di informazione, declinato anche su Facebook, Instagram e YouTube. Si chiama Vivilimone.it, il sapore della Sicilia, è online dal 2017 e si definisce come “un magazine nato per promuovere e tutelare il limone di Sicilia“. Per dare un dato, la pagina Facebook ha quasi 50 mila follower, niente male considerando che parliamo di un progetto di comunicazione b2c del settore ortofrutta. Parte integrante di questo progetto di valorizzazione è anche il nuovo brand Lumì, che è stato presentato nel corso di un evento che si è svolto venerdì 12 febbraio presso la Centrale Agricola, all’interno del Mercato all’ingrosso di Brescia. Il Gruppo Villari lo aveva mostrato in anteprima, assieme al brand Agrumì, alla fiera Fruit Logistica di Berlino del 2020, la più grande vetrina mondiale professionale per il settore ortofrutta, poche settimane prima che il mondo piombasse nell’era del coronavirus. Ne avevamo parlato in questo articolo.

Lumì, il limone siciliano del Gruppo Villari, nelle reti Sormapeel

Cosa rende speciale Lumì? Intanto l’origine, trattandosi esclusivamente di un limone prodotto in Sicilia. Poi c’è la disponibilità per 365 giorni l’anno. Inoltre è sano: non subisce trattamenti in superficie dopo la raccolta, quindi ha la buccia 100% edibile. Ancora è salutare, ancora più degli altri limoni: Lumì è infatti ottenuto grazie a precise tecniche agronomiche, di irrigazione, potatura e selezione rispettose dei frutti e dell’ambiente, iniziando dalla campagna e proseguendo all’interno dei processi di lavorazione. Il Gruppo Villari si avvale della collaborazione con l’Università di Messina in qualità di ente di ricerca e certificazione delle continue analisi qualitative, sensoriali e chimiche. La collaborazione con l’Università di Messina ha permesso di affinare le tecniche agronomiche e di certificare una maggiore presenza nei limoni Lumì di flavonoidi e in particolar modo di esperidina. I flavonoidi sono dei composti polifenolici con grandi proprietà antiossidanti in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario. Lumì rappresenta quindi l’anello di congiunzione tra la tradizione e l’innovazione.

Ciliegina sulla torta, è la collaborazione con la Fondazione Telethon. Perché in un periodo di emergenza sanitaria ed economia che arranca, l’impresa deve essere anche sociale. Acquistando il limone Lumì, parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Telethon per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche rare. Inoltre nelle confezioni c’è un QR code attraverso il quale, con il proprio smartphone, ognuno può fare la sua personale donazione a Fondazione Telethon. Anche il tema della sostenibilità, inoltre, non è stato trascurato dal Gruppo Villari: Lumì viene confezionato o in vassoio 100% cartoncino da 2 o 4 frutti, oppure in cassetta con i limoni con o senza foglia e la possibilità di mettere un “crowner” per dare più informazioni stimolando al tempo stesso l’attenzione dei consumatori, oppure ancora in reti Sormapeel 100% riciclabili e fascia “spellicolabile” con il 50% di plastica in meno rispetto a una rete tradizionale, soluzione adatta in particolare alla grande distribuzione, per la quale il Gruppo Villari ha pensato anche a un box pallet da posizionare in altri reparti come la pescheria o, perché no, le avancasse.

Lumì, il limone siciliano del Gruppo Villari, nelle cassette con “crowner” informativo

Copyright: Fruitbook Magazine