Dalla Redazione
Un “quick commerce fisico” – nel senso che i principali articoli della spesa giornaliera sono disponibili sotto casa o accanto all’ufficio, in ogni momento – di prodotti esclusivi e di qualità premium? È quello che sta per arrivare a Milano nei punti vendita Quotidiana, il format di Finedi che trasforma l’edicola in un moderno grocery store. Finedi Asset Management Società Benefit e Unes Maxi hanno infatti siglato un accordo per portare le referenze de Il Viaggiator Goloso nella rete di edicole Quotidiana, legando i due brand a una proposta di alta qualità e ad alto contenuto di servizio.
L’apertura del primo punto vendita brandizzato è prevista per il 16 maggio. Nelle edicole saranno presenti tutte le referenze alimentari, dai piatti pronti, alla pasta ripiena, dai vini allo scatolame: una selezione di referenze che rappresentano la spesa giornaliera media dei milanesi.
Fin dalla sua nascita, la possibilità di fare anche la spesa in edicola è stata la visione che ha guidato Finedi Asset Management per il salvataggio ed il rilancio di questi storici e imprescindibili asset del Paese, si legge in una nota dell’azienda ripresa da Askanews. Ora, grazie alla partnership con Il Viaggiator Goloso, brand top di gamma di Unes, il modello di business acquisisce un’offerta di prodotti qualitativa riconoscibile sul territorio.
Un’esperienza analoga e focalizzata sull’ortofrutta c’era già stata un anno fa, quando Finedi Asset Management, società attraverso cui il Gruppo MilanoCard detiene la proprietà delle edicole Quotidiana, aveva stretto una partnership con Fratelli Orsero (leggi qui).
“In meno di due anni dalla sua nascita, siamo riusciti a disegnare un concreto futuro per le edicole apportando capitali, competenze e visione – dichiara Edoardo Filippo Scarpellini, presidente delle edicole Quotidiana -. Prima l’alleanza con IGPDecaux, ora con ‘il Viaggiator Goloso’, passando anche per l’adesione di un investitore istituzionale. Il più grande investimento, finanziario e d’impresa, mai messo in atto per le edicole, patrimonio storico-strutturale del nostro Paese, è ora realtà”.
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