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                      In vendita in Italia il kiwi rosso prodotto in Cina, a 15 euro al chilo!

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                      Kiwi rosso cinese, la scatola da 2,5 kg aperta a metà (copy: Fm)

                      Chi lo avrebbe mai detto? Fino a ieri l’Italia esportava kiwi in Cina, oggi lo importa dalla Cina. O meglio, stanno succedendo entrambe le cose. Container che si incrociano nei mari. Esportiamo kiwi giallo, iniziamo a importare kiwi rosso, dato che da noi se ne produce ancora troppo poco. Del resto la Cina è il maggiore produttore mondiale di kiwi. E se i nostri produttori sono in ritardo sulle richieste di mercato, ci mette una pezza il commercio. Il kiwi rosso che abbiamo comprato da un fruttivendolo della provincia di Verona a 14,90 euro al chilo indica in etichetta l’importatore Peruzzo Sarl, origini siciliane ma basato in Francia, a Châteaurenard, tra Montpellier e Marsiglia. La varietà indicata in etichetta è Rossy, sviluppata dalla Sichuan Provincial Deyang Academy of Natural Resources Sciences

                      di Eugenio Felice

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                      Kiwi rosso dalla Cina, la scatola da 2,5 kg aperta a metà (copyright: Fm)

                      Chi lo avrebbe mai detto? Fino a qualche anno fa la Cina era una destinazione ambitissima per i produttori italiani di kiwi, unico frutto italiano che si può esportare in quel Paese assieme all’arancia, nel rispetto di rigidi protocolli fitosanitari. Negli ultimi due, tre anni però la situazione è cambiata: la Cina, che è anche storicamente il maggiore produttore mondiale di kiwi, ha elevato notevolmente la qualità dei propri frutti e per questo la richiesta di kiwi estero è andata via via scemando. Inoltre l’Italia, secondo produttore mondiale di kiwi, ha dei competitor sempre più agguerriti, in termini di qualità e prezzo, primo tra tutti la Grecia. È così che, in un mercato globale che si evolve, con la Cina sta iniziando un flusso in senso opposto: se ci sono container con kiwi giallo italiano sulle navi che vanno verso i porti cinesi, ci sono container con kiwi rosso cinese sulle navi che vengono verso i porti europei.

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                      Kiwi rossi dalla Cina, l’etichetta della scatola (copyright: Fm)

                      Una rondine non fa primavera, non si può quindi ad oggi prevedere un’invasione di kiwi cinesi nei mercati europei nel prossimo futuro. Anzi, crediamo che questo non succederà proprio. La presenza di kiwi rosso cinese in Europa va piuttosto letta come una risposta di importatori e commercianti alla curiosità dei consumatori finali per questo frutto sorprendente nell’aspetto e decisamente buono al palato. Ancora una volta il mondo produttivo arriva in ritardo rispetto alle richieste del mercato e il mondo del commercio sfrutta – giustamente a nostro parere – questa opportunità che si è presentata. Del resto i tempi della produzione sono piuttosto lunghi: ci vogliono cinque anni per una pianta di kiwi per entrare in piena produzione. E il kiwi rosso è estremamente delicato, oltre ad avere una bassa conservabilità. Quale varietà piantare poi delle tante oggi disponibili? Non c’è una risposta univoca.

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                      Kiwi rosso dalla Cina, la colorazione interna è eccezionale (copyright: Fm)

                      Veniamo al caso specifico. Abbiamo trovato il kiwi rosso cinese da un fruttivendolo della provincia di Verona. Pezzatura medio-piccola, buccia chiara, forma leggermente schiacciata, con la tipica rientranza sul fondo. Interno eccezionale. Prezzo del fruttivendolo decisamente impegnativo: 14,9 euro al chilo. Prezzo di acquisto a Veronamercato, il locale Mercato all’ingrosso, di 25,00 euro (Iva al 4% compresa) per la scatola da 2,5 chili. Tradotto vuol dire 10,00 euro al chilo. Il +50% del passaggio il fruttivendolo lo ha giustificato con i costi di gestione e con il potenziale invenduto che poi va buttato (è un kiwi piuttosto delicato). In etichetta sono indicati varietà Rossy, calibro 33, categoria I. Rossy è il nome commerciale di una varietà rossa – piantata anche in Italia – sviluppata dalla Sichuan Provincial Deyang Academy of Natural Resources Sciences. L’importatore è Peruzzo Sarl, origini siciliane ma basato in Francia, a Châteaurenard, tra Montpellier e Marsiglia.

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