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                      Insalate in busta, settore in crisi. Chiude la Novanatura di Casaleggio (No)

                      Novanatura-linea-insalate

                      Novanatura: una delle linee per le insalate

                      Il gruppo spagnolo GAC / Foodiverse ha chiuso la Novanatura di Casaleggio Novara (No), azienda specializzata nelle insalate in busta pronte al consumo e creme di verdure spalmabili, vendute a marchio Sun & Vegs o a marchio del distributore. Il 31 maggio 2022 è stato l’ultimo giorno di attività. Sono 20 in tutto i dipendenti che hanno perso il lavoro. La trattativa con i sindacati è durata circa un mese ma non si è riusciti a evitare la chiusura, dovuta alla crisi che sta attraversando il comparto delle insalate in busta pronte al consumo, non tanto in termini di fatturato quanto di redditività. GAC / Foodiverse aveva rilevato lo stabilimento di Casaleggio Novara da Florette Italia nel 2019

                      di Eugenio Felice

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                      Novanatura: una delle linee per le insalate

                      Ha chiuso il 31 maggio lo stabilimento per le insalate in busta pronte al consumo e le creme di verdure spalmabili di Casaleggio Novara (No), facente capo alla società Novanatura, costituita nel 2019 dopo la cessione da parte di Florette Italia al gruppo spagnolo GAC, che nel frattempo ha assunto la corporate indentity Foodiverse. Novanatura, uno dei tanti attori del cosiddetto settore della quarta e quinta gamma attivi in Italia, uno dei più piccoli, vendeva ad alcuni gruppi della grande distribuzione organizzata i propri prodotti sia con il marchio internazionale del gruppo – Sun & Vegs – che a marchio del distributore. Anche prodotti a elevato tasso di servizio come il guacamole all’avocado fresco. La chiusura ha comportato il licenziamento di 20 persone occupate nelle linee produttive (erano 22, ma due si sono già ricollocate). La trattativa con i sindacati per un possibile rilancio è durata poco più di un mese, ma senza esito positivo.

                      La quarta gamma versa in una situazione drammatica“, commenta un operatore del settore. “È vero, ha chiuso uno degli stabilimenti più piccoli in Italia, ma non è che i leader di mercato se la passino poi tanto meglio. Lavoriamo tutti in perdita, non siamo capaci di far alzare i listini ai gruppi della grande distribuzione, siamo schiacciati dalla loro forza commerciale. Lo documenta anche Nielsen, con prezzi medi per le insalate in busta pronte al consumo addirittura in flessione nei primi 4 mesi del 2022, a fronte di costi di produzione, in campagna e negli stabilimenti, che sono esplosi. Quello che incassiamo oggi basterebbe solo per pagare la parte industriale del processo, non la materia prima. I tender che fanno i grandi gruppi – a breve ci sarà quello di Selex GC – non aiutano a definire un prezzo equo. Non bisognerebbe mia scendere sotto i costi di produzione, come vorrebbe anche la recente legge contro le pratiche sleali, ma oggi è questo che sta succedendo”.

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