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                      Mario Gasbarrino (Unes): “L’errore della GDO è stato ghettizzare i discount”

                      Mario Gasbarrino Unes
                      Pubblichiamo un’interessante intervista a Mario Gasbarrino, amministratore delegato dei Supermercati Unes, realizzata da Market Knowledge. Il manager affrontai due principali problemi della distribuzione italiana: i formati e la frammentazione

                      Mario GasbarrinoIl formato super e quello iper non sono più rappresentativi per il cliente moderno e sembrano superati dal discount. E’ proprio così?

                      “ Certamente. La grande questione della distribuzione italiana riguarda il settore alimentare, che pare rimasto al concetto della “terza classe” del treno. In un mondo dove si tende a eliminare persino la differenza tra prima e seconda classe, il food è ancora al concetto di terza classe. Almeno così era considerato il settore discount fino al 2004. Il discount era relegato ai margini, alla classe meno abbiente. Poi c’è stata la rivoluzione. I clienti sono cambiati, è arrivata la crisi. Il discount ha iniziato a cambiare pelle, ad accostare i brand alle marche sconosciute, a fare una politica intelligente unendo alte prestazioni e prezzi bassi. La grande distribuzione non ha sempre saputo reagire in tempo e le conseguenze su molte catene si sono viste.”

                      Unes cosa ha fatto?

                      Noi ci siamo mossi subito, siamo passati al contrattacco e abbiamo dato vita a U2, un nuovo tipo di formato. E’ un supermercato moderno in cui abbiamo tolto il superfluo per far emergere le cose essenziali. Via raccolte punti, via volantini. Abbiamo puntato su qualità e convenienza. Abbiamo spinto i prodotti a marchio, che fanno risparmiare ai consumatori il 30-35% rispetto alle marche. Il nostro brand ci serve per far traffico, non per guadagnare. E poi siamo attenti al posizionamento e al pack: il primo deve essere ottimale, il marchio Unes deve essere riconoscibile tra glia altri; quanto al packaging, deve essere bello, accattivante. Se negli altri super la quota dei prodotti a marchio è pari al 17%, da noi si attesta intorno al 38%. Negli ultimi sei anni siamo cresciuti del 50% in un periodo in cui i consumi sono saliti solo dell’1%. Possiamo ritenerci soddisfatti.”

                      Nel Regno unito le tre catene top fanno il 50% del fatturato totale, in Italia solo il 30% e ce ne vogliono altre 30 – con oltre 250 sedi – per far un ulteriore 50%. Che ne pensa?

                      “Credo sia un problema. Parliamo con le carte alla mano. Solo nell’Area 1 Nielsen, Esselunga, Coop e Carrefour detengono quasi il 50% del fatturato. Per fare il resto devono unirsi altre 36 aziende, discount compresi. Non c’è confronto. L’unica soluzione è mettersi insieme. La grande distribuzione deve unire le forze, altrimenti molte piccole imprese sono destinate a sparire. Finora abbiamo ghettizzato i discount e questo si è ritorto contro di noi. Non è più possibile. L’iper negli ultimi sei anni è andato a perdere posizioni a vantaggio dei discount. Entro fine anno Lidl assumerà 1.500 persone e farà investimenti in Italia per 500 milioni di euro. Il formato avanza e rischia di fagocitarci. Ora è tempo di muoversi, tutti insieme.”

                      Mario Gasbarrino è Amministratore Delegato dei Supermercati Unes.
                      Il gruppo nasce nel 1967 grazie all’iniziativa di sette commercianti. Nel 2002 viene acquistato da Finiper. Nei suoi 46 anni di vita Unes si è sviluppata attraverso l’apertura di nuovi punti vendita sia in proprio, sia con terzi operatori in franchising.