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                      Kaki stufato, la proposta premium di Aop Luce. Luci e ombre sulla campagna

                      Il Kaki è una proposta di nicchia nel paniere di Aop Luce, azienda specializzata in diverse varietà ortofrutticole tipiche di Lazio e Campania. La stagione si è aperta a settembre con quello stufato, ovvero il kaki Comune sottoposto a un particolare processo di maturazione per perdere il suo carattere allappante, e con il kaki Vaniglia, varietà antichissima tipica del territorio campano. Nell’anno della pandemia e dei tagli della spesa, il mercato non ha premiato una proposta premium come il kaki stufato, mentre le cose sono andate meglio per il Vaniglia. Ora Aop Luce scommette sul kaki Rojo Brillante, che resterà sui banchi della Gdo fino a fine gennaio

                      di Carlotta Benini

                      kaki stufato Aop Luce

                      Il kaki stufato di Aop Luce, un dessert salutare da mangiare al cucchiaio

                      Kaki “stufato”, un dessert “da gustare al cucchiaio”, dolce ma salutare. Non si tratta di una proposta di quinta gamma – come il nome potrebbe suggerire ai non addetti ai lavori -, ma del trattamento a cui il kaki Comune viene sottoposto dopo la raccolta, per perdere quel sapore allappante che non lo rende edibile appena è colto dalla pianta. Il kaki stufato è una delle proposte autunnali esclusive di Aop Luce, sui banchi del supermercato da fine settembre fino a dicembre, insieme a un’altra varietà tipica campana: il kaki Vaniglia.

                      “I frutti del kaki Comune non sono consumabili subito dopo la raccolta, devono essere stufati, cioè ammezziti, un procedimento di maturazione in cella (o stufa, da qui il nome ndr) che consente di far perdere ai loti il contenuto di tannini che li rende astringenti”, ci spiega Serena Pittella, responsabile marketing e comunicazione dell’azienda con sede legale a Fondi (Latina) e sede amministrativa a Sessa Aurunca (Caserta) specializzata in diverse varietà ortofrutticole del territorio, tra cui la pregiata Melannurca Campana Igp. “Da questa maturazione – continua – segue una produzione di zuccheri che rende il frutto dolcissimo”. La polpa del kaki Comune stufato è molto morbida, quasi cremosa, e la buccia è di colore arancione tendente al rosso. Viene venduto necessariamente confezionato perché, date le sue caratteristiche (morbido ed estremamente delicato), non può essere commercializzato sfuso. “Noi lo confezioniamo in una vaschetta di plastica R-PET nera da quattro frutti, con coperchio trasparente, a cui da quest’anno abbiamo aggiunto una fascetta in cartoncino che evidenzia il fatto che il frutto si possa comodamente mangiare con il cucchiaino, come se fosse un dessert”, spiega la responsabile marketing di Aop Luce.

                      kaki Vaniglia Aop Luce

                      La “ragnatela” è un tratto distintivo del kaki Vaniglia di Aop Luce

                      Ha un packaging eco-friendly in cartone il kaki Vaniglia, una varietà antichissima tipica campana caratterizzata da frutti dalla buccia sottile di colore giallo-arancione e una polpa molto soda, croccante e dolce, dal sapore “vanigliato”, da cui prende appunto il nome. “Lo commercializziamo sia sfuso, sia in vassoietti da 4 frutti in cartoncino personalizzato, contenente anche un mini depliant informativo – spiega Pittella -. Questa varietà di kaki si può invece mangiare subito dopo la raccolta. Quando il frutto è maturo, il suo contenuto zuccherino può generare dei segni scuri sulla buccia che assomigliano ad una ragnatela: ciò non è assolutamente un difetto, ma un elemento distintivo del kaki Vaniglia”.

                      Con l’arrivo di dicembre si chiude la campagna del kaki Comune e Vaniglia di Aop Luce e si apre quella del Rojo Brillante, una cultivar di origine spagnola caratterizzata da un’epoca di raccolta commerciale e da una maturazione fisiologica tardiva. “I frutti, di dimensioni molto grandi, sono astringenti e non eduli alla raccolta; necessitano quindi del processo di detannizzazione, dopo il quale acquisiscono un sapore molto dolce, pur mantenendo la loro consistenza soda – conclude Serena Pittella -. Quando il frutto è maturo, la buccia è rossa e la polpa di colore arancio-rosso. La polpa è croccante e senza semi, a differenza del kaki Vaniglia. Date le sue dimensioni importanti e la consistenza soda, si presta bene alla commercializzazione come sfuso”.

                      I kaki di Aop Luce si possono trovare sui banchi delle principali insegne della grande distribuzione, da Nord a Sud. “La campagna del kaki Comune, che si chiude in questi giorni, non è stata entusiasmante – rivela Giacomo Galdiero, amministratore delegato di Aop Luce -. Il kaki di per sé è un prodotto ‘di nicchia’, quello stufato, poi, dati gli alti costi di lavorazione e di confezionamento, si colloca in una fascia premium. In un anno così complicato come questo, con la pandemia e il taglio della spesa nel carrello degli italiani, le vendite sono state più lente e difficili”.

                      Situazione migliore, invece, per il kaki Vaniglia, che – complice la tipicità di questa varietà, presente solo in territorio campano – si è collocato bene sul mercato e ha sofferto di meno la concorrenza del prodotto di altre aree vocate come l’Emilia Romagna.

                      Chiusa la campagna del kaki stufato e Vaniglia, ora ci si concentra sul Rojo Brillante, sui banchi da dicembre fino a fine gennaio. “Stiamo partendo in questi giorni – conclude Galdiero -. Gli auspici sono dei migliori, ma, visto l’andamento generale della campagna kaki 2020, la percezione è che la situazione sia complessa e imprevedibile. Difficile immaginare come potrà reagire il consumatore”.

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