di Eugenio Felice
Dopo la presentazione del progetto lo scorso maggio a Macfrut (leggi l’articolo), è stato svelato a Madrid, il 4 ottobre in occasione di Fruit Attraction, il nuovo brand Kikokà che identificherà nel mondo i kiwi di cui Rivoira Group ha la masterlicence globale. Un progetto ambizioso, con produzioni in entrambi gli Emisferi e disponibilità per dodici mesi l’anno, grazie all’elevata conservabilità che contraddistingue le varietà selezionate. Due per ora, ma ce ne sono altre sei in fase di test, di cui una a polpa arancione e gusto che richiama al mango. Parliamo di kiwi dalle caratteristiche top, per quanto riguarda la sostanza secca, il grado zuccherino, la succosità e l’aroma, che non potranno che conquistare il consumatore finale. Anche perché, come ha sottolineato il project manager Gerhard Dichgans durante la presentazione, i kiwi gialli sono un segmento in crescita costante a livello mondiale, grazie alla dolcezza e al valore salutistico. Tanto per dirne una, i kiwi contengono più vitamina C delle arance.
In più sono varietà di kiwi che fanno contenti i produttori, essendo incredibilmente produttive e resilienti a batteriosi e moria, due flagelli che hanno portato la produzione italiana dalle quasi 600 mila tonnellate del 2015 alle 311 mila tonnellate previste per il 2023. Un progetto ambizioso anche nei numeri: se in questa campagna saranno raccolti tra Grecia e Latina 450 tonnellate di prodotto, l’obiettivo è di arrivare a piantare 1.900 ettari in Europa, 500 ettari in Usa, 750 ettari in Cile, 200 ettari in Sudafrica e 50 ettari in Australia. Angelo Ferrara di Robilant – nel portafoglio clienti ci sono nomi importanti come Fiat, Campari, Barilla, Nike e Moncler – ha spiegato la genesi del brand Kikokà, un brand fresco e colorato che crea empatia ed entusiasma. “Ki” sta per kiwi, “ko” sta per cool, “kà” sta per candy, a richiamare la dolcezza tipica delle caramelle. I frutti saranno proposti sui banchi di vendita sempre pronti al consumo, quindi maturi al punto giusto, un key point fondamentale del progetto. Durante l’evento di Madrid sono state presentate anche tutte le confezioni.
Come ha sottolineato Marco Rivoira, ceo di Rivoira Group, “il grande punto di forza della nostra proposta è quello di avere due varietà di alta qualità e a più lunga conservazione, il che ci permette di coprire facilmente le vendite fino a metà maggio, come dimostrato dai primi lotti di prodotto raccolti ad ottobre 2022 e processati e commercializzati ad aprile 2023″. “Lo sviluppo commerciale è in piena attività – ha aggiunto – con 140 ettari piantati nel 2022, 220 ettari nel 2023 e altri 200 ettari previsti per il 2024. Ciò dimostra la grande fiducia che i nostri partner hanno riposto in questo progetto”. 1.500 ettari sono stati concessi in Europa a 12 aziende: Apo Scaligera (Zevio), Clementi (Laives), Innatis (Angers, Francia), Kiwi Uno (Verzuolo), Peviani (Siziano), Savajols (St.Rambert d’Albon, Francia), Surexport (Siviglia, Spagna), Zeus Kiwi (Katerini, Grecia), Zeoli Fruit (Cisterna di Latina). Anche OP Armonia (Battipaglia) si unisce al progetto con 50 ettari per la sola produzione biologica e altri 2 gruppi produttori con 50 ettari l’uno: Arta Gold (Arta, Grecia) e Agrihold (Valencia, Spagna).
Tra i prossimi step c’è la creazione del consorzio europeo, in cui i partner saranno azionisti pro quota sugli ettari autorizzati. Il consorzio sarà l’unico responsabile della commercializzazione del kiwi a polpa gialla marchiato KiKoKà a partire dal 2024.
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