di Eugenio Felice
Si è svolta il 3 marzo alla fiera Macfrut la presentazione del progetto Rivoira sul kiwi giallo. Un progetto nato nel 2008 con il programma di breeding dell’Università di Udine. “Come mai ci siamo innamorati di questo progetto?”, si è domandato Marco Rivoira durante la presentazione, affiancato da Gerhard Dichgans. “Perché i consumi di kiwi giallo sono in crescita. Perché i nostri kiwi gialli avranno un lungo periodo commerciale fino ad aprile / maggio. Perché sono varietà selezionate per essere resilienti alle problematiche di PSA e moria. Perché, infine, abbiamo altre 6-7 selezioni in fase avanzata di sperimentazione. Abbiamo acquisito nell’aprile 2022 da NKP la masterlicense in esclusiva mondiale, il progetto è ambizioso, abbiamo l’obiettivo di raggiungere 3.500 ettari piantati a livello globale entro il 2032, di cui 1.900 in Europa”.
Finora sono state brevettate due varietà, definite 076, la precoce, e 022, la medio tardiva. Per descrivere le caratteristiche di queste selezioni sono intervenuti Laura Zeoli di Zeoli Fruit (Latina) e Zisis Manossis di Zeus Kiwi (Grecia) che da alcuni anni le hanno in prova. Le piante sono molto produttive, con output medio di 400 quintali per ettaro, e sono resilienti a PSA e moria. I frutti hanno elevata sostanza secca, alto grado zuccherino, forma perfetta, polpa giallo brillante intenso e accattivante, calibro elevato. Anche le prove al palato hanno superato brillantemente i test. La selezione 076 è pronta al taglio già nei primi 15 giorni di settembre e, come la 022, può essere conservata senza problemi fino a maggio. “Tra le selezioni in fase di test – ha spiegato Laura Zeoli – abbiamo anche un kiwi dalla polpa arancione e dal gusto di mango, molto interessante”.
Gerhard Dichgans ha poi fatto una panoramica sul mercato mondiale del kiwi. Risulta evidente dalle statistiche come la produzione di kiwi verde in Europa e in Italia sia calata sensibilmente negli ultimi anni, a causa da una parte del crescente successo del kiwi giallo, dall’altra per la PSA e la moria che in diverse zone hanno reso difficile la coltivazione di questo frutto. “Il nostro progetto – ha dichiarato Dichgans – vuole dare proprio una risposta agronomica ai produttori, con delle selezioni resilienti e compatibili con un’agricoltura sostenibile. La missione è la stessa delle mele Samboa: every day of the year a wonderful piece of fruit. Tra i capisaldi del progetto c’è poi la gestione del network internazionale: i partner saranno dei soci a tutti gli effetti del consorzio che stiamo andando a costituire, il consorzio si presenterà con un’unica faccia sul mercato”.
All’evento di Rimini sono stati presentati anche i membri del network europeo. Per l’Italia ci sono Clementi, Apo Scaligera, OP Armonia, Zeoli Fruit, Peviani e Kiwi Uno / Gruppo Rivoira. OP Armonia si occuperà della produzione biologica su 50 ettari. Tra i partner europei ci sono Savajols (Francia), Innatis (Francia), Surexport (Spagna), Agrihold (Spagna), Zeus Kiwi (Grecia) e Arta Gold (Grecia). In tutto sono 1.500 gli ettari licenziati in Europa. In Nord America si punta a licenziare 500 ettari, in Cile 750 ettari, in Sudafrica 200 ettari, in Australia 50 ettari. La prima stagione commerciale? Inizierà il prossimo autunno / inverno con volumi stimati di 600 tonnellate, grazie ai 140 ettari già messi a dimora tra Italia e Grecia, mentre a Fruit Attraction a ottobre sarà svelato il brand globale che andrà ad identificare i frutti e la strategia di marketing.
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