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                      Kiwi, Italia flagellata dalla moria. La soluzione nel portinnesto: il caso Sav1

                      Kiwi-moria-Sav-1-Marco-Girelli-Bussolengo

                      Il produttore di kiwi di Bussolengo (VR) Marco Girelli

                      Mentre a Latina, maggiore areale nazionale per la produzione di kiwi, solo quest’anno si contano oltre 3.000 ettari falcidiati dalla moria, una malattia, se così si può chiamare, ancora inspiegabile per la scienza e ormai presente in tutta Italia, dal Veneto, dove nel 2012 face la sua prima apparizione, arrivano segnali promettenti. La soluzione è un portinnesto, il Sav1, che grazie alle sue caratteristiche riesce a superare il problema, in combinazione alle corrette pratiche agronomiche. Di origine neozelandese, è stato selezionato e testato da Ceradini Group, che per agevolare l’agricoltore lo propone già innestato sulla pianta di kiwi. Massimo Ceradini: “Il Sav1 ci ha dato prima la speranza prima, la certezza poi, di poter ricominciare con la produzione di kiwi, che ormai vedevamo esaurirsi”. Nel video che potete vedere cliccando nella finestra sotto è riportata la testimonianza del produttore Giorgio Girelli di Bussolengo (VR), di Massimo Ceradini e dell’agronomo Alessandro Terron. Sotto alla finestra video una serie di domande e risposte utili su Sav1

                      Dalla Redazione

                      Come si presenta l’apparato radicale di queste piante?
                      Il Sav1 ha un apparato radicale completamente diverso da quello del classico Hayward, le radici sono molto più forti e penetrano profondamente nel terreno andando ad esplorare strati che di solito non sono interessati dalle piante classiche. Proprio il suo aspetto fittonante gli conferisce quella tolleranza agli aspetti legati all’irrigazione.

                      È vero che Sav1 è meno vigoroso di Hayward?
                      La maggior parte delle prove che stiamo conducendo sono su kiwi giallo ma solamente per un discorso economico, nel senso che stiamo consigliando ai produttori di coltivare kiwi giallo in quanto lo riteniamo molto più redditizio del classico Hayward. Tra l’altro sembra che la pezzatura di quello innestato su Sav1 sia pure superiore. Abbiamo anche delle piante di Sav1 innestate con Hayward seppure in numero decisamente inferiore e per quel che possiamo vedere la vigoria è molto buona così come la pezzatura dei frutti.

                      Qual è il sensto di impianto consigliato?
                      In linea di massima non avendo esperienze decennali su piante in piena produzione ci piace l’idea di tutelarci prudenzialmente infittendo il sesto di impianto classico per non rischiare di avere pochi tralci di rinnovo in futuro. Oltre questo, come già accaduto, se qualche pianta dovesse soffrire la batteriosi / Psa è possibile tagliare e chiudere i buchi da subito senza perdite di reddito, tanto conti alla mano il costo delle piante si ripaga bene se c’è il raccolto pieno.

                      Quanto ci mettono ad andare in produzione?
                      Le piante vanno in produzione molto velocemente una volta che l’innesto è attecchito (problema che non si presenterà più con le nuove piante già innestate). Già alla seconda foglia si possono avere i primi frutti, alla terza un 50% del pieno raccolto.

                      Devo lavorare e/o far riposare la terra una volta estirpato?

                      Di certo male non farebbe, certo è che non entusiasma l’idea di perdere un anno di produzione se non è necessario. Sono state effettuate molte prove di piantumazione direttamente dopo l’estirpo, così come di rimpiazzi dentro ad alcuni impianti adulti e non si è visto alcun tipo di sofferenza/carenza.

                      Kiwi-moria-Sav-1-Marco-Girelli-Bussolengo

                      Il produttore di kiwi di Bussolengo (VR) Giorgio Girelli

                      Devo effettuare la baulatura per la messa a dimora delle piante?
                      La baulatura è una operazione idraulico agraria ormai considerata prassi comune per la realizzazione dei nuovi impianti di kiwi. La scelta del Sav1, nonostante la sua tolleranza agli eccessi idrici, prevede comunque di seguire tutti i consigli tecnici per lo sgrondo dell’acqua che ormai da anni vengono applicati anche su altre colture particolarmente su terreni pesanti.

                      Quanto tempo prima è necessario ordinare le piante?
                      La nostra tecnica di innesto e sviluppo delle piante richiede almeno 12 mesi di programmazione di anticipo. Per questo motivo chi prima ordina le piante ha la sicurezza di avere un prodotto cresciuto con le adeguate tempistiche con le migliori caratteristiche di calibro e sviluppo, astoni sicuri già innestati con le varietà richieste dal produttore.

                      Come faccio ad avere la sicurezza che il materiale del vivaio sia sano?
                      Il materiale vivaistico (compresi gli innesti) viene creato tramite micropropagazione e quindi in ambiente sterile. Le piante innestate vengono coltivate fuori suolo e quindi in substrato sterile. L’accrescimento avviene in serra e quindi a protezione dalla Psa. Proprio per questo motivo abbiamo la sicurezza che i nostri prodotti siano sicuri e sani.

                      Ho sentito dire che l’Hayward innestato su Sav1 perde fiori e non produce, è vero?
                      La prima pianta di Hayward innestata su Sav1 è tutt’ora in produzione e al momento non abbiamo notato differenze rispetto a quella che erano le “vecchie” piante in produzione di Hayward prima della
                      moria, ovviamente il tutto rapportato alle variabilità metereologiche e le corrette pratiche agronomiche dell’agricoltore.

                      Le piante sono garantite contro la moria?
                      Al momento, data la durata della sperimentazione troppo breve, non è ancora possibile parlare di “garanzia”. Tuttavia ad oggi i risultati sono eccellenti anche in areali che prima erano stati distrutti da questa grave criticità.

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