L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      La distribuzione moderna arranca: novembre chiude col segno negativo

                      Carrello spresa hp
                      Nella settimana dal 16 al 22 le vendite hanno fatto registrare il quinto calo consecutivo, benché la discesa sia rallentata allo 0,33%. A questo punto non è per nulla scontato che il 2015 si chiuda con un progresso

                       

                      Carrello spresa hpLa distribuzione moderna fatica ancora a rialzarsi. Nella settimana dal 16 al 22 le vendite hanno fatto registrare il quinto calo consecutivo, benché la discesa sia rallentata allo 0,33%. A questo punto non è per nulla scontato che il 2015 si chiuda con un progresso. Secondo i dati raccolti da Nielsen e riportati dalle pagine economiche di Repubblica, nei sette giorni in esame si è salvato solo il Nord-ovest che riesce così a dare la prima dimostrazione di forza da quando si è concluso l’Expo. Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria hanno guadagnato lo 0,51% e sono riusciti a consolidare il loro progresso dal 1 gennaio allo 0,49%.

                       

                      All’estremo opposto c’è invece il Sud che nella settimana ha lasciato sul terreno il 2,54%. Il rischio è che Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia chiudano anche il 2015 come peggiore macro-area fra le quattro in cui Nielsen ha suddiviso il territorio italiano. Il Nord-est, invece, si è ulteriormente avvicinato al Centro: nella settimana ha perso solo lo 0,26% e il bilancio da inizio anno è rimasto fermo a -0,28%. Il Centro ha perso lo 0,56% nei sette giorni in esame e dal 1 gennaio il rosso si è allargato allo 0,27%. Se questi trend dovessero rimanere inalterati, già a partire dalla prossima lettura Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia potrebbero superare Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna.