di Carlotta Benini
La frutta del futuro? Ha eccellenti caratteristiche organolettiche, è pensata per un consumatore dinamico e smart, sempre più esigente in fatto di novità e di gusto. Non è solo bella da vedere, deve stupire all’assaggio, regalando una gratificazione sensoriale a chi ha effettuato l’acquisto. E deve essere sostenibile, di origine sicura e tracciata, facile da consumare in ogni occasione e di un formato pratico che consenta di non sprecare nulla. Come soddisfare tutte queste richieste? Non con una singola varietà, bensì con un progetto multivarietale che si distingua sul mercato per la proposta assolutamente inedita e innovativa. È in caso delle mele snack del Nord Italia, un progetto incentrato sul gusto e sul formato che vede protagonisti tre partner di eccellenza: il gruppo cuneese Rivoira e i consorzi melicoli altoatesini VI.P e VOG.
“Il progetto è quasi pronto a entrare nella sua fase commerciale, dopo tre anni di sperimentazione – esordisce Marco Rivoira, titolare dell’omonimo gruppo frutticolo di Verzuolo (Cn) -. Avvieremo i primi impianti tra il 2021 e il 2022, per debuttare quindi sul mercato nel 2023 con i primi prodotti”. Mele snack significa mele di piccolo calibro, intorno ai 60 millimetri di diametro, con un peso medio di 80 grammi a frutto. Non frutti di seconda categoria, ma mele di primissima scelta, nate da una lunga selezione varietale portata avanti insieme a diversi breeder, per ottenere un prodotto dalle dimensioni standardizzate – ridotte rispetto a una mela tradizionale – e con una qualità omogenea e al top.
“Le mele di piccolo calibro che sono semplicemente una sottomisura del frutto tradizionale hanno caratteristiche mediocri – spiega Marco Rivoira -. Si tratta di frutti di secondo fiore o che non si sono sviluppati in modo normale, con un grado zuccherino basso. Il progetto varietale che stiamo sviluppando prevede invece di immettere sul mercato un nuovo segmento, quello delle mele snack, composto da molteplici varietà tutte molto dolci, molto croccanti e succose, pensate per soddisfare tutti i gusti, e di un formato pratico e anti spreco”. “Questa è la vera innovazione – prosegue Rivoira -: non si vende una semplice varietà di mela, ma un concetto di consumo, che racchiude in sè più valori. Salutismo, sostenibilità, convenience, gusto: è questo che vuole il consumatore del domani”.
Un assaggio di queste nuove mele snack lo abbiamo fatto a Fresh Retailer, l’evento di business e di networking organizzato dalla nostra testata che si è tenuto a Milano il 26 settembre scorso. Nello spazio espositivo di Rk Growers era infatti proposta in degustazione una mini mela a buccia gialla, dolcissima, con un livello di zuccheri che arriva fino a 15-16 gradi brix.
“Il progetto multivarietale che stiamo portando avanti insieme ai consorzi VOG e VI.P – conclude Rivoira – prevede lo sviluppo ogni anno di diverse tipologie di mela snack, di tutti i colori e per tutti i gusti. Solo quest’anno abbiamo selezionato 14 varietà, di cui quattro sono quelle che continueremo a sviluppare, compresa la mini mela gialla in assaggio a Fresh Retailer, che entrerà in commercio nel 2023”.
Il progetto è innovativo anche dal punto di vista della logistica, in quanto prevede una gestione più semplificata della catena del freddo. Le mele snack hanno grandi potenzialità per il settore del vending, sono adatte a essere proposte nelle scuole, nelle palestre, negli autogrill, come snack sano e salutare, in sostituzione di merendine e altri prodotti ipercalorici. Un prodotto che promette di conquistare tutti, anche e soprattutto i consumatori più piccoli.
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