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                      La Patata delle Marche arricchisce la linea Le regionali della Ruggiero

                      Continua il viaggio tra i sapori del Belpaese dell’azienda Antonio Ruggiero, che da più di 120 anni si dedica alla lavorazione di patate e cipolle di alta qualità, essendo presente con i propri stabilimenti nelle principali zone di produzione italiane come Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio e commercializzando il proprio prodotto sui mercati europei ed extra-europei.  Il focus è sui tuberi tipici regionali, a cui l’azienda ha dedicato una linea ad hoc, studiata per valorizzare i prodotti delle zone più vocate d’Italia per la pataticoltura. Sono sei le referenze della linea Le Regionali,  proposte in confezioni vertbag ricche di contenuti. L’ultima novità è la Patata delle Marche, inoltre il paniere sarà presto ampliato con nuove produzioni a indicazione geografica protetta

                       

                      Dalla Redazione

                       

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                      Alcune varietà delle regioni più vocate alla pataticoltura commercializzate dalla Ruggiero

                      La gamma di patate a marchio Le Regionali creata dall’Antonio Ruggiero SpA per valorizzare le tipicità regionali del Belpaese, si arricchisce di una nuova referenza: la Patata delle Marche. Coltivata secondo tradizione nelle rigogliose campagne che degradano verso il mare Adriatico, in terreni particolarmente ricchi e vocati alla pataticoltura, questa varietà è adatta a ogni tipo di preparazione.

                       

                      Ogni referenza dell’assortimento Le Regionali ha delle particolarità in termini di gusto e viene proposta in confezioni vertbag ricche di contenuti, assicurando al consumatore un prodotto tracciato, genuino e sicuro.L’intera linea ad oggi è composta da sei referenze, provenienti dai nuovi raccolti, che hanno dato buoni risultati sia in termini di rese che di qualità. “Partendo dal Nord Italia, abbiamo selezionato le migliori produzioni di patate regionali, collaborando con aziende agricole che controlliamo periodicamente e dando vita così a un progetto di valore che dura ormai da anni e che intendiamo portare avanti con la stessa energia”, sottolineano dall’azienda.

                       

                      Le altre varietà regionali sono la Patata Veneta ad esempio, garantita dal marchio regionale QV, coltivata con successo nei terreni alluvionali particolarmente ricchi e argillosi di questa regione. Ideale bollita, al forno, per zuppe e minestre. Poi c’è la Patata dell’Emilia Romagna: coltivata nella pianura Padana, areale ricco di sedimenti che le conferiscono la qualità che la caratterizza, è apprezzata e conosciuta per il suo sapore adatto alle preparazioni in padella, al forno e per delle ottime insalate. La Patata Toscana è coltivata in areali particolarmente vocati alla coltivazione di tuberi di qualità. Grazie alle proprietà organolettiche dei terreni in cui cresce, è ideale bollita, al forno, per zuppe e minestre.

                       

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                      La nuova varietà regionale marchigiana

                      Cresce invece a latitudini più elevate la Patata D’Abruzzo: coltivata in montagna, a circa 680 metri di altezza, nel bacino del Fucino, un tempo sistema lacustre, è una patata dalle proprietà organolettiche esclusive, conferitele dal terreno. È un prodotto ricercato da chi ama il gusto deciso e tradizionale delle eccellenze italiane. Ideale per zuppe e minestre, al forno e saltata in padella. La Patata del Lazio invece ha origini antiche: la sua produzione si è consolidata in un areale dove microclima favorevole e suolo contribuiscono a rendere questa varietà apprezzata in tutto lo Stivale, per il suo sapore unico. Ideale bollita, al forno, per zuppe e minestre.

                       

                      A confermare l’impegno del gruppo Ruggiero nella valorizzazione dei prodotti tipici italiani è inoltre la ricca selezione di referenze Igp che da oggi comprende anche la Patata del Fucino. Infine è pronta ad arricchire l’assortimento dei reparti ortofrutta la Patata dell’Alto Viterbese Igp, appena raccolta dalle fertili terre dell’alto Lazio. “E siamo solo all’inizio! – esclama il responsabile commerciale della Antonio Ruggiero – Infatti questa varietà sarà seguita da nuove produzioni a indicazione geografica protetta”.

                       

                      “Crediamo fortemente che la tipicità e l’eccellenza delle produzioni italiane sia un patrimonio da tutelare, – continua – al fine di creare valore non solo nel settore, ma anche in territori spesso sottovalutati che nascondono un mondo buono e ricco di tradizioni, colori e sapori, che il consumatore e noi tutti meritiamo di conoscere. In questi giorni difficili siamo vicini a tutti i nostri connazionali colpiti dal sisma e ci auguriamo che quelle terre abbiano presto la possibilità di rialzarsi e ripartire. Chissà, magari proprio dal settore agricolo. Noi, nel nostro piccolo, ci impegneremo a tenere alto il valore dei prodotti locali italiani”.

                       

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