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                      La spesa a Bologna ai tempi di Omicron… fortuna che c’è Amazon Fresh!

                      Ho inaugurato l’anno con il Covid, in isolamento con la mia famiglia dal giorno di Natale fino al 10 gennaio. In queste ferie a dir poco “alternative”, mi sono trovata con il frigorifero vuoto e la dispensa che piangeva, e nessuno a cui chiedere di portarci la spesa: vicini, amici e parenti, se non erano in quarantena come noi, erano in vacanza. Spesa online? Impossibile: Esselunga a Casa, servizio che utilizzo abitualmente (da digital shopper quale sono, non posso farne a meno) consegnava non prima di 5-6 giorni. I tempi di Easycoop erano ancora più dilatati. E così ho avuto l’illuminazione: proviamo con Amazon Fresh. Oggi – da pessimo esempio di consumatore quale sono, lo premetto – posso dire: per fortuna che esiste! Specie nella tempesta da Omicron, con un italiano su 10 chiuso in casa, senza nemmeno poter uscire per andare al supermercato

                      di Carlotta Benini

                      Amazon Fresh ©Fm

                      La mia prima spesa su Amazon Fresh (copyright: Fm)

                      Faccio subito un mea culpa. Sono un pessimo esempio di consumatore, non vado volentieri a fare la spesa al supermercato, ho poco tempo e poca voglia, ma soprattutto, da quando è scoppiata la pandemia, ogni tanto mi faccio prendere dalla psicosi da contatto umano, specie quando mi trovo in una corsia affollata, al chiuso. In generale, comunque, da quando vivo a Bologna ho scoperto i piaceri – e la comodità – di Esselunga a Casa, un servizio che ormai è diventato imprescindibile nelle abitudini di acquisto del mio nucleo famigliare. Facciamo una spesa a settimana, usufruendo in particolare della comodità della consegna sul pianerottolo per l’acqua, le bevande, i detersivi e tutti quegli articoli che pesano di più. Nel carrello virtuale metto di tutto, anche i prodotti freschi e freschissimi come frutta e verdura. Solo per carne e pesce preferisco andare in punto vendita, perché per esperienza trovo il prodotto migliore: ecco allora che, durante queste incursioni flash al supermercato, in cui entro ed esco alla velocità della luce dovendo acquistare solo pochi articoli, ne approfitto per mettere nel carrello anche alcune referenze di frutta e verdura che preferisco scegliere di persona.

                      Poi quattro anni fa ho scoperto EasyCoop, l’e-commerce di Coop arrivato a Bologna a fine 2017, che ho iniziato a testare da qualche tempo: senza entrare nel dettaglio, per la mia esperienza d’acquisto – limitata e assolutamente soggettiva, premetto – per alcuni aspetti l’ho trovato migliore. Mi piace di più l’assortimento di prodotti vegani e funzionali che offre EasyCoop (non sono vegana, ma amo i prodotti veggie, a cui guardo sempre con attenzione, anche perchè sono intollerante al lattosio), per molti articoli grocery preferisco i brand proposti da EasyCoop rispetto a quelli presenti sugli scaffali virtuali Esselunga, e la cosa vale anche per il reparto ortofrutta, dove trovo marchi, specie di quarta gamma, a cui sono fidelizzata e che in Esselunga a Casa non sono disponibili.

                      Una piccola nota anche sulle spese di consegna: quelle di EasyCoop oscillano dai 3,90 ai 7,90 euro, a seconda della fascia oraria, mentre per Esselunga sono fisse a 7,90 euro. Ma è la questione dei tempi di consegna a fare la differenza: Esselunga a Casa arriva a consegnare anche in giornata (se effettui l’ordine di prima mattina, a volte trovi uno slot libero la sera stessa), al più tardi il giorno dopo, EasyCoop, eccetto un breve periodo di tranquillità post pandemica in estate, quando i tempi si sono accorciati, consegna sempre 3-4 giorni dopo l’ordine.

                      Tutto questo prima dell’avvento di Omicron. Con l’arrivo della variante che ha scompaginato gli scenari mondiali creando un boom di positivi mai visto prima, il nostro Paese è ripiombato nell’incubo lockdown, con un italiano su 10 che attualmente è chiuso in casa in quarantena o isolamento. E questa volta senza poter nemmeno andare a fare la spesa.

                      È successo anche a me, che ho appena trascorso le vacanze di Natale più “alternative” della mia vita, chiusa in casa in isolamento insieme alla mia famiglia dal 25 dicembre al 10 gennaio, con il maledetto virus in circolo. Per fortuna i sintomi sono stati intensi ma brevi per me, assenti per il mio compagno e per mio figlio. Ecco allora che il quinto giorno di reclusione – con il frigorifero vuoto e la dispensa che piangeva, i vicini di casa in vacanza, gli amici pure o in quarantena, e i parenti chiusi come noi in casa, ma per fortuna senza sintomi – ho avuto l’illuminazione: proviamo con Amazon Fresh! Esselunga a Casa e Easycoop, infatti, non consegnavano prima di una settimana. Il delivery della spesa del colosso dell’e-commerce è sbarcato a Bologna a fine ottobre scorso (leggi qui): non lo avevo mai testato prima perché ero dubbiosa sulla qualità dei prodotti freschi, che hanno pochissimi fornitori, per l’ortofrutta solo Spreafico e Peviani e alcuni grandi brand come Melinda per le mele e Bonduelle e Zerbinati per la quarta gamma e i piatti pronti freschi.

                      Ma di necessità si fa virtù, come si dice. E così a inizio 2022 ho avuto la mia prima esperienza con Amazon Fresh… e con mia grande sorpresa, ne sono rimasta più che soddisfatta. Ho fatto una spesa completa, mettendo nel carrello, oltre al grocery, anche frutta e verdura, carne e latticini confezionati. Niente affettati perchè ci piacciono tagliati al banco, e questo è un servizio che solo Esselunga a Casa offre, così come la panetteria e la pasticceria: i prodotti preparati dal proprio forno, ce li ha solo l’e-commerce del gruppo della famiglia Caprotti. La mia priorità, in ogni caso, era quella di acquistare il necessario per sopravvivere a un’altra settimana di isolamento. E a tavola, sono stata soddisfatta! Frutta e verdura di qualità buona, prodotti freschi, non ho trovato nulla di ammaccato o deperito (cosa che invece mi è capitato di trovare con gli e-commerce dei competitor), un assortimento interessante per alcuni articoli e brand a cui sono fidelizzata, ma anche prezzi convenienti su alcuni prodotti che metto abitualmente nel carrello.

                      In generale, per quello che ho visto, i prezzi di Amazon Fresh sono in linea con quelli dei competitor, alcune referenze costano di più, altre hanno lo stesso prezzo o costano anche qualcosa di meno. Per un piccolo – e parziale – confronto, ho riportato sopra una tabella comparativa dei prezzi di alcuni articoli che acquisto abitualmente, basata sull’ultima spesa che ho fatto su Amazon Fresh, proprio ieri.

                      Già, perché una volta che lo provi, non ne puoi più fare a meno, specie se ti trovi ancora in mezzo alla tempesta Omicron. Ieri infatti, prima di fare la spesa online, ho controllato le disponibilità di consegna di tutti i servizi di delivery che utilizzo e Amazon Fresh è l’unico che consegna in tempi brevi. Acquisto effettuato il 18 gennaio, consegna oggi, 19 gennaio, dalle 18 alle 20. Va detto che non è nemmeno il quick-commerce che prometteva di essere al suo sbarco sotto le Due Torri, l’autunno scorso, quando garantiva la consegna in giornata, anche in una finestra di una o due ore. Ma, appunto, ci trovavamo ancora in una situazione sanitaria relativamente tranquilla. In queste settimane di gennaio, invece, anche i tempi di Esselunga a Casa si sono enormemente dilatati: dal 18 gennaio la prima consegna disponibile è il 24 gennaio, Easycoop addirittura slitta al 26 gennaio.

                      Un altro elemento gradito di Amazon Fresh è il packaging, che sposa la sostenibilità. La spesa arriva infatti confezionata in buste di carta, di varia dimensione, mentre quelle di Esselunga e di EasyCoop sono in plastica. Ma anche Esselunga a Casa da qualche giorno ha lanciato un’iniziativa green: “I nostri sacchetti – si legge in un messaggio in home page – sono prodotti con plastica riciclata per l’80%. Puoi restituirli con la spesa successiva. Saranno utilizzati nei nostri centri e riciclati a loro volta”. Touchè.

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