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                      L’Alco chiude tutti i punti vendita Despar e Alta Sfera. Conad interessata?

                      Il gruppo L’Alco di Rovato (Brescia) – che comprende L’Alco Spa, Alco Grandi Magazzini e Centri Commerciali Spa – ha chiuso, in via temporanea, tutti i punti vendita a marchio Altasfera, mentre i supermercati a marchio Despar ed Eurospar hanno abbassato la serranda lo scorso weekend. Da un lato i dipendenti si trovano in un contesto di sempre maggior incertezza e di carenza di comunicazioni, dall’altro il Gruppo chiede il concordato preventivo, che gli consentirebbe di sottrarsi al sequestro dei beni chiesto dai creditori. Che ne sarà quindi dei 44 punti vendita nel quale lavorano circa 700 dipendenti? Si seguono voci di interessamento da parte di Italmark e di Conad, che avrebbe puntato a una ventina di punti vendita, ma di certo non c’è ancora nulla

                      Dalla Redazione

                      Alco

                      Alco chiude temporaneamente tutti i punti vendita a marchio Altasfera (incluso Rovato) e i supermercati a marchio Despar ed Eurospar, che hanno abbassato la serranda lo scorso weekend. Dovrebbero riaprire il 1 giugno, riportano alcune testate locali. Fanno eccezione tre Interspar (Rovato, Chiari e Orzivecchi), per i quali la chiusura è rinviata, ma solo di qualche giorno. “Gli unici punti vendita che rimarranno aperti, presumibilmente fino a fine mese, sono i tre negozi della Gestione Centri Commerciali per lo smaltimento della merce presente, poi chiuderanno temporaneamente come gli altri”, hanno fatto sapere i sindacati Luca Di Natale (Filcams Cgil), Paolo Tempini (Fisascat Cisl) e Angelo Albanese (Uitucs Uil).

                      I dipendenti e i responsabili dei negozi si trovano così ora in un contesto di grande incertezza: la prospettiva di perdere il lavoro a cui si aggiunge la totale mancanza di comunicazione che ormai va avanti da tempo, nonostante le numerose richieste e sollecitazioni avanzate dai sindacati. Della vertenza, insieme ai sindacati, si stanno occupando anche la prefettura di Brescia e la Regione Lombardia per dare maggiori certezze agli addetti ancora in attesa di tre mesi di arretrati e della tredicesima di dicembre. Senza dimenticare che il 31 marzo scade la cassa integrazione Covid.

                      Di conseguenza, il prossimo passo per le organizzazioni sindacali sarà concordare un nuovo ammortizzatore sociale per i dipendenti. Sul tavolo c’era anche il tema delle presentazioni delle richieste di concordato preventivo in bianco per le tre società. “L’Alco Grandi Magazzini ha presentato la domanda di concordato il 9 marzo, mentre L’Alco spa ha depositato richiesta il 20 marzo – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – La Gestione Centri Commerciali Spa dovrebbe seguire la stessa sorte entro la fine di marzo”. Infatti, il concordato preventivo, se accettato dal tribunale fallimentare, consentirebbe alla catena di sottrarsi al sequestro dei beni chiesto dai creditori e apre, al contempo, un corridoio per un accordo di ristrutturazione del debito. Inoltre può consentire di gestire la cessione degli asset.

                      Per quanto riguarda le prospettive future e l’interesse di due realtà con marchio diffuso sul territorio nazionale che era emerso sempre nell’ultimo vertice in Prefettura, il gruppo ha evidenziato che “le trattative di cessione proseguono e potrebbero esserci dei risvolti nei prossimi giorni”. Le due realtà potrebbero essere da un lato la bresciana Italmark, dall’altro Conad, che avrebbe messo gli occhi su una ventina di punti vendita controllati da L’Alco Spa, come riportano alcune testate locali.

                      Non c’è nessuna certezza – ci tiene però a precisare Paolo Tempini, segretario generale della Fisascat Cisl di Brescia -. Italmark e Conad sono solo voci che finora si sono rivelate senza fondamento. Ci sarebbe un negoziato in corso con uno o più soggetti, ma non sappiamo nulla sulla loro identità. Le uniche cose certe sono che le aziende andranno in concordato, anche per sottrarsi alle azioni giudiziarie dei creditori, e i lavoratori vanno in cassa integrazione. Dopo Pasqua avremo un altro tavolo in prefettura, a Brescia, per fare il punto della situazione”.

                      Che ne sarà quindi della catena lombarda che fa capo alla famiglia Conter (con il 60% dei punti vendita solo nel bresciano) che impiega 700 addetti in 44 tra supermercati e cash & carry a marchio Despar, Eurospar, Interspar e Alta Sfera? Probabilmente verrà divisa, ma ad oggi ancora non si hanno dati certi.

                      L’Alco di Rovato (Brescia) comprende L’Alco Spa, Alco Grandi Magazzini e Centri Commerciali Spa. L’Alco gestisce 44 punti vendita a marchio Despar, Eurospar, Interspar e il cash & carry Alta Sfera in Lombardia. La crisi di liquidità del gruppo L’Alco ha ricadute non solo sui dipendenti, ma anche nel credito dei fornitori (ne abbiamo parlato qui). Nel 2019 L’Alco Grandi Magazzini Spa dichiara ricavi per 161,3 milioni e una perdita di 10,4 milioni. Mentre L’Alco Spa ha registrato un fatturato di 59,6 milioni e una perdita netta di 35,7 milioni.

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