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                      Lombardia, crisi nera per L’Alco e oltre 40 supermercati Despar e Alta Sfera

                      Si aggrava la crisi del gruppo L’Alco di Rovato (Brescia) che comprende L’Alco Spa, Alco Grandi Magazzini e Centri Commerciali Spa. L’Alco gestisce 44 punti vendita a marchio Despar, Eurospar, Interspar e il cash & carry Alta Sfera in Lombardia. La crisi di liquidità del gruppo L’Alco ha ricadute non solo sui dipendenti (sono circa 750 i lavoratori che ancora non hanno ricevuto lo stipendio di dicembre) ma anche nel credito dei fornitori. La trattativa per la cessione della catena rimane in alto mare, anche a causa del nodo degli esuberi del personale. Così, dopo il vertice del 4 febbraio in Regione Lombardia con i sindacati è stato indetto uno sciopero il 27 febbraio, ma ad oggi di passi avanti ancora non se ne vedono

                      Dalla Redazione

                      L'Alco

                      Dalla pagina Facebook di Filcams CGIL Lombardia

                      La grave crisi di L’Alco, la società di Rovato controllata dalla famiglia Conter, che gestisce i marchi Despar, Eurospar, Interspar e Alta Sfera cash & carry in Lombardia e che possiede una ventina di punti vendita solo nel bresciano, rischia di causare forti contraccolpi per i lavoratori delle insegne: sono circa 750 i dipendenti che ad oggi ancora non hanno ricevuto lo stipendio di dicembre così come parte della tredicesima e della quattordicesima. A ciò si aggiungono i circa 250 lavoratori in esubero che in caso di vendita non sembrano avere certezze.

                      Prima dell’incontro con i sindacati in Regione Lombardia, il 4 febbraio, c’era stata una proposta da parte della proprietà – nell’ambito del piano di cessione e rilancio delle attività – di riduzione degli addetti di 250 unità su 750 con un incentivo di 7 mila euro per ogni uscita volontaria incentivata. Ma il sindacato – riporta BresciaOggi – si è opposto ritenendola “irricevibile sia per il numero di esuberi sia per il valore del bonus”. Nei mesi precedenti, inoltre, è stata annunciata la chiusura di 11 punti vendita definiti poco produttivi e il ricollocamento di una parte del personale nelle altre strutture (circa un centinaio di dipendenti ha optato per il licenziamento ma sarebbero ancora in attesa del pagamento del Tfr).

                      Ad aggravare la situazione, lamentano i sindacati, anche la mancanza di comunicazioni o informazioni in merito allo stato di avanzamento delle trattative di cessione, sul pagamento degli stipendi e sulle retribuzioni arretrate. Per questo: “Dopo aver lasciato centinaia di famiglie senza retribuzione e aver assicurato trattative per il passaggio di proprietà – si legge in un comunicato dei sindacati – i dirigenti del Gruppo sono letteralmente spariti nel nulla. Da qui la decisione delle organizzazioni sindacali di proclamare uno sciopero per l’intera giornata di sabato 27 febbraio”.

                      E così è stato. I lavoratori del gruppo L’Alco, aderenti a Cgil, Cisl e Uil, hanno scioperato il 27 febbraio per rompere il “preoccupante silenzio sulla vertenza dei 750 lavoratori del Gruppo L’Alco a cui fanno riferimento i punti vendita Despar, Eurospar, Interspar e Cash&Carry Alta Sfera”. Uno sciopero senza presidi – riportano le testate locali – visto il dilagare della pandemia nella regione e l’istituzione della zona “arancio rinforzata” in tutta Brescia e provincia. Ancora bisogna capire quali saranno gli sviluppi dopo questo sciopero.

                      Bisogna tenere a mente, infine che quando si parla di Alco si fa riferimento a tre diverse società: L’Alco Spa, L’Alco Grandi Magazzini Spa e la Gestione Centri Commerciali Spa, per un totale di oltre 40 punti vendita a marchio Despar, Interspar ed Eurospar in Lombardia. Di questi, più di 20 sono in territorio bresciano e il 60% dei lavoratori del gruppo gravita sul territorio bresciano.

                      La crisi di liquidità del gruppo, acuita anche dalla crisi causata dal Covid-19, soprattutto per il canale cash&carry Alta Sfera che serve principalmente l’horeca, non colpisce solo i lavoratori ma anche i fornitori: da oltre un anno, periodicamente, c’è carenza di merce esposta sugli scaffali. Nel 2019 L’Alco Grandi Magazzini Spa dichiara ricavi per 161,3 milioni e una perdita di 10,4 milioni. Mentre L’Alco Spa ha registrato un fatturato di 59,6 milioni e una perdita netta di 35,7 milioni.

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