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                      L’inflazione sfiora il 12% e il carrello impenna: + 384 euro a famiglia da gennaio

                      Woman pushing a cart and checking a grocery receipt, grocery shopping and expenses concept

                      A ottobre, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione arriva all’11,9% e i prezzi dei beni alimentari subiscono una nuova fiammata, passando da +11,4% di settembre a +13,1%, con effetti drammatici sul portafoglio delle famiglie, ma anche sui bilanci delle imprese agricole. Secondo Cia da inizio anno gli italiani hanno speso 9,7 miliardi in più per il carrello della spesa alimentare, con un rincaro di 384 euro a famiglia. E intanto si allarga la forbice produzione/consumo, con prezzi che aumentano da 3 a 5 volte dal campo alla tavola

                      Dalla Redazione

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                      Non si arresta la corsa dell’inflazione, che continua a collezionare record storici, in senso negativo. Secondo le stime preliminari dell’Istat a ottobre 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua (da +8,9% del mese precedente). Ad alimentare la nuova fiammata di ottobre sono per lo più i beni energetici, spiega l’Istat, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati, ma anche il carrello della spesa continua a lievitare, in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici.

                      I prezzi dei beni alimentari passano infatti da +11,4% di settembre a +13,1% di ottobre, questo vale sia per i lavorati (che passano da +11,4% a +13,4%) che per i non lavorati (da +11,0% a +12,9%). “È necessario risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0%) per trovare una crescita dei prezzi del carrello della spesa, su base annua, superiore a quella di ottobre 2022” sottolinea L’Istat.

                      Mentre il dato storico dell’inflazione generale vede in marzo 1984 l’annata simile in quanto a tendenziale dell’indice generale NIC pari a +11,9%.

                      Il nuovo balzo dell’inflazione, che su base annua sfiora i 12 punti percentuali, avrà ulteriori effetti drammatici sul portafoglio delle famiglie e sui bilanci delle imprese agricole. A dare l’allarme è Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui – in base ai dati elaborati dal suo Centro studi e riferibili ai prezzi al consumo dei beni alimentari – calcolando gli incrementi fatti registrare mensilmente nel 2022 si desume una spesa media di + 384 euro per ogni famiglia da gennaio. “Da inizio anno, dunque, gli italiani hanno speso 9,7 miliardi in più per il carrello della spesa alimentare”, denuncia l’associazione.

                      In base agli ultimi dati comunicati dall’Istat, se si concentra l’attenzione sui beni non lavorati – ovvero i prodotti agricoli – nel mese di ottobre si segnala l’accelerazione dei prezzi dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +16,7% a +25,1%; +8,2% su base mensile), mentre rallentano quelli della frutta fresca o refrigerata (da +7,9% a +6,5%; +0,7% rispetto a settembre)”.

                      In questo contesto negativo, infine, “è anche allarme deflazione per gli agricoltori, che si vedono riconosciuti prezzi troppo bassi rispetto ai forti aumenti dei costi di produzione”, conclude nella sua nota Cia. “La forbice dei prezzi produzione/consumo segna aumenti da 3 a 5 volte dal campo alla tavola – commenta dal canto suo Coldiretti – e gli italiani sono costretti a tagliare gli acquisti, mentre le aziende agricole non riescono neanche a coprire i costi”.

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