L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      L’ortofrutta biologica Brio conquista la grande distribuzione italiana

                      brio
                      Nel primo semestre 2015 ha registrato un vero boom con un incremento del 33% in valore. Su livelli soddisfacenti le liquidazioni delle produzioni commercializzate nella campagna 2014/2015, in particolare kiwi e pere. Il direttore commerciale Fusato: “Un risultato straordinario ottenuto anche grazie all’inserimento nelle principali catene della Gdo della linea di ortofrutta fresca bio a marchio Alce Nero, storica azienda italiana fondata nel 1979 di cui Brio è socia dal 2011”

                       

                      brioIl biologico non sente la crisi e i consumi mostrano un aumento costante anche negli ultimi anni, caratterizzati dalla recessione economica, come dimostra la recente indagine Nielsen secondo la quale nel 2014 i clienti abituali di questi prodotti sono cresciuti del 14,8%, raggiungendo quota 3,2 milioni. In linea con questo trend generale, sono decisamente positivi i risultati ottenuti da Brio, leader in Italia e all’estero nella commercializzazione di prodotti alimentari bio. Nel primo semestre 2015 (dal 1° gennaio al 30 giugno), l’azienda di Campagnola di Zevio (Vr), ha visto infatti aumentare del 6,6% il fatturato legato alla vendita di ortofrutta fresca, che rappresenta circa il 90% dell’intera gamma.

                       

                      “Particolarmente brillante – sottolinea Tom Fusato, direttore commerciale Brio – l’andamento nella Grande Distribuzione Organizzata italiana, dove si è registrato un vero e proprio boom per la nostra produzione ortofrutticola, che ha messo a segno un incremento del 33% in valore rispetto allo stesso periodo del 2014”. “Un risultato assolutamente straordinario – prosegue Fusato – ottenuto anche grazie all’inserimento nelle principali catene della Gdo della linea di ortofrutta fresca bio a marchio Alce Nero, storica azienda italiana fondata nel 1979 di cui Brio è socia dal 2011”. “Questo progetto – aggiunge Fusato – ha consentito di aumentare l’incidenza della produzione biologica nel reparto ortofrutta di supermercati e ipermercati e parallelamente ha permesso di fidelizzare ulteriormente i consumatori, sempre più ‘conquistati’ dai prodotti Brio ‘firmati’ Alce Nero, che vedono crescere progressivamente la loro quota di mercato”. “Si tratta di un fenomeno decisamente positivo – dichiara il direttore commerciale Brio – che intendiamo rafforzare affinché il consumo di ortofrutta bio possa toccare anche in Italia gli elevati livelli raggiunti in altri paesi europei come Francia, Germania ed Inghilterra”.

                       

                      Il buon andamento ottenuto sul mercato garantisce una buona redditività ai produttori associati che, infatti, possono contare su liquidazioni decisamente soddisfacenti per le produzioni biologiche commercializzate nella campagna 2014/2015. “Particolarmente interessanti – rileva Fusato – i risultati del kiwi, con una media di 94 centesimi al chilo per i frutti di calibro 65+, e delle pere con una media di oltre 1 euro per le Abate 65+, di 98 centesimi per le Conference, 93 centesimi per le Kaiser e 76 centesimi per le Williams. Su livelli buoni anche le liquidazioni di cachi, albicocche, fragole e insalate, discreti per mele, pesche, nettarine, pomodori, zucchine e cetrioli”. Passando dalla capofila Brio alle controllate del Gruppo, in questo primo periodo del 2015 si è registrato un incremento del 2% del fatturato per Biologica 2006 di Pomezia (Roma), specializzata nelle forniture del settore ristorazione nell’Italia centrale, e del 18% per Brio France Sas di Valence, che rifornisce la GD francese.

                       

                      “Per quanto riguarda i nuovi progetti di Brio – sottolinea il direttore commerciale – siamo particolarmente soddisfatti delle performances dell’avocado biologico ‘Cremoso’ della varietà Hass commercializzato a marchio Alce Nero, che registra un incremento esponenziale del fatturato e dei volumi, cresciuti del 200% circa negli ultimi mesi. Un risultato decisamente brillante anche se le quantità commercializzate sono ancora abbastanza limitate e paragonabili a quelle di un prodotto di nicchia. Ma siamo convinti che i volumi collocati sul mercato italiano potranno crescere ulteriormente nel prossimo futuro dal momento che questo avocado Hass biologico presenta un’elevata qualità organolettica e si sposa perfettamente con la dieta mediterranea”.