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                      Maccarese Spa, la famiglia Benetton pianta 80 ettari di mandorle nel Lazio

                      Investire nelle mandorle in Italia? Ci ha creduto la controllata dai Benetton Maccarese Spa. L’azienda agricola si estende per 3.200 ettari circa nella campagna di Fiumicino ed è tra le aziende agricole più innovative del nostro Paese. Le mandorle sono una coltura che negli anni è andata in disuso, tanto che ora l’Italia importa circa 30 mila tonnellate di mandorle sgusciate perché non riesce a coprirne il fabbisogno nazionale. A cavallo tra le due guerre però, il Belpaese era il maggior produttore mondiale di mandorle. Ecco quindi la scelta della Maccarese Spa di investire in questo frutto in guscio, piantumando 80 ettari di mandorle: tra due anni vedrà entrare in produzione i primi impianti. L’investimento è supportato da un’attenta analisi di fattibilità. Tra le altre cose, questo frutto in guscio è molto ricercato dai consumatori, sempre più attenti a una sana alimentazione

                      Dalla Redazione

                      maccarese

                      Non solo abbigliamento, autostrade e telecomunicazioni. La famiglia Benetton investe da tempo anche in agricoltura: dalla Compania de Tierras Sud Argentino che con i suoi 941 mila ettari di terreno e oltre 280 mila capi di bestiame fanno dei Benetton i più grandi proprietari terrieri della Patagonia, all’italiana Agricola Maccarese, una delle più grandi aziende agricole in Italia con i suoi 3.600 capi di bestiame, che la rendono la maggior produttrice di latte in Italia grazie ai 15 milioni di litri prodotti all’anno. Tutto ha inizio quando, alla fine degli anni Novanta, Edizione holding, società della famiglia Benetton, rileva dall’ente statale IRI per 93 miliardi di vecchie lire la Maccarese Spa, azienda agricola dalla storia secolare che si estende per 3.200 ettari circa sul litorale romano a Fiumicino. Da allora la gestione dell’azienda diventa più “imprenditoriale”: abbandona alcune colture, soprattutto orticole, a favore di altre più redditizie e applica tecniche avanzate di agricoltura.

                      Dopo un’attenta analisi di fattibilità e un piano di sviluppo più che decennale, la controllata dai Benetton Maccarese Spa, che vede Andrea Benetton presidente, ha deciso di investire in una coltura ad oggi inusuale ma sempre più ricercata: quella delle mandorle. Come spiega l’amministratore delegato Claudio Destro a TG2 Weekend: “L’Italia, a cavallo tra le due guerre, era il maggior produttore mondiale di mandorle” poi le colture sono andate scemando e ora la produzione italiana non basta per soddisfare il fabbisogno nazionale, che necessita di circa 40 mila ettari di mandorleto. Secondo i dati Fao le mandorle sgusciate importate in Italia sono circa 30 mila tonnellate e il 96% dell’export di mandorle proviene dalla California. Il mandorlo può quindi rappresentare un’opzione redditizia per l’Italia, a patto però di essere considerata come una coltura superintensiva e altamente specializzata, in modo tale da garantire una produzione di qualità e di un certo numero.

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                      Di conseguenza, la Maccarese Spa ha piantumato 80 ettari di mandorle, destinati ad aumentare nei prossimi anni. Fra due anni i primi impianti entreranno in produzione. “Diventeremo così il primo player della mandorla in Italia. In futuro vorremmo poi creare la filiera della mandorla di Roma” chiosa l’ad. Le ragioni dell’investimento, che prevede anche la lavorazione delle mandorle e l’ampliamento ad altre colture di frutta in guscio, sono così state supportate da un approfondito piano di ricerca, al fine di attestare le stime di crescita del mercato nazionale dei frutti a guscio: mercato che sta subendo negli ultimi anni una crescita e che vede un rapporto molto sbilanciato in fatto di import, a causa anche di una crescita della domanda – sia da parte dell’industria di trasformazione sia da parte dei consumatori finali – dovuta alla sempre più frequente ricerca di una dieta sempre più salutistica, che vede appunto nei frutti in guscio un elemento cardine.

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