L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Macfrut 2019, si parte. “Ortofrutta chiave di sviluppo per l’Africa”. Gli eventi

                      Al via questa mattina (8 maggio) alla Fiera di Rimini la 36esima edizione di Macfrut. A tagliare il nastro la Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Emanuela Del Re che ha espresso parole di elogio per la Fiera, vetrina dell’ortofrutta italiana nel mondo, partita con il pieno di visitatori sin dalle prime ore del mattino. “Promuovere l’innovazione tecnologica, come Macfrut fa, costruendo ponti tra imprenditori italiani e stranieri, significa non solo incrementare gli scambi commerciali e il Prodotto interno lordo, ma avere a cuore il destino del nostro pianeta – ha detto la Vice Ministra – Innovazione agricola vuol dire combattere fame e malnutrizione infantile, produrre in maniera sostenibile riducendo gli effetti dei cambiamenti climatici sull’agroindustria, creare opportunità di lavoro e sviluppo anche nelle comunità più svantaggiate portando loro le conoscenze tecnologiche, e anche i valori, italiani”.

                       

                      La Vice Ministra Del Re ha ricordato come il Pil continentale africano sia destinato a crescere del 4 per cento nei prossimi cinque anni. Una crescita che potrebbe non bastare per dare un’occupazione a tutti i giovani africani, 30 milioni ogni anno, che si affacciano al mondo del lavoro: “La banca mondiale ha stimato che il settore agricolo potrebbe valere 1000 miliardi di dollari entro il 2030. Ma se aumenteremo le capacità produttive del continente senza garantire l’accesso ai mercati di sbocco, i nostri sforzi non saranno serviti a nulla. Per questo è importante una fiera come Macfrut, orientata a dare risposte a questi problemi. Così l’Africa potrà mostrare al mondo che un nuovo modello di sviluppo è possibile, uno sviluppo condiviso. L’Italia, come l’Europa, è chiamata a cogliere queste grandi opportunità”.

                       

                      Il via all’inaugurazione lo hanno dati i sindaci di Cesena e Rimini, Paolo Lucchi e Andrea Gnassi, che hanno apprezzato una volta di più le opportunità offerte dallo spostamento nei padiglioni riminesi della fiera cesenate: “Cinque anni fa era una scommessa, poi è diventata una sfida, oggi siamo leader a livello internazionale”, ha commentato Gnassi. Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, ha ricordato come l’Emilia-Romagna sia passata dall’essere una delle terre più povere d’Italia a vero punto di riferimento economico e sociale, con una delle aspettative di vita tra le più alte del pianeta: “Uno sviluppo straordinario che è passato anche per l’agricoltura. Agricoltura che grazie al Macfrut si apre al mondo, dischiudendosi all’innovazione e ai nuovi mercati”.

                       

                      “Nelle ultime edizioni abbiamo raddoppiato il numero degli espositori, i visitatori e il fatturato – ha sottolineato il presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini – ricompattando l’intero settore ortofrutticolo intorno a questa fiera”. Piraccini ha salutato i numerosi paesi dell’Africa, Country Partner partner della rassegna, così come la Regione Piemonte partner di questa edizione, ringraziando anche Ice Agenzia per il continuo supporto nel percorso di internazionalizzazione. Proprio il direttore dell’Ice, Roberto Luongo, ha ricordato come l’Italia si possa e debba presentare come integratore verticale di diverse tecnologie, invitando tutti gli operatori del settore ad affidarsi all’agenzia per l’apertura ai mercati esteri.

                       

                      L’assessora all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, Simona Caselli, ha ribadito l’importanza della fiera inaugurata oggi per le politiche della Regione: “Macfrut, per noi, rappresenta una fiera importantissima. Se non si fosse deciso lo spostamento a Rimini oggi non saremmo a festeggiare questi numeri straordinari. Numeri che ci dicono che il settore si è ritrovato intorno a una fiera che si apre come vetrina sul mondo, presupposto fondamentale per incidere a livello internazionale in maniera adeguata”.

                       

                      Una fiera che dall’Emilia-Romagna sia apre al mondo: “Dedicarsi all’Africa ha un significato profondissimo, ma viene dopo un lungo lavoro fatto da Macfrut con i paesi dell’America Latina e dell’Asia, un vero lavoro globale. Sull’agroalimentare in Emilia-Romagna, lungo la via Emilia, abbiamo Macfrut per l’ortofrutta, il Sana che è la seconda fiera europea del biologico e il Cibus per le produzioni di alta qualità. Ma oltre a far lavorare assieme il sistema fieristico servono delle fiere di filiera: ce n’era necessità e su questo abbiamo puntato”. Dalla fiera inaugurata oggi a Rimini possono arrivare sollecitazioni importanti per il livello comunitario: “Bisogna insistere perché l’Europa sia il punto di riferimento per i grandi dossier internazionali – ha sottolineato l’assessora Caselli – non è più accettabile che per esportare in un Paese ogni nazione europea debba aprire un suo dossier. Su questo serve uno sforzo corale. Quella di Macfrut è una grandissima occasione per ritrovare uno spirito di corpo di fronte alle sfide di tutti i giorni, lavorando uniti”.

                       

                      A nome dei diversi paesi africani presenti a Macfrut è intervenuto Thsibangu Kalala, ministro dell’Agricoltura della Repubblica Democratica del Congo. Un paese ricco di risorse, foreste, minerali e terra fertile, che oggi investe molto sul cobalto, tanto da produrne il 60 per cento del totale mondiale: “Ma il nostro futuro non passa per il cobalto. Per creare lavoro investiremo sull’agricoltura e per questo sono qui, per invitare gli operatori a sfruttare le opportunità di investimento che il nostro paese offre, con benefici per entrambi”. Il ministro ha ricordato poi come l’Unione africana abbia deciso di portare al 10 per cento la quota di spese dei diversi paesi del continente destinate all’agricoltura, segno della centralità del settore primario negli anni a venire.

                       

                      L’area dinamica di AcquaCampus
                      Un’intera area dimostrativa dedicata alle tecnologie applicate al campo dell’irrigazione è presente in fiera (padiglione D7) grazie all’accordo di partnership triennale 2019-2021 tra Macfrut e il CER (Canale Emiliano Romagnolo), ente promotore del brand AcquaCampus che da cinque anni si dedica all’attività di ricerca di nuove tecniche irrigue, nei campi sperimentali di Budrio (Bologna), di formazione, di divulgazione e di assistenza alle imprese. Ad oggi in Emilia-Romagna 13mila aziende agricole si affidano a sistemi irrigui implementati dal CER, mentre a livello nazionale il numero sale a circa 20mila realtà. “Il valore di un’irrigazione controllata e affidabile è molto elevato in termini di risparmio idrico e ha importanti ripercussioni a livello ambientale ed economico per l’azienda stessa – ha detto Roberto Genovesi, responsabile della divulgazione e dell’assistenza tecnica sul territorio del CER – Un esempio su tutti è dato dal valore aggiunto ottenuto nel 2017, anno caratterizzato da periodi di forte siccità, proprio grazie all’implementazione di tali sistemi che ha quasi raggiunto i 900 milioni di euro limitatamente al solo comparto frutticolo”.

                       

                      “Non solo – aggiunge Genovesi – l’attività dei nostri partner di sviluppo di sensori cloud per il monitoraggio della salute delle piante in campo ci ha permesso di implementare insieme ad Anbi, Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari, la piattaforma IRRIFRAME per la gestione efficiente di un’irrigazione di precisione integrata. Il sistema infatti sintetizza in un unico ‘consiglio irriguo’, direttamente trasmesso al sistema e gestibile da remoto, i dati rilevati dai sensori in campo relativi alla misurazione dell’umidità del terreno, al monitoraggio dell’accrescimento dei frutti, al controllo del meteo e a tante altre variabili”.

                       

                      Durante la tre giorni riminese sono in programma diversi incontri e conferenze organizzate dal CER, il programma è disponibile nella sezione dedicata del sito di Macfrut. Lo stand con gli impianti dimostrativi di tre colture di eccellenza (asparago, radicchio rosso e rucola) si trova al padiglione D7 adiacente al campo sperimentale mentre lo stand allestito con ANBI è al padiglione B5.

                       

                      Gli eventi di giovedì 9 maggio
                      Sono una quarantina gli eventi in programma nella seconda giornata di Macfrut. Alle ore 10 si apre la seconda giornata del Tropical Fruit Congress interamente dedicato all’ananas, con relatori che toccano argomenti e aspetti specifici legati a questo aspetto, dalla produzione in campo alla distribuzione. Alla stessa ora si celebra la terza giornata nazionale dell’innovazione per l’irrigazione, Aop Veneto e Coldiretti Veneto organizzano” L’ortofrutta veneta si interroga. Il futuro tra rischi e opportunità”, Cesena Fiera promuove il convegno su “Il futuro della serricoltura e la serricoltura del futuro”, l’Università di Milano propone “Nutripreciso: tecniche di concimazione e irrigazione di precisione”, la rivista Distribuzione Moderna “L’innovazione sostenibile nel packaging di prodotti ortofrutticoli”, Ciri e Università di Bologna “La tutela della qualità dei prodotti ortofrutticoli attraverso più efficaci strumenti di dimostrazione dell’autenticità del mercato globale”, il consorzio Ccpb “La sostenibilità e la sua certificazione in frutticoltura biologica”, mentre alle ore 11 “Smart agricolture in frutticoltura biologica”.

                       

                      Alle 10.30 c’è la presentazione della terza edizione di International Asparagus Days in programma ad Angers in Francia il 29 e 30 ottobre 2019. Sempre alle 10.30 l’Informatore Agrario organizza il workshop “Fertirrigazione del pomodoro: reddito e sostenibilità”. La rivista alle 14.30 propone anche “L’innovazione dell’uva da tavola”. La mattinata si chiude alle 11.30 con l’evento di Ice Agenzia “Access to finance” nell’ambito del progetto Lab Innova, e con la conferenza stampa di Pink Lady.

                       

                      Ricco il programma anche del pomeriggio che si apre alle 14 con “La fragola nel 2019, verso l’International Strawberry Symposium 2020” del Crea, “Considerazioni politicamente scorrette sull’uso sostenibile dei mezzi tecnici” organizzato dalla società Silc Fertilizzanti, alle 14.30 “Italian top technologies” a cura del Corriere Ortofrutticolo. Alle ore 15 “Il valore della marca in ortofrutta per il consumatore finale” con SG Marketing, alla stessa ora networking “Aziende di packaging e tecnologie incontrano le aziende africane”, e “Il packaging intelligente per la gestione della frutta esotica sul punto vendita e l’interazione del consumatore” insieme a Ilip. Alle 15.30 Fruttaweb presenta “Come vendere ortofrutta on line ai professionisti del settore”, alle 16.30 convention internazionale delle Donne dell’Ortofrutta, alla stessa ora “Risorse idriche: scenari futuri del territorio riminese” con il Consorzio di bonifica della Romagna e Cer. Si chiude alle 17 con le “Prospettive di mercato per la sostenibilità del settore ortofrutticolo” del CeDra.

                       

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