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                      Macfrut, eccellenza nelle fiere europee e pioniera per lo sviluppo dell’Africa

                      È stata presentata oggi in conferenza stampa a Roma, presso la sede dell’Ice, la 41esima edizione di Macfrut, la fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio. Una fiera che è “un’eccellenza nel settore e un riferimento mondiale per l’ortofrutta”, come hanno sottolineato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il presidente di Ice Matteo Zoppas. E che da sempre è proiettata al futuro, avendo dimostrato negli anni di saperlo anche anticipare

                      di Carlotta Benini

                      Macfrut Piraccini

                      Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, oggi a Roma ha presentato la 41esima edizione della fiera

                      Chi ha pensato, specie dopo il Covid, che le fiere potessero essere superate o perfino abbandonate, si sbagliava di grosso. “Le abbiamo rimesse al centro, rimangono strategiche per promuovere il made in Italy nel mondo e vedono in Macfrut un’eccellenza europea, portabandiera della qualità nel mondo ortofrutticolo”. Con queste parole Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia Ice, ha tessuto le lodi della manifestazione organizzata da 41 anni a questa parte da Cesena Fiera, che dà appuntamento al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio prossimi, per quella che si preannuncia come l’edizione dei record.

                      “Macfrut sta crescendo sempre di più – ha continuato Zoppas durante la conferenza stampa che si è svolta oggi a Roma, nella sede dell’Ice appunto, per presentare tutti i numeri e le novità della 41esima edizione della kermesse ortofrutticola -:  quest’anno porta 1.400 espositori, 40% addirittura sono stranieri: e non si parla solo di quantità (che cresce di anno in anno, pensiamo che solo rispetto al 2023 gli espositori sono il 22% in più, ndr), ma anche di qualità di queste presenze”.  “Ice – ha ricordato il presidente – dà un apporto importante all’incoming di buyer esteri: dei 1500 attesi in fiera da tutto il mondo, noi ne portiamo 350. E oltre a offrire loro completo vitto e alloggio, li seguiamo e li formiamo, affinché possano essere più disposti a comprare e scegliere il prodotto italiano”.

                      Prodotto italiano che è sinonimo di qualità e di eccellenza, “caratteristica insita nel nostro dna, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo”: lo ha ribadito in conferenza stampa il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, ricordando come questa qualità riguardi le produzioni agroalimentari, ma anche le tecnologie e le innovazioni ad esse applicate. “Innovazione significa anche capacità di trovare soluzioni a problematiche esistenti in modo pragmatico – ha detto il ministro -. Ad esempio il contrasto agli agrofarmaci non si può fare da un giorno all’altro, agendo per editti, togliendo le ‘medicine’ alle piante e di fatto impedendo ai nostri produttori di produrre. Si devono trovare soluzioni alternative come quelle presentate da Macfrut (vedi il Biosolutions International Event che fa di Macfrut l’evento più importante a livello europeo in fatto di prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante, o la Plant Nursery Area che ospiterà anche il Simposio internazionale sui portinnesti, ndr), per individuare specie vegetali in grado di rispondere al cambiamento climatico e alle nuove emergenze del settore”.

                      Macfrut 2024 Lollobrigida

                      Il ministro Lollobrigida alla conferenza stampa di presentazione di Macfrut 2024

                      Oltre a ricordare le TEA e i fondi per il settore agricolo messi in campo dal Governo, da ultima la Cambiale Ortofrutta che ha già registrato un sold out di richieste – Lollobrigida ha parlato in conferenza stampa anche del Piano Mattei, ovvero il piano strategico proposto dal Governo Meloni per favorire uno sviluppo sostenibile e duraturo del continente africano, sottolineando come Macfrut, con le sue numerose missioni internazionali, che hanno portato oggi alla presenza in fiera di 400 espositori provenienti da 24 Paesi africani, abbia in qualche modo anticipato questa visione. Oggi, ha fatto notare il ministro, gli operatori africani vengono in fiera a scoprire le tecnologie e le innovazioni made in Italy, a capire come riuscire a produrre qualità, per garantirsi sufficienza alimentare in primis, ma anche per proiettarsi in futuro, compatibilmente con la crescita dei propri prodotti, sui mercati occidentali.

                      Quindi Lollobrigida ha ricordato il prossimo G7 dell’agricoltura e della pesca che si terrà a Siracusa, nell’isola di Ortigia, nel terzo weekend di settembre. “Chiederemo ad alcune nazioni africane di partecipare al G7 – ha rivelato Lollobrigida -. Ortigia si trasformerà in una fiera a cielo aperto dell’agricoltura e delle tecnologie e innovazioni per l’agricoltura”. Quindi l’invito ufficiale, a Macfrut, a presentare in quell’occasione la sua edizione 2025.

                      Macfrut, uno sguardo sul futuro

                      Anche Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, è intervenuto a margine della conferenza stampa sul Piano Mattei, definendolo “geniale” dal punto di vista strategico. “È un approccio nuovo, diverso da tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi per l’Africa – ha detto Piraccini -. La vera sfida, ora, è quella di riuscire a coinvolgere il sistema imprenditoriale italiano, quelle aziende che hanno nelle loro strategie lo sviluppo in questo continente”.

                      “Macfrut è una fiera di filiera che ha fatto della distintività il suo punto di forza – ha detto Piraccini parlando invece della 41esima edizione della kermesse ortofrutticola -. Tre sono gli asset che rendono unico questo evento: il business che rimane l’elemento centrale perché in fiera si va per fare affari. Il networking per la possibilità di fare incontri B2B in un’apposita piattaforma dedicata in collegamento con 1500 buyer grazie alla preziosa collaborazione di Ice Agenzia. A questi due elementi aggiungiamo il plus della ‘conoscenza’, certificata dalla presenza di un team di esperti che coordinano i diversi Saloni e garantiscono qualità nei contenuti degli eventi. Se vuoi capire il futuro dell’ortofrutta è a Macfrut che devi venire. Non è uno slogan ma una realtà che i 1400 espositori da tutto il mondo hanno compreso scegliendo questo evento”.

                      Da sinistra: Lorenzo Galanti direttore generale Ice, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, Renzo Piraccini presidente Macfrut e Matteo Zoppas presidente Ice

                      Tutti i numeri dell’ortofrutta italiana

                      Secondo i dati Ismea, commentati in conferenza stampa da Fabio del Bravo, direttore servizi sviluppo rurale dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, la produzione ortofrutticola 2023 è stimata in circa 24 milioni di tonnellate su una superficie di circa 1,3 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300 mila aziende coinvolte.  Il fatturato alla fase agricola ha superato i 16 miliardi di euro e anche il peso dell’agroindustria è rilevante e supera i 10 miliardi di euro. Nel 2023 gli introiti derivanti dalle esportazioni di ortofrutta fresca e conserve ammonta a 11,6 miliardi di euro di cui 5,7 derivanti dai prodotti freschi.

                      Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è chiuso in maniera positiva a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto al 2022 (620 milioni di euro). Il peso dell’intera filiera dell’ortofrutta (dal campo alla tavola) vale circa tre volte la produzione per un valore che si aggira sui 50 miliardi di euro. Sul fronte dei consumi, sempre secondo i dati Ismea, si è registrata una contrazione in quantità degli acquisti. Il biennio 2020-2021 caratterizzato dalla pandemia aveva restituito qualche speranza circa l’aumento del consumo di prodotti ortofrutticoli ma il progressivo ritorno alla vita fuori casa ha determinato nel 2023 una battuta d’arresto degli acquisti. In particolare, diminuiscono gli acquisti in quantità di agrumi (-7%), patate (-4%) e insalate di IV gamma (-4%). Tengono le vendite di frutta (-0,1%) e crescono dell’1% quelli di ortaggi.

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