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                      Maersk: crollo dei ricavi del 46,7% nel terzo trimestre. Annunciati altri licenziamenti

                      Maersk-line-trasporti-container

                      La nave mercantile Madrid Maersk in navigazione

                      Il gruppo danese Maersk ha reso noti i dati del terzo trimestre, che ha visto diminuire del 46,7% i ricavi mentre il risultato operativo è crollato del 82,7%. “Il nostro settore si trova ad affrontare una nuova normalità” ha spiegato il Ceo di A.P. Moller- Mærsk, Vincent Clerc che deve fare ora i conti con una domanda contenuta, prezzi in linea con i livelli storici e una pressione inflazionistica sulle sue operazioni. A causa del calo della domanda dei noli container e il rialzo dei prezzi il colosso danese annuncia un nuovo taglio di altri 3.500 posti: già durante l’anno infatti Maersk ha ridotto i suoi dipendenti da 110.000 a circa 103.500, per un totale di 10.000 lavoratori complessivi

                      Dalla Redazione

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                      La nave mercantile Madrid Maersk in navigazione

                      A.P. Moller- Maersk ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in calo del 46,7% a 12,1 miliardi di dollari rispetto ai 22,8 miliardi di dollari del terzo trimestre 2022, risentendo dei minori ricavi della divisione Ocean e da un calo dei ricavi delle divisioni Logistica & Servizi e Terminal. Il risultato operativo (ebit) è crollato invece dell’82,7%.

                      Per far fronte al nuovo scenario, Maersk ha adottato “un rigoroso contenimento dei costi” che ha già portato, nel corso del 2023, a una riduzione dei suoi dipendenti da 110.000 a circa 103.500. “Alla luce del peggioramento dell’outlook” nel settore del trasporto marittimo, Maersk ha però annunciato un ulteriore taglio di altri 3.500 posti di lavoro (2.500 nei prossimi mesi e le restanti nel 2024) che porterà la forza lavoro globale del colosso danese sotto le 100 mila posizioni, con costi di ristrutturazione complessivi per 350 milioni di dollari (rispetto ai 150 milioni di dollari annunciati a febbraio) e risparmi, nel 2024, per 600 milioni. 

                      Per il 2023, Maersk prevede un Ebitda compreso tra 9,5 e 11 miliardi di dollari, mentre l’Ebit è previsto tra 3,5 e 5 miliardi di dollari. L’Ebitda è sceso a 1,9 miliardi di dollari nel terzo trimestre rispetto ai 10,9 miliardi di dollari dell’anno precedente, leggermente al di sopra delle aspettative degli analisti di 1,81 miliardi di dollari.

                      Il settore Ocean attraverso container ha vissuto la sua stagione d’oro durante la pandemia, tra il 2020 e il 2022, quando l’allentamento delle limitazioni legate al Covid aveva fatto decollare la domanda globale dii prodotti e generato profitti record per il settore dello shipping (leggi qui). Nel corso dell’ultimo trimestre il settore Ocean ha registrato un aumento dei volumi del 9% rispetto al trimestre precedente e una forte attenzione ai costi ha sostenuto una diminuzione dell’11% del costo unitario del bunker fisso rispetto al terzo trimestre del 2022. Tuttavia, il risultato operativo è stato negativo per 27 milioni di dollari, in calo rispetto agli 8,7 miliardi di dollari del terzo trimestre del 2022, a causa della forte pressione sulle tariffe, in particolare sulle rotte dall’Asia all’Europa, al Nord America e all’America Latina.

                      “Il nostro settore sta affrontando una nuova normalità, con una domanda debole, prezzi che tornano in linea con i livelli storici e pressioni inflazionistiche sulla nostra base di costo. Sin dall’estate abbiamo visto sovracapacità in molte aree, che ha provocato un calo dei prezzi e nessuna significativa ripresa nel recupero o nell’attività delle navi – ha dichiarato il ceo di A.P. Moller- Mærsk, Vincent Clerc che spiega quindi la manovra -. Considerati i tempi difficili che ci attendono, abbiamo accelerato diverse misure di contenimento dei costi e della liquidità per salvaguardare la nostra performance finanziaria”.

                      “Rimaniamo impegnati nella nostra strategia volta a soddisfare le esigenze diversificate della catena di fornitura dei nostri clienti, perseguendo al contempo opportunità di crescita nelle nostre attività Terminal, Logistica e Servizi” conclude Clerc.

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