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                      Maltempo al Sud e carenza ortaggi, Ancarani (Coop): “Permane un quadro difficile”

                      Nel reparto ortofrutta di un punto vendita Coop a Bologna la scorsa settimana abbiamo notato un cartello che avvisava la clientela della possibile scarsità di prodotto “a causa del forte maltempo al Sud”. Una situazione che si è verificata anche in altri supermercati in tutta Italia, a seguito degli eventi climatici estremi che in Sicilia in particolare ma anche nel resto del Sud hanno determinato un gap produttivo. Poca merce uguale prezzi alle stelle: ne abbiamo parlato con Alberto Ancarani, responsabile verdure, IV e V gamma e biologico di Coop Italia, che rassicura: “Il quadro dovrebbe migliorare da inizio marzo”

                      di Carlotta Benini

                      carenza ortaggi Coop @FM

                      Il cartello che abbiamo trovato nel punto vendita Coop a Bologna (copyright: Fm)

                      L’ondata di maltempo che tra l’8 e il 9 febbraio scorsi ha investito il Sud, in particolare la Sicilia, colpita in soli due giorni da ben 24 eventi estremi fra bombe d’acqua e tempeste di vento che hanno danneggiato intere colture orticole in serra e in campo aperto (leggi qui le testimonianze), ha avuto come effetto immediato la carenza di prodotto sui banchi del supermercato.

                      Nella settimana successiva a Bologna, nel punto vendita Coop del Centro Commerciale San Ruffillo, un cartello nel reparto ortofrutta avvisava la clientela che A causa del forte maltempo al Sud” alcuni prodotti sarebbero potuti scarseggiare: ce lo ha segnalato un lettore nel weekend dell’11-12 febbraio e lo abbiamo trovato anche noi facendo un sopralluogo il 14 febbraio. Il cartello era affisso nei banchi refrigerati della quarta gamma: nelle giornate precedenti, ci dicono, l’assortimento di insalate in busta era effettivamente molto carente, durante la nostra visita invece gli scaffali refrigerati erano più riforniti. Abbiamo tuttavia notato che alcuni ortaggi sui banchi principali scarseggiavano: di cavolfiori solo un pezzo rimasto, finocchi pochi ed esteticamente non al top, zucchine e melanzane presenti ma con prezzi sopra la media.

                      “La scorsa settimana nelle zone del siracusano e ragusano c’è stato uno stop alla raccolta di orticole e pomodori in campo e in serra a causa dell’ondata di maltempo eccezionale che ha comportato allagamenti, scuole chiuse e trasporti in tilt. Il prodotto sui banchi quindi per qualche giorno è stato effettivamente carente”, ci racconta Alberto Ancarani, responsabile verdure, IV e V gamma e biologico di Coop Italia, motivando la presenza del cartello nel punto vendita di Bologna. Perché sui banchi erano regolarmente presenti le arance mentre mancavano insalate e altri ortaggi? “È presto detto – continua -: per le orticole bisogna andare in campo tutti i giorni a raccogliere e si stocca poco, mentre gli agrumi in magazzino un po’ di polmone lo fanno”.

                      La situazione, che a metà della scorsa settimana sembrava in via di risoluzione, si è invece successivamente acuita, con una carenza di forniture che si è estesa ai principali ortaggi prodotti nel Sud, dai pomodori e le orticole siciliane alle brassiche pugliesi. “In generale – spiega Ancarani – per le orticole il grosso problema è stato il caldo anomalo (in particolare al Sud) di dicembre e gennaio, che ha fatto anticipare le produzioni creando di conseguenza il buco produttivo che si sta attualmente verificando”.

                      Oltre alla causa primaria sopra descritta, questo gap produttivo è stato poi acuito da diversi fattori, in primis dall’ondata di maltempo che ha funestato non solo la Sicilia ma tutto il Sud Italia, con un generale brusco abbassamento delle temperature – in particolare quelle notturne – che ha “bloccato” la crescita delle orticole stesse, incluso gli “sfalciati” della quarta gamma.

                      “Completa il quadro, non certo roseo, il fatto che anche la Spagna versi sulle orticole in condizioni produttive molto critiche da qualche settimana – aggiunge il responsabile verdure di Coop Italia -, il che determina una forte domanda di prodotto italiano per i mercati esteri (generalmente serviti da prodotto spagnolo), con un conseguente innalzamento dei prezzi per la legge tipica della domanda/offerta”.

                      “Ad oggi la situazione non è ‘drammatica’ come quella di una settimana fa, ma anche per i giorni a venire permane un quadro difficile, caratterizzato da meno merce rispetto alla domanda e prezzi decisamente sostenuti sia per le orticole che per le brassiche – conclude Ancarani -. Stando alle informazioni del momento e considerando anche l’innalzamento delle temperature che si sta registrando, il quadro dovrebbe migliorare da inizio marzo”. 

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