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                      Maltempo, Sud Africa: in difficoltà il porto Durban. Si (ri)ferma l’export agrumi

                      Si blocca sul nascere l’export di agrumi sudafricani, che già lo scorso anno aveva subito una battuta d’arresto a causa di disordini politici. Quest’anno la causa è nelle forti piogge che hanno provocato danni alle infrastrutture e molte vittime. Tutto questo succede durante l’avvio della nuova stagione commerciale di export di agrumi sudafricani, che quest’anno vedono volumi da record. Tanta pioggia quanta non ne cadeva da sei decenni, nella periferia di Durban. Inondazioni e fango che hanno provocato danni alle strutture e infrastrutture stradali, ma anche carenza di personale, che di conseguenza ha influenzato negativamente l’afflusso e il deflusso delle merci, come ha fatto sapere Mpumi Dweba-Kwetan, direttore del porto di Durban. Nel frattempo alcuni produttori di agrumi si stanno organizzando per dirottare le spedizioni su altri porti

                      Dalla Redazione

                      Durban

                      Copyright: Shiraaz Mohamed

                      L’export di agrumi sudafricani vede per il secondo anno consecutivo un avvio a dir poco difficile. Se l’anno scorso, a causa dei violenti scontri scoppiati dai sostenitori dell’ex presidente Jacob Zuma, condannato per frode, hanno causato la chiusura dei passaggi tra le regioni di produzione e il porto di Durban, con conseguente blocco delle esportazioni di agrumi sudafricani, quest’anno è il maltempo a mettere un freno all’export di agrumi, che proprio in queste settimane vedono l’avvio della campagna commerciale, che si prospettava vivace e da volumi record. Un duro colpo per gli esportatori di prodotti freschi sudafricani. La sospensione delle attività portuali a Durban arriva, infatti, nel momento peggiore per gli esportatori di agrumi delle regioni del nord: un blocco che minaccia un’entrata uniforme nel mercato degli agrumi verso il Regno Unito e l’Unione Europea. A questo si aggiunge il già alto costo dei trasporti, della logistica in generale e delle materie prime.

                      Nella regione di del porto di Durban si sono registrate piogge come non se ne vedevano da più di sei decenni. Ad esempio, una stazione meteorologica a Mount Edgecombe, alla periferia di Durban, ha registrato ben 307 mm di pioggia nelle 24 ore di lunedì 11 aprile. Una cifra record da quando quella centralina ha iniziato a raccogliere i dati ben 62 anni fa, e di fatto quasi il doppio del massimo precedente registrato nel 2019: una quantità di pioggia che è normalmente associata a intensi uragani, come fa sapere il Servizio Meteorologico Sudafricano. Di fatto, un altro segnale che il cambiamento climatico in atto porterà sempre più spesso ad aventi atmosferici estremamente intensi e polarizzati tra siccità e violente inondazioni, con conseguenti danni, anche gravi alla logistica e al commercio internazionale.

                      Il porto di Durban è una rotta commerciale chiave per il Sudafrica e i suoi vicini senza sbocco sul mare, come Botswana, Zimbabwe e Zambia. Ecco quindi che il blocco delle principali arterie stradali (in alcuni casi spazzate via dal maltempo) che confluiscono verso il porto, e lo stesso blocco del porto, sta causando gravi disagi alla circolazione delle merci, e i prodotti deperibili, come gli agrumi, stanno pagando il prezzo peggiore. Nel frattempo gli esportatori hanno fatto sapere che stanno osservando da vicino la situazione e stanno considerando di trasferire i carichi di frutta già presenti a Durban in altri porti, come quello di Port Elizabeth. Mentre una referente di GoGlobal, struttura di stoccaggio a freddo alla periferia di Durban dove gli agrumi vengono raffreddati e containerizzati prima del carico, ha fatto sapere che alcuni esportatori stanno iniziando a trasportare i container a Città del Capo. 

                      Di preciso ancora non si sa quando possano riprendere al 100% le attività al porto di Durban, ad oggi attive a circa il 70% e che ora deve fare i conti anche con una carenza di gasolio e i depositi di container travolti dal maltempo. A questo si aggiungono i gravi danni alle attrezzature, strutture e infrastrutture del Porto. Le attività di ripristino anche in collaborazione con le assicurazioni sono già iniziate, ma nel frattempo, a causa del maltempo, più di 400 persone hanno perso la vita, 4.000 case sono state distrutte e più di 40.000 persone ora devono fare i conti con i danni che le forti piogge hanno causato.

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