L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Mar Rosso, a rischio 6 mld di export. Nave Duilio abbatte un drone degli Houthi

                      Il 2 marzo la Nave Duilio, cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare che opera nel Mar Rosso per garantire la sicurezza dei traffici marittimi, ha sventato un attentato da parte di un drone degli Houthi, abbattendolo. In seguito a questo evento Coldiretti lancia nuovamente l’allarme sulle perdite ingenti che la crisi di Suez sta causando all’export agroalimentare italiano e in particolare all’ortofrutta

                      Dalla Redazione

                       Mar Rosso Nave Duilio

                      La Nave Duilio, cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare italiana

                      Dal Canale di Suez passano il 16% dell’olio d’oliva, il 15% dei prodotti derivati dalla lavorazione dei cereali e il 14% del pomodoro trasformato delle esportazioni agroalimentari italiane, che complessivamente ammontano a un valore di circa 6 miliardi di euro, messi a rischio dalle incursioni terroristiche Houthi contro le navi. È quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Centro Studi Divulga sugli impatti dell’escalation dopo l’attacco di un drone al cacciatorpediniere italiano Duilio. 

                      La nave Duilio abbatte un drone dei terroristi

                      L’evento a cui fa riferimento Coldiretti è quello avvenuto sabato 2 marzo, quando “in attuazione del principio di auto difesa” la Nave Duilio – cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare che opera nel Mar Rosso per garantire la tutela del diritto internazionale e salvaguardare gli interessi nazionali – ha abbattuto un drone nel Mar Rosso, come spiega una nota del Ministero della Difesa. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati, si trovava a circa 6 chilometri dalla nave italiana, in volo verso di essa. “Attualmente – spiega la nota ministeriale – nell’area per garantire la libertà di navigazione e la sicurezza delle rotte commerciali, Nave Duilio ha avvicendato nave Martinengo nell’attività nazionale, avviata a fine dicembre, in seguito agli attacchi da parte dei miliziani Houthi contro il traffico in navigazione nello stretto di Bab-el Mandeb”.

                      “Gli attacchi terroristici degli Houti sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia – sottolinea il ministro della Difesa Guido Crosetto -. Questi attacchi sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni paesi e agevolarne altri”.

                      Problemi anche per l’ortofrutta

                      I prodotti agroalimentari che partono dal nostro paese o arrivano in Italia passando per Suez sono principalmente quelli destinati o in arrivo da Asia e Oceania, di cui la quasi totalità viene trasportata via mare. Accanto a olio, cereali e passata di pomodoro ci sono anche tabacchi (33% dell’export complessivo) e foraggere (40%) ma una quota importante è rappresentata dall’ortofrutta, che è pure quella più esposta agli effetti dell’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette ad evitare il Canale di Suez, che potrebbe creare problemi di conservazione del prodotto fresco – come ci ha raccontato anche Elena De Nadai, shipping manager di Unifrutti – con il rischio di perdere fette importanti di mercato che sarebbero poi difficili da recuperare.

                      Costi di navigazione alle stelle

                      L’interruzione del passaggio delle navi per il Canale di Suez ha peraltro provocato – continua Coldiretti – un’escalation dei costi del trasporto marittimo, in particolare nei traffici tra Asia e Mediterraneo. Da dicembre 2023 a gennaio 2024 le quotazioni del trasporto dal Mediterraneo alla Cina sono cresciute del 659%, secondo il Centro Studi Divulga.

                      A rischio il record di export

                      Le difficoltà sul mercato asiatico colpiscono un settore in grande espansione che ha messo a segno nel 2023 il record storico con l’export agroalimentare nazionale – conclude Coldiretti – che ha raggiunto il valore massimo di sempre a 64 miliardi, con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente, secondo la proiezione della Coldiretti sulla base dei dati Istat.

                      Copyright: Fruitbook Magazine